Senza l’ergastolo, un seminario a Padova

Quello dell'ergastolo è una di quelle realtà di cui si parla solo nel momento delle condanne. Dopo la sentenza del giudice difficilmente ci si domanda quale sia il destino e la vita delle oltre 1600 persone che nel nestro paese sono condannate a vita. Circa una metà di queste si trova perennemente dietro le sbarre in regime di 41 bis, il cosiddetto carcere duro, o nelle sezioni ad Alta Sicurezza, dove non sono previste in alcun modo misure di pena alternative.

Negli ultimi anni si stanno organizzando alcuni comitati per la soppressione di questa condanna a morte vivente in cui si sottolinea la contraddizione tra l'idea di coercizione come misura rieducativa e quella di ergastolo stesso.

Se ne parlerà a Padova venerdì 6 giugno presso la Casa di Reclusione Due Palazzi in una serie di conferenze dal nome Senza l'ergastolo. Per una società non vendicativa.

Interverrano al seminario, che inizierà alle 9.30, vari docenti universitari e studiosi provenienti da tutta Italia, la segretaria del partito Radicale Rita Bernardini, alcuni mebri della redazione di Ritretti Orizzonti e Agnese Moro, figlia di Aldo, che in questi anni si sta battendo proprio a favore di questo movimento.

Inoltre ci saranno Carmelo Musumeci, Angelo Meneghetti, Agostino Lentini, Roverto Cobertera, Gaetano Fiandaca, Davor Kovac, Bardhyl Ismaili e altri ergastolani per raccontare la quotidianità di una condanna senza fine. 

Questa giornata nazionale di studi sul tema è stata organizzata da Ristretti Orizzonti, rivista specializzata nelle questioni legate all'istituto carcerario ed alla vita dei detenuti, e l'osservatorio nazionale Antigone che si occupa di diritti e garanzie nel sistema penale.

Nella pagina dedicata al seminario del 6 giugno è possibile trovare tutte le informazioni e scaricare il modulo di partecipazione necessario per partecipare agli incontri.