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Semplificazione ok, ma non gli attentati all’ambiente

Nel ddl Semplificazioni licenziato l'altro giorno dal Governo c'è anche un vero e proprio attentato all'ambiente ed al paesaggio naturali italiani. Lo denuncia Angelo Bonelli, segretario della Federazione dei Verdi, che prende di mira il principio di "silenzio assenso" a proposito di cementificazioni selvagge indicato nel testo.

"Nemmeno Berlusconi aveva osato tanto. Con la norma del silenzio assenso sulle aree vincolate introdotto dal decreto semplificazioni c’è un potenziale di 10 milioni di metri cubi di cemento che rischiano di essere autorizzati irresponsabilmente nelle aree più belle del nostro paese" spiega Bonelli.

"Un regalo anticipato di Natale ai costruttori e alla speculazione. Aree importanti del nostro paese ad esempio come la costiera Amalfitana, le colline toscane, le isole Egadi, ma anche i centri storici di Roma e Firenze potranno subire la comparsa di nuove ville e villette o verande grazie alla norma del silenzio assenso."
Non usa senza mezze misure, e lo definisce un attacco senza precedenti, "Invece di dare agli uffici preposti alla tutela vincolo gli strumenti per meglio organizzare il lavoro si apre la strada alla speculazione e anche a possibili aumenti di corruzione".

Direte voi: 'ma ci sono 45 giorni di tempo prima del silenzio assenso, controllino'. Come no: "Semplificando significa che, di fatto, molte costruzioni inammissibili otterranno comunque il permesso, anche perché gli uffici Tecnici, a corto di personale, non riusciranno ad evadere le pratiche nei termini previsti. Il silenzio assenso, poi viene introdotto anche sul parere del Soprintendente sul nulla osta paesaggistico: di fatto lo Stato svende il vincolo paesaggistico in favore degli Enti locali" risponde Bonelli.

Capito no? Prima ci danno il contentino sbandierando un ddl anticorruzione forcaiolo, e ci ingolosiscono con un taglio Irpef da precampagna elettorale (?) che tanto con l'aumento dell'Iva restituisce un saldo comunque negativo, poi aprono la strada a questi escamotage facendoli passare per semplificazione.

Che ce n'è bisogno, per carità, di semplificare, ma non così.
Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.134) 25 ottobre 2012 17:32

    Non si capisce il nesso tra semplificazione (che è un pregio)e silenzio assenso con l’incremento degli abusi .
    Evidentemente manca la dimestichezza con le procedure che sottindeno i permessi edilizi .Esistono i piani regolatori locali (REC ) e se la costruzione è in zona soggetta a vincoli (paesaggistici,belle arti ecc.. ) la domanda viene respinta quasi in automatico nel giro di pochi giorni dalla presentazione .Quindi 45 giorni sono più che congrui .

    I ritardi di parere tecnico sono invece serviti per poi asseverare le costruzioni a sanatorie ,condoni ecc. spesso (per non dire quasi sempre)accompagnate da tangenti con eventuali modifiche al piano regolatore ,varianti edilizie ecc.

    Insomma se si vuole consentire l’abuso le vie del Signiore sono infinite a prescindere dal silenzio assenso che serve solo a costringere l’amministrazione a dare quella risposta che spesso viene ritardata proprio per poi chiedere la mazzetta per sbloccarla.

    Mi sembra che Bonelli abbia un po’ le idee confuse .

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