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Province: un serbatoio di poltrone

In questi due giorni (6 e 7 giugno,n.d.r) oltre che per rinnovare il Parlamento europeo,si vota anche per rinnovare alcune amministrazioni provinciali. Le province. Uno dei tasti dolenti quando si tratta di sprechi. Pochi giorni fa il ministro Tremonti ha detto che le province non sono poi così costose per le casse dello Stato, perchè tanto ormai la crisi è passata e quindi si può di nuovo scialacquare denaro a spese dei cittadini.


Ma quali sono le competenze delle province? Sergio Rizzo e Gian Antonio stella lo spiegano chiaramente nel loro libro "la Casta". Le Province vivono spesso di deleghe delle Regioni e rappresentano un ulteriore ostacolo ad una maggiore fluidità nelle decisioni e nella gestione del terrirorio. Hanno potere effettivo solo per quanto riguarda l’edilizia scolastica per gli istituti superiori - visto che le elementari e le medie spettano ai Comuni - e per la viabilità in strade di minore importanza. Il resto sono solo castelli in aria. Quindi le competenze delle Province potrebbero tranquillamente essere spostate ai Comuni o alle Regioni. Facendo risparmiare ai contribuenti qualche centinaio di milioni di euro, che non fanno mai male. Visto che per gestire queste "fondamentali" deleghe gli amministratori provinciali si fanno pagare. Ed anche molto profumatamente.

In Italia esiste però un problema: quanto qualcosa è inutile, viene salvato, invece di essere abolito o modificato. Specialmente se ciò fa comodo al potere politico e a coloro che campano sulle spalle, o alle spalle, della politica. Infatti le Province sono un serbatoio di poltrone: 104 presidenti di provincia, più 104 vice, più 894 assessori, più 104 presidenti delle assemblee consiliari, più 3000 consiglieri, per un totale di amministratori che supera la cifra di 4000 persone. Quattro volte il Senato e la Camera messi insieme. Gli stipendi ovviamente sono inferiori rispetto a quelli di deputati e senatori, ma possono superare i settemila euro per i presidenti delle Province più grandi.Tramite queste poltrone, i partiti - specialmente la Lega ed i partiti minori - possono trovare un posto per chi è stato "trombato" ad altre elezioni e possono consolidare il loro controllo sul territorio ed aumentare il loro serbatoio elettorale. Il tutto a spese dei cittadini, non a spese loro. Quindi, quando ci rechiamo a votare, pensiamo se ne valga veramente la pena.

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