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Radio Vaticana, perizia chock di Veronesi

I cittadini: gli stessi rischi di Hiroshima ma la Santa Sede risponde dicendo che i risultati sono poco chiari.

I risultati sono stati consegnati alla procura di Roma dai comitati di Roma Nord, e i risultati dimostrerebbero che quei livelli si riscontrerebbero solo in luoghi dove vi è stata un'esplosione nucleare.
 
 
Le verifiche del perito del Gip, Andrea Micheli dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano attestano un significativo pericolo di ammalarsi e morire di leucemia, linfoma e mieloma dovuti alla lunga esposizione ai ripetitori anche arrivando a 12km di distanza.
 
La Santa Sede non ci sta e risponde con una contro perizia di Umberto Veronesi e Susanna Lagorio che contraddice la perizia del perito e nega gli effetti cancerogeni dei ripetitori.
 
Ora è tutto in mano al Pm Stefano Pesci che dovrà decidere se archiviare o rinviare a giudizio.
 
In ultimo c'è da dire che dagli studi di mortalità ha verificato che vi è fattore di rischio di morte di leucemia pari a 4,9 superiore al valore atteso, in pratica adulti e bambini vissuti nelle vicinanze di Radio Vaticana e della Marina Militare si sono ammalati in percentuale superiore agli altri cittadini di Roma.
 
I comitati vogliono l'immediata sospensione di Radio Vaticana e dall'altra parte si mette in dubbio la perizia del perito del Gip dicendo che non risponde agli standard internazionali.
 
Ora si attende solo la decisione del Gip.
 
fonte : http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=VF53O

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