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 Home page > Tribuna Libera > Sanità nel Lazio: un muro comunicare per telefono

Sanità nel Lazio: un muro comunicare per telefono

Impossibile comunicare per telefono un cambio data per una visita. Lo "scaricabarile" per telefono è una vecchia abitudine della burocrazia romana. Al CUP Regione Lazio "vedono" la mia prenotazione, ma dicono che non possono modificarla, devo farlo telefonando direttamente all'ospedale.

Ospedale S.Eugenio di Roma: ci sono 3 numeri a disposizione nel reparto Nefrologia. A quello dell'ambulatorio - finisce con 2119 - mi risponde una operatrice che mi dice di fare il 2602 finale. Non risponde nessuno per tutta la mattinata, finalmente verso l'una un operatore risponde per dirmi di riprovare l'indomani dopo le 9.

L'indomani dopo le 9 a quel numero non risponde nessuno. In tarda mattinata risponde una operatrice che mi dice di fare il 2524 finale. Ma quest'ultimo è sempre occupato.

Dopo 2 ore mi risponde qualcuno per dirmi che il numero giusto è il 2602, che in ogni caso conviene ripetere la procedura di prenotazione con il CUP...

La Sanità dipende dalla Regione. Gli ospedali romani dipendono dalla regione Lazio, che ha sfasciato la sanità romana, e poi con il caso Fiorito abbiamo anche capito il perché.

Commenti all'articolo

  • Di Max (---.---.---.170) 5 settembre 2017 11:51

    Articolo ormai passato, ma problemi che restano. Nel 2017, al Policlinico TorVergata, dove stanno coinvogliando tutto il Lazio, hanno avuto la brillante idea di togliere i numeri, per le prenotazioni, degli invalidi e per le donne in stato gravidante. É pur vero che, se già paziente, dovrebbe essere lo stesso reparto a prenotare... ma nemmeno loro sanno cosa fare o giocano a palla rimbalzina. Comunque, questo è solo una premessa. In un altro ospedale, mi viene chiesta un’analisi particolare. Da invalido 100%, chiamo il recup da Luglio e, ricevendo lo stesso messaggio, decido di collegarmi al loro sito, come consigliatomi dalla robotica voce snervante, e riempire il modulo per essere ricontattato, entro 3 giorni, da un loro operatorore. Beh! È passato più di un mese e nessuno si è fatto "vivo"! Oggi, a settembre, riprovo e, il messaggio, è sempre lo stesso. Risultato? Ad Ottobre ho la visita e, senza questo esame, è inutile che mi presenti. Ah! Si, il medico, mi diede un numero di telefono, cui contattare per una visita privata... Eh certo, in privato, forse direttamente l’indomani l’avrebbero fatta fare e, magari, all’interno dello stesso ospedale. Peccato che non sono né Paperon De Paperoni e nemmeno Rockerduck... e che l’INPS non mi abbia MAI dato i 25.000€, di una causa vinta, e che abbia fatto andare in prescrizione, gli altri 20.000€ che mi doveva. Ma certo! I politici, hanno cattedre universitarie, svariate pensioni (avute in tempi impossibili, per un povero mortale) e continuano a mietere grana. Dall’altro canto, una persona con varie problematiche, con il 100% di invalidità, tolta la patente (quindi disposto a chiedere per potersi spostare da una zona ad un’altra) e senza accompagno, non potendo svolgere più un lavoro perché, oltre la difficolta da un reinserimento, c’è anche l’impossibilità di muoversi con i mezzi pubblici, visto le varie problematiche fisiche e le probomatiche dei trasporti in toto...tutto questo, unito al fatto che se un povero cristo percepisce una misera pensione da Invalido Ordinario, non possa percepire anche quella da Invalido Civile (quindi: il cittadino deve scegliere ed il politicante, invece, accumula le sue pensioni; Il cittadino deve sbrigarsi a pagare le tasse o debiti, pena distacco allaci, interessi che, l’agenzia delle entrate, fa fluttuare già dal primo giorno di ritardo, etc...mentre se è lui ad essere danneggiato, o si deve attendere 20 anni, o perdere tutto, oppure gli vengono aggiunti interessi ridicoli e forse pagati quando è deceduto. Stiamo allo sfacello e, secondo il mio punto di vista, ritornando alle prenotazioni, questa è una furberia per far incassare soldi e far fare esami in privato. Riguardo il resto, credo che, se fossimo dei profughi, oltre a riempire le tasche dei politici, forse, saremmo trattati meglio...finché gli avremmo fatto comodo. "Dai da mangiale ai polli, finché non son pronti per il macello... ma tienili sempre chiusi nel pollaio, se non vuoi che prendano la fuga". Che schifo!

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