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Serie A: un campionato ancora apertissimo

 

Una cosa è sicura: un campionato così imprevedibile non si vedeva da un po’. A sei giornate dalla fine quasi tutto può ancora succedere. Dalla zona retrocessione a quella scudetto nessun verdetto è stato scritto. Certo il Bari è tenuto in gioco solo dalla matematica e dall’ammirevole impegno dei suoi giocatori che vogliono onorare il campionato fino in fondo, ma per ciò che riguarda le altre candidate alla serie B il gruppo è folto. Sotto la soglia dei quaranta punti, che in genere garantisce la permanenza in serie A, ci sono, oltre al Bari ultimo con 21 punti, altre otto squadre.
 
Il Genoa, a 39, salvo disastri a ripetizione potrebbe essere già fuori pericolo la settimana prossima. Allo stesso modo Chievo e Catania, a quota 36, hanno buone possibilità di farcela, anche se il Catania non ha un calendario molto favorevole. Le altre cinque invece - Lecce (34), Samp (32), Parma (32), Cesena (31), Brescia (30) - se la dovranno giocare fino alla fine e questo avrà il benefico effetto di limitare il numero di partite dal risultato già scritto che caratterizzano solitamente il finale di campionato.
 
Risalendo la classifica e superato un piccolo gruppo di club – Palermo, Cagliari, Fiorentina e Bologna - che ormai hanno poco o nulla da chiedere a questa stagione, si incontrano le quattro squadre in lotta per l’ultimo posto-Champions – sempre che l’Inter, nella sua imprevedibilità non decida di complicarsi la vita. Per ora il quarto posto è della Lazio (57) che, dall’inizio del torneo, pur con qualche flessione, è sempre rimasta lì nella zona alta della classifica. La squadra di Reja ha però davanti partite non semplici, tra tutte quelle con Inter, Udinese e Juventus (solo quest’ultima in casa). Un punto dietro c’è l’Udinese, che fino allo stop col Lecce sembrava di un altro pianeta; ora si comincia a vedere un po’ di fisiologica stanchezza, tra l’altro proprio alla vigilia di una partita difficile come quella contro il Napoli al San Paolo. Gli altri ostacoli arriveranno alla terzultima, quando a Udine sarà di scena la Lazio per quello che potrebbe essere uno spareggio Champions, e all’ultima giornata col Milan, ma solo se lo scudetto non dovesse essere già assegnato. A 53 punti troviamo la Roma fresca della vittoria proprio sull’Udinese con la quale ha riaffermato di non essere ancora fuori dai giochi. Davanti ha un calendario più agevole rispetto alle dirette concorrenti: la più grossa difficoltà è rappresentata dal Milan alla terzultima giornata, una partita che potrebbe essere decisiva non solo per la Roma ma anche per la lotta scudetto. L’ultima contendente è la Juve che però non può permettersi neanche mezzo passo falso visto che parte
con un gap di punti non trascurabile, avendone 51 (sei meno della Lazio).
 
Però viene da tre vittorie consecutive, indice di salute e compattezza, quindi non va esclusa a priori. Certo è che delle prossime sei partite, due saranno tutt’altro che agevoli – Lazio a Roma e Napoli a Torino - e altre due potrebbero rivelare difficoltà inaspettate se le avversarie, Catania e Parma, dovessero ancora aver bisogno di punti.
 
Per ciò che riguarda la lotta scudetto, nell’ultima giornata è rimasto tutto invariato, tranne il fatto che ora c’è una partita in meno da giocare e questo favorisce il Milan capolista che, inoltre, avendo vinto gli scontri diretti con le due inseguitrici otterrebbe il titolo anche in caso di arrivo alla pari. Il Napoli comunque non molla e continua a mettere pressione confidando soprattutto in una possibile caduta del Milan all’Olimpico contro la Roma. L’Inter invece, ha bisogno di un mezzo miracolo avendo davanti due squadre; in più dovrà non commettere errori contro la Lazio per evitare attacchi al terzo posto. Senza dimenticare che la penultima di campionato offrirà Napoli-Inter, con la squadra di Leonardo che, a quel punto, potrebbe trovarsi nello scomodissimo ruolo di ago della bilancia nella volata scudetto tra Milan e Napoli.
 
Insomma, gli spunti quest’anno non mancano di certo e quasi ogni squadra, con i suoi risultati, potrà essere decisiva non solo per il proprio destino ma anche per le sorti altrui.

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