Sangiuliano, le dimissioni dal governo di un piccolo uomo
La trama è sempre la stessa. Non cambia mai. Fin dai tempi di Berlusconi. Una donna bella, bionda, alta e appariscente irrompe nella vita di un politico che si dichiara disposto a tutto o quasi per accontentarla, anche portala in vacanza a Taormina, con i soldi suoi, certo, ma si sa che spesso in politica i rimborsi pareggiano i conti.
Il lato comico è che il politico di turno spesso è la brutta copia di Alain Delon, ma si sa che negli uomini politici si guardano altre cose: potere, soldi e trampolino di lancio verso la carriera e il successo. L'ex ministro della Cultura, Sangiuliano, e la modella Boccia, che grazie alla frequentazione con il ministro puntava a incarichi prestigiosi in politica, non fanno eccezione. Sono giorni che la storia da Novella 2000 va avanti tra accuse e smentite, con la relazione sentimentale tra Sangiuliano e Boccia finita sulla stampa e in televisione, dove l'ex ministro ha confessato la liaison con la ragazza, chiedendo scusa alla moglie, corroborando il tutto con lacrime di coccodrillo.
L'impressione è che la questione non sia finita qui, che ci saranno novità, anche alla luce delle dichiarazioni della Boccia che, armata di occhiali che registravano tutto, in stile 007, ha dato del bugiardo a Sangiuliano. La sensazione è che usciranno altre carte e altri colloqui che faranno fare altre figuracce al ministro della Cultura. Non ci interessa sapere se la relazione affettiva la notte finiva sotto le lenzuola. Sono affari di Sangiuliano e della consorte. Ci preme sapere cosa abbia promesso l'omino verde a una influencer a digiuno di politica e salvare il decoro delle istituzioni umiliate agli occhi non solo degli italiani, ma del mondo intero, il quale già ci irrideva e derideva.
È vero che anche i politici della Prima Repubblica avevano le loro brave e belle amanti. Ma il loro ruolo era limitato alla camera da letto, non alla Camera dei Deputati. I ministri democristiani o affini mai avrebbero permesso gossip pruriginosi e che la stampa internazionale potesse sbeffeggiarli con prime pagine irriverenti come sta succedendo ora con Sangiuliano che si faceva riprendere a pranzo con la Boccia davanti al mare di Taormina. Ma ormai con i politici di oggi tutte le regole son saltate, insieme al decoro istituzionale e alla dignità personale. Da Berlusconi a Sangiuliano, è nato un romanzo rosa a puntate sulle quali stiamo facendo ridere il mondo intero.
“Piccolo uomo” cantava Mia Martini. Ovviamente quel “piccolo” nel brano aveva un significato diverso nel contesto della canzone. Ma oggi si adatta bene alla nostra storia politica. “Piccolo” è Sangiuliano. E non solo di statura, ma anche di personalità, perché un uomo, soprattutto se occupa cariche istituzionali, dovrebbe tenere separate vita pubblica e vita privata. Sangiuliano ha dimostrato scarsa saggezza nel rapportarsi con le donne, figuriamoci quanto affidamento si potrà fare su di lui nel rapportarsi con il Paese. È per questo, e non per le notti di fuoco sotto le lenzuola con la Boccia o per le corna alla moglie, che adesso ha presentato le giuste dimissioni.
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