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Rock en Seine: grande musica alle porte di Parigi

In un momento in cui il mondo festivaliero è in lutto per le tragedie di Indianapolis e Hasselt (Pukkelpop), chissà che proprio l’impatto di un altro festival rinomato e nordico possa in qualche modo alleviare il dolore. E’, immaginiamo, quello che si prefigge il Rock en Seine uno degli ultimi grandi festival europei della stagione. Un festival di cui quest’anno AgoraVox è media partner e orgoglioso di esserlo, data la storia del festival parigino.

Una grande appuntamento per tutti gli appassionati della buona musica, in uno spazio stupendo, alle porte della capitale francese, immerso nel verde che si fregia di quattro palchi e come sempre di grandissimi nomi. L’ultima volta che noi di AgoraVox siamo stati al Domaine National de Saint Claud, dove si terrà la tre giorni festivaliera, a partire dal venerdì 27 a domenica 29, è stato un paio di anni fa. Un’edizione che in pochi scorderanno, soprattutto chi ama e ha amato il brit pop e in particolare gli Oasis. Fu lì, proprio sul main stage, anzi nel backstage del palco principale, in una fresca serata parigina che i fratelli Gallagher, Liam e Noel, decisero di prendersi per l’ultima volta – fino ad ora, almeno - a chitarrate, mandandosi a quel paese e mandando in fumo il concerto serale, il loro tour e una carriera costellata di soddisfazioni e litigi. Ma quello fu un neo a un’altra bella edizione di un festival in cui trovammo ottimi gruppi, tanta gente, aree ad hoc per bambini (che non mancano mai), mostre di disegni e foto rock e in cui era sponsorizzata, tra le altre cose, l’acqua pubblica, con tanto di fontanelle in giro per il parco...
 
Ma come si direbbe a Napoli scurdammec’ ‘o passato e pensiamo all’edizione che partirà fra meno di una settimana.
 
Quattro palchi: Scène Pression Live, Scène la Cascade, Scène de l'Industrie e la Grande Scène in cui si alterneranno grandi nomi internazionali e francesi, ma anche giovani promesse che si stanno affermando e con un occhio anche a chi non ha ancora assaggiato le prime pagine delle riviste musicali.
Attesissimi i Foo Fighters che hanno saltato proprio il Pukkelpop per i suddetti motivi, ma anche gli Arctic Monkeys usciti da poco col nuovo album. Interpol, Wombats, Paul Kalkbrenner, Etienne De Crecy, Archive, The Kills, Deftones, My Chemical Romance, Cocorosie, alcuni dei nomi forse più conosciuti, headliner nei diversi palchi. Una varietà musicale enorme, ma a scavare bene nel programma non si possono perdere alcune chicche. Seasick Steve è sicuramente una di queste; un ottimo modo per inaugurare blueseggiando il festival (si esibisce venerdì 26 alle 16.15), ma come non rimanere incantati davanti a un’artista come Anna Calvi che al primo album ha riscosso un’enorme successo. Ricordate "There she Goes"? Forse i più giovani la ricordano nella versione dei Sixpence None the Reacher, ma a inciderla nel 1988 fu un gruppo originario di Liverpool, i La’s di Lee Mavers, una chicca da non perdere.Per la serie consigli non richiesti, se proprio non sapete come cominciare la giornata di domenica non perdetevi l’energia dei bravi Crocodiles, visti quest’estate in Italia, mentre i brasiliani CSS (Cansei de ser sexy) saranno sul palco principale nel pomeriggio di venerdì, ma c’è anche la reunion dei Death from above 1979; se, invece, non volete perdervi un po’ di musica francese (ma non sempre cantata in francese), fondamentale l’energia dei Jamaica, l’elettronica di Yuksek o il rock dei BB Brunes.
Insomma un festival da non perdersi che potrete seguire anche in diretta sul blog ufficiale.
 
Le info per arrivare al Domaine National de Saint-Claud sono qui, mentre il programma completo è qui

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