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The Guardian: Silvio fai pena, vattene!

Silvio, you’re a saddo. Now just go away

Barbara Ellen – The Guardian

[...] Dovete capire che non si tratta di un’indignazione istintiva – semmai, l’impulso, sì, è sempre stato quello di trovare Berlusconi patetico, ma anche di riconoscergli dei meriti, qualcuno che incitava a discutere. È stato particolarmente divertente quando i Blair ci sono andati per quella famigerata vacanza gratis, leccando i piedi al loro caro amicone Silvio, il quale sfoggiava la sua bellezza indossando la sua bandana o piuttosto un sosia della nonna di Carlos Santana, in qualunque modo preferiate vederlo.

Questo sembra sia stato il punto di forza di Berlusconi, sia con gli italiani sia con gli altri, lui era in qualche modo una “canaglia adorabile” un po’ in là con gli anni, un vero personaggio che non si sarebbe mai abbandonato a qualcosa di così banale come il politicamente corretto. Perfino i nomi in codice che si era scelto per le festa in villa (Papi) suggeriscono che fosse interessato solamente a una “dittatura” in stile benevolo. Tuttavia, quando ci pensate, che cosa c’è di così adorabile in un uomo anziano, ricco e potente che si circonda di ragazze mezzo nude? Dov’è il vero senso del personaggio in tutto questo narcisismo? In effetti, proprio come quando un uomo sposato e disinvolto al pub ci prova di continuo può essere divertente all’inizio, col passare del tempo il suo comportamento diventa stancante, fastidioso e anche piuttosto viscido.

Piaccia o meno, “la continenza sessuale come questione politica” non è finita assieme al mandato presidenziale di Bill Clinton. Dopo tutto, il Presidente del Consiglio italiano è uno dei dignitari più potenti d’Europa, qualcuno che ha abbastanza influenza per dichiarare o fermare le guerre; è chiedersi troppo se ogni volta che uno punta lo sguardo su di lui non parte subito nella testa la sigla di Benny Hill? Sarebbe troppo sperare che la villa in cui spende i suoi “momenti d’ozio” non faccia concorrenza alla villa di Playboy per essere il “parco di divertimenti sessuali per uomini di mezza età più pateticamente stereotipato?” Ecco, se non altro, Berlusconi è colpevole di far impallidere gli eccessi dei Baccanali. E’ troppo? È quasi come se tutto ciò che poteva andare storto a un uomo bianco di mezza età sia successo a Berlusconi. È diventato marcio; una crisi di mezza età andante che indossa dei pantaloncini Vilbrequin. E ne ha 72 di anni! Al che alcuni potrebbero gridare, beh, beato lui. Che male c’è? Ma io potrei argomentare che ci sono parecchie cose che non vanno, così come ce n’erano nel caso Clinton-Lewinsky. Poiché, in questo contesto, ciò che appare come una dimostrazione di virilità e potenza sessuale è senza dubbio una completa mancanza di controllo, per non dire un senso di onnipotenza, di sconvolgente disprezzo per quelle persone da loro considerate inferiori.

Questo è il motivo per cui Berlusconi dovrebbe finalmente andarsene – non perché “non riesce a tenerlo dentro ai pantaloni”, ma perché, proprio come Bill, non è interessato, e chiaramente non considera di occupare una qualsivoglia posizione in cui debba rispondere ai “lacché” che l’hanno votato. In questo modo, Berlusconi è diventato la personificazione del potere diventato rancido. È chiaro, magari siete convinti che noi siamo messi male con Brown – ma date un’occhiata alla Sardegna e riflettete su ciò che altri Paesi sono costretti a subire. Per quanto riguarda Berlusconi, forse il massimo sarebbe se, ad un certo punto durante le elezioni europee, qualcuno gli iniettasse discretamente del bromuro e lo trascinasse senza fare rumore da parte. Da un punto di vista politico e libidinoso, potrebbe essere considerata eutanasia.

allegati: Studio Aperto: Intercettazioni e giudici, perchè la casta dice no.

Commenti all'articolo

  • Di Silvio Bugnano (---.---.---.108) 14 giugno 2009 05:50

     Molto interessante il tuo articolo, anche se discordo su un concetto.Continuiamo a scandalizzarci per il comportamento patetico del premier con le donne, mentre cosí facendo perdiamo di vista il vero problema che é: da chi Berlusconi ha ricevuto i soldi, in enormi quantitá e improvvisamente, per risanare le sue imprese sull’orlo della bancarotta? Chi e quanti furono i patrocinatori di questa operazione e dove, a loro volta, trovarono i soldi? Fino a che siamo depistati su episodi personali (chiaramente patetici e squallidi) e perdiamo cosí l’attenzione verso i veri scheletri nell’armadio del premier, non faremo che un polverone facilmente strumentalizzabile, senza intaccare in quasi nulla l’ipocondria nazionale. Il lavoro che dovrebbero svolgere magistrati onesti e giornalisti d’inchiesta é proprio di attaccare sugli anelli deboli del Berlusconi, di indagare, scoprire e denunciare la provenienza (a mio modo di vedere assolutamente illegale) di questi fondi. Non dimentichiamo che non é su villa Certosa che si deve cercare il marcio (anche se pure lí esiste, come in tutto ció che fa questo individuo), bensí sta nei giri finanziari, nelle scatole cinesi, nei conti in paradisi bancari, in San Marino, nello I.O.R. Solo cosí si potrá smascherare questo indegno e consegnarlo al popolo e alla storia per ció che é: una marionetta che si é venduta e che sta pagando il prezzo patteggiato tanti anni fa......A CHI????

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