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Proibire l’aborto e ringraziare Putin: l’etica nazista delle "spose sottomesse" di Costanza Miriano

La timidamente leziosa Costanza Miriano, autrice di quel Sposati e sii sottomessa di cui ho già parlato, ha gettato la maschera della leziosità che la faceva sembrare la tipica casalinga delle pubblicità anni ’50, e si è confrontata con quella specie di iene mediatiche de La Zanzara.

 
Nell'intervista, pressata dal solito insopportabilmente aggressivo Cruciani, alla fine è stata costretta a rivelarsi per quella che in effetti è: una fautrice dell’obbligo a partorire per ogni donna e una convinta sostenitrice dell'alterazione della natura umana, forse genetica, degli omosessuali.
 

Intendiamoci, sapevamo bene che essendo una cattolica convinta e praticante, sarebbe stata sempre contro l’aborto, ma qui la convinzione (paradossale) che la vita umana inizi con la fecondazione assurge ai livelli devastanti di una sorta di fanatismo giuridico: ogni donna incinta deve essere costretta a partorire, secondo la nostra gentildonna,anche se preferisce la più morbida versione del "siamo noi ad essere costretti ad accogliere la vita del nascituro". La sostanza è che “va eliminata la possibilità di abortire” eliminando la legge sull'aborto.

Senza rendersi conto che eliminare la legge sull’aborto non significa affatto eliminare la possibilità di abortire, ma solo costringere le donne che vogliono farlo a rivolgersi al mondo sommerso e pericoloso (oltre che costoso) degli aborti clandestini.

(Malignità fra parentesi: l'aumento esponenziale dell'obiezione di coscienza fra i ginecologi dipende davvero, senz'ombra di dubbio, da legittime perplessità etiche o qualcuno si è fatto nel frattempo due conti su quanto potrebbero rendere gli aborti nel sottobosco dell'illegalità?)

Ma la verità di non poter affatto impedire gli aborti, ma solo di renderli illegali, è forse un ragionamento un po' troppo complicato per la perfetta sposa sottomessa. A lei basta sparare le sue convinzioni di politicamente corretto da sacrestia e il suo bel mondo da Barbie de noantri risplenderà di perfezione come la cucina degli spot pubblicitari.

Non le viene in mente, inoltre, di valutare la possibilità che una cellula fecondata non ha niente della "persona umana" che è, per definizione, essere umano completo di realtà fisica e realtà mentale, conscia e inconscia. Ma che la realtà mentale non è espressione di una semplice cellula, così come non lo è di un fegato, ad esempio. Cioè che pretende che esista, completamente formato e funzionante, almeno l’organo preposto a “produrre” psiche, il cervello.

Niente cervello, di sicuro niente psiche; niente psiche, niente vita umana; niente vita umana, niente persona. Al più, come è ovvio, una prospettiva potenziale di sviluppo biologico che porterà, se tutto va bene, alla nascita, quando quel sistema nervoso e cerebrale ormai giunto a completa maturazione biologica, sarà attivato dalla luce esterna permettendo alla mente di iniziare a funzionare. Come dimostrano sempre più chiaramente le evidenze sperimentali che confermano la geniale intuizione dello psichiatra Massimo Fagioli agli inizi degli anni '70.

L'attivazione della realtà psichica alla nascita fa la "persona umana" anche se ogni Papa, compreso il finto rivoluzionario attuale, continua a sostenere che anche lo zigote sarebbe “persona umana”.

Facendo così passare l’idea nefasta che ogni donna che abortisce è un’assassina e non, semplicemente, una che, per motivi suoi, interrompe un processo di sviluppo cellulare interno al suo corpo.

Questo aspetto orribile delle “spose sottomesse” - sottomesse alla cultura dei papi più ancora che ai legittimi mariti - rivela quanto poi esse siano in realtà delle autoritarie amazzoni che prima eliminano per legge la possibilità per le coppie che lo vogliono di ricorrere alla fecondazione eterologa (cui peraltro era ricorsa la loro immagine femminile d’adozione, quella Maria di Nazaret che concepì un figlio certamente non dal legittimo marito), poi si affannano a pretendere che partoriscano anche le donne che non vogliono farlo, salvo poi suggerire di dare i figli, partoriti controvoglia, in adozione a chi se li prende (quindi magari a quelle stesse donne che non hanno potuto procreare per le stesse leggi di cui sopra). E se nessuno se li prende, peggio per loro. Eugenia Roccella (ad esempio) docet.

Insomma un guazzabuglio di apprendiste stregone che saranno forse sottomesse ai mariti, ma che i mariti di sicuro non riescono a tirar fuori dai letti degli altri dove queste signore si ritengono in diritto di cacciare il naso in continuazione, pur mantenendo la voce sommessa e l'espressione delicata come si conviene.

Altre lenzuola sotto le quali va a sbirciare sono quelle delle coppie gay sulle quali la signora ha da dire la sua: “Noi ci curiamo tanto della mozzarella che sia dop, ma l’uomo e la donna dop sono un maschio ed una femmina che generano una vita”.

Ergo un uomo e una donna - gay o etero che siano - che decidono di non generare non sono secondo la signora maschi e femmine a denominazione di origine certificata. Chissà cosa sono allora. Alieni? Animali? Piante? Organismi geneticamente modificati?

Certo, è così, “...gli altri sono geneticamente modificati - ci illumina dal suo pulpito radiofonico - perché “il progetto naturale sull’essere umano è che un maschio e una femmina generino una vita”. Né più né meno come gli animali. L’uomo deve montare e fecondare e la donna deve farsi montare e farsi fecondare. Come le vacche da riproduzione.

O come più elegantemente scriveva Italo Calvino

Mettere al mondo un figlio ha un senso solo se questo figlio è voluto, coscientemente e liberamente dai due genitori. Se no è un atto animalesco e criminoso. Un essere umano diventa tale non per il casuale verificarsi di certe condizioni biologiche, ma per un atto di volontà e d’amore da parte degli altri. Se no l’umanità diventa - come in larga parte già è - una stalla di conigli (Lettere 1940-1985).

In sostanza tutto ciò che non rientra nella logica procreativa è, secondo la signora, de-genere. Non essendo consonante al progetto naturale sull’essere umano, si colloca evidentemente fuori dal genere umano. Mi pare di averla già sentita questa storia.

Forse quando ho letto quel passo in cui si afferma che "si tratta di un fatto che la donna sia fisicamente in grado di procreare per un periodo medio di 30 anni. Considerando che la donna può generare soltanto una volta ogni due anni questo significa mettere al mondo quindici figli come minimo. Qualsiasi cifra inferiore a questa va considerata come la conseguenza di cause non naturali o patologiche". Sono parole del fondatore dell'igiene razziale, Fritz Lenz.

Cara signora Miriano non è “naturale” - o è addirittura patologico - fare solo tre o quattro figli come lei. Ce ne vogliono almeno quindici per rispettare il “progetto naturale”. Provveda o dovremmo ritenerla "donna non dop" né più né meno dei gay, suo malgrado.

Ancora un passo e arriveremo a condividere quello che, nel 1939, sosteneva il professor Wagner, direttore della clinica femminile del prestigioso ospedale della Charité di Berlino e direttore della rivista Archiv für Gynäkologie: "lo stock nazionale di ovaie rappresenta una risorsa nazionale dello Stato tedesco" ed invitava lo Stato a tutelare per legge questo "stock nazionale".

E’ un’idea, forse un po’ reazionaria, ma coerente. In fondo se, come disse Hitler nel 1939, "il campo di battaglia della donna era la casa", arrivando a decorare le madri pluripare - non siamo lontani dalle teorizzazioni della nostra “sposa sottomessa”.

Ma la signora non dice di apprezzare la genetica nazista, ammira piuttosto (probabilmente) il Papa e (certamente) Vladimir Putin con le sue leggi discriminatorie. E chissà se c’è davvero una differenza.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.88) 17 dicembre 2013 13:36

    Tra l’intervistatore e l’autore non vedo nessuna differenza: totale ottusità e mancanza di apertura verso chi ne sa di più sulla vita e su i suoi veri valori. Magari ci fossero piu’ Costanzo e meno saputelli come la pergola.

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 17 dicembre 2013 14:17
      Fabio Della Pergola

      La signora si chiama Miriano e io Della Pergola. Lei invece non si sa.

      Ma mi dà dell’ottuso e pretende una "apertura", curiosamente, verso chi vuole impedire agli altri di fare quello che vogliono del loro corpo.

      Nessuno obbliga un antiabortista ad abortire. Perché un antiabortista vuole invece imporre il suo punto di vista - che è un’ideologia a sfondo religioso - a chi la pensa diversamente ?

  • Di (---.---.---.196) 17 dicembre 2013 16:46

    "verso chi ne sa piu della vita e su i suoi veri valori"  ah non sapevo facessero i corsi professionali sui valori della vita, della pergola si aggiorni e chieda info sui nuovi master disponibili in ogni parrocchia d’Italia.....


    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 17 dicembre 2013 17:19
      Fabio Della Pergola

      E’ un buon suggerimento, provvederò...

      Battute a parte resta un bel mistero come certi ambienti ritengano di avere una conoscenza ’superiore’ della vita e dei valori che loro stessi definiscono ’veri’. Da cui consegue che tutti gli altri, a prescindere da qualsiasi confronto dialettico, sono automaticamente falsi.
      Poi però pretendono ’aperture’ mentali negli altri.

  • Di (---.---.---.137) 18 dicembre 2013 10:44

    La cosa assurda oltre alle esternazioni di questa figlia di Pontifex è che è pilastro di Rai Vaticano (e che esiste Rai Vaticano). Un simbolo lampante e inquietante delle ingerenze perpetrate dalla chiesa sul servizio pubblico e sullo Stato italiano. Fin quando permetteremo ancora che il vaticano decida per noi e promuova omofobia, sessismo, controllo ed esclusione sociale?

  • Di (---.---.---.226) 18 dicembre 2013 12:25

    I simili si attraggono e si oppongono . Non è strano che un’intollerrante critichi un’altra intollerante : tra aggressivi ci si intende . Questo articolo è pura comunicazine aggressiva e violenta , come pure le esternazioni criticate anche se in maniera più soft queste ultime . 


    Le persone aggressive , paranoidi e narcisiste tendono sempre a demonizzare l’altro con paroloni come " nazista " o altro per intendere " io sono quello che comanda , tu tappati la bocca se no ti insulto per bene " . Così i maschilisti che chiamano le femministe " nazifemministe " così questa autrice che chiama chi non la pensa come lei " nazista " ... 

    Quello della Miriano è un punto di vista che non considero valido ma sono a favore della libertà di scelta e della critica razionale e non del turpiloquio paranoide che non porta a nessuna parte , se non a fare il gioco della Miriano e riscaldare gli animi e prendersi un pò di attenzione alzando il proprio ego . 

    Inoltre analizzando bene la cosa si nota che il discorso in questo articolo non è contro il maschilismo , anzi dietro il presunto " femminismo " di esso si nasconde una latente misoginia , l’odio verso le altre donne considerate " deboli " e " passive " naturalmente . 

    Che poi se una donna si vuole sposare visto che l’articolo è una critica al matrimonio in generale , non saranno fatti suoi ? : guarda che il matrimonio non è stato fondato dal patriarcato ed esiste da tempi immemori ed ognuna deve essere libera di fare quello che vuole , sposarsi o meno . Contro tutta la sottomissione si deve combattere ma questo è un’altro discorso e non ci vuole molto per capire che il fine dell’articolo non era certo la critica della sottomissione ma una critica del matrimonio e forse anche dell’eterosessualità in generale perchè l’autrice non vuole sposarsi e non vuole che si sposi nessuna e usa l’ideologia come per razionalizzare questo suo desiderio inconscio : insomma è una bella e propria critica della libertà della donna e una vera e propria posizione misogina ! : le donne possono fare solo quello che vuole l’ideologia è il pensiero di ciò , ma se una donna liberamente vuole sposarsi , fare figli procreando o tramite fecondazione , e la casalinga in modo in una famiglia etero o lesbica o trans , così come un’altra liberamente vuole lavorare , non sposarsi e vivere sempre in autonomia , non saranno fatti suoi e sue scelte di vita ? 
    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 18 dicembre 2013 12:44
      Fabio Della Pergola

      Nonostante l’uso di una terminologia "psicanalitica", non mi pare che il commentatore abbia capito molto dell’articolo.

      Che una donna si sposi e si sottometta a chi le pare sono fatti privati di cui è opportuno disinteressarsi: sono "fatti suoi". Né c’è il minimo accenno ad una critica al matrimonio in sé (anche se sarebbe legittimo farne) casomai c’è l’invito ad allargare i diritti civili anche a chi non se li vede riconosciuti.

      Quando si scrive un libro e si avanzano tesi così controverse, richiamandosi al dettato del primo cristianesimo paolino e a una concezione ecclesiastica relativa all’inizio della vita invece si "fa cultura". Ed è legittimo e opportuno cercare di capire, interpretare ed eventualmente contrastare quella cultura che viene proposta.

      Non vale l’idea, che sottilmente viene proposta nel commento, di farsi gli affari propri lasciando agli altri la libertà farsi i loro. Questo vale nella vita privata. Nella vita pubblica (e pubblicare un libro e farsi intervistare è vita pubblica) questo non vale.

      Quello che ho fatto è evidenziare che la proposta di Miriano - interpretare il rapporto fra uomo e donna come "naturale" solo se finalizzato alla procreazione - è una logica che riduce l’essere umano ad animale ed è logica già fatta propria dal nazismo.

      Sollevo quindi una critica culturale e politica alla proposta del suo libro. Rivendico questo diritto e sono pronto a rifarlo, anche se incomprensibilmente viene definito "turpiloquio paranoide che non porta a nessuna parte".

      Non è turpiloquio, non è paranoide e non porta da nessuna parte solo se non si riesce a capirlo.

  • Di (---.---.---.219) 18 dicembre 2013 22:00

    i" nterpretare il rapporto fra uomo e donna come "naturale" solo se finalizzato alla procreazione - è una logica che riduce l’essere umano ad animale ed è logica già fatta propria dal nazismo. "


    Non solo nazismo : ma anche capitalismo e comunismo in questo senso riducono l’essere umano ad animale , così come l’ateismo , il darwinismo , il maschilismo e il femminismo ( o almeno quello che si dichiara tale ) , insomma un pò tutte le ideologie .
    • Di (---.---.---.161) 19 dicembre 2013 02:27

      Su capitalismo, comunismo e maschilismo sarei quasi d’accordo. Sul resto mi sembra una forzatura interpretativa. Ogni singola tendenza elencata ha contenuti suoi propri che andrebbero approfonditi meglio. Intanto ricordiamoci sempre la differenza tra chi impone agli altri il proprio punto di vista e chi difende il suo punto di vista lasciando liberi gli altri di fare come gli pare (anche legislativamente)

      FDP

  • Di (---.---.---.92) 19 dicembre 2013 18:41

    Ecco, se qualcuno volesse toccare con mano il vero significato della parola "farneticare"....basta leggere quel di sopra e ne avrà ampia delucidazione.Complimenti all’autore e a tutti i commentatori.

    • Di (---.---.---.130) 28 dicembre 2013 01:49

      Il signor FDP ha indubbiamente una sua lista nera sulla quale ama manifestare pubblicamente le sue idee.. Una lista che, di certo, comprende il Papa e Putin, ma anche Hamas, Assad e l’Iran.

      Per una evidentemente straordinaria coincidenza condivide la stessa lista nera con la lobby "sionista", preoccupata di far conoscere urbi et orbi il suo parere (ovviamente molto negativo) su chi vi è elencato.

      Si tratta comunque di una lista nera assai singolare, ad esempio non ha mai compreso il regime di Mubarak, che pure ha tenuto per decenni l’Egitto sotto legge marziale, ma comprende i Fratelli Musulmani che invece hanno partecipato a libere elezioni, vincendole; non comprendeva né il regime razzista di Pretoria né quello dello Scià di Persia; comprende la presidenza Putin ma non ha mai compreso quella di Eltsin, che pure fece cannoneggiare il Parlamento come un Pinochet qualsiasi. Non ha mai compreso la presidenza di G.W. Bush, nonostante qualche milione di morti "per il loro bene" causato a certe popolazioni, ma comprende la presidenza Obama. 
      Vi è compreso il presidente siriano Bashar al-Assad, ma non vi sono compresi i tagliagole islamisti che lo combattono.
      Sembra che in tanta variabilità solo la Chiesa Cattolica vi sia rimasta costantemente. Chissà perché...

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 28 dicembre 2013 10:25
      Fabio Della Pergola

      Non so chi sia lei, né - senza offesa - mi interessa più di tanto.
      Ma di lei so per certo che non ha letto tutto quello che ho scritto. Anche prima di scrivere su Agoravox. Devo confessare che in effetti di Eltsin non mi sono mai occupato. Di tutto il resto di cui lei ha sentito la mancanza ho invece scritto in tempi più o meno lontani. Le dirò in confidenza che effettivamente anche Bush, sia padre che figlio, e Mubarak e i regimi militari tutti - compresi fascista e nazista e quelli dei golpisti sudamericani, tanto frequentati da papi e alte gerarchie della chiesa (evidentemente più "di bocca buona" rispetto a me quando si tratta di conversare e brindare con i massacratori) - così come i tagliagole islamisti di tutte le categorie , ivi compresa la fratellanza musulmana - fanno parte della mia personale "lista nera". Non vi fa parte invece Obama che - l’ho scritto recentemente - ritengo abbia tirato fuori da poco una stoffa inaspettata da grande presidente (che non tutti condividono). A conferma che lei non ha letto tutto, o non ha capito, quello che ho scritto.
      Naturalmente sulla Chiesa le do ragione: sta in pole position nella mia lista degli sciroccati da controbattere. Punto per punto, visto che da un paio di millenni, mette in pratica punto per punto la sua cultura invadente e prevaricatrice. Non sono il solo a dirlo, né il più bravo, ma non per questo smetterò. Si rassegni (oppure smetta di leggermi, per me fa lo stesso).
      Quanto alla lobby "sionista", la prego: se mi deve criticare usi argomenti un po’ più intelligenti.
      Saluti.

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 28 dicembre 2013 10:30
      Fabio Della Pergola

      P.S. Vorrei ricordarle che le liste nere - liste di libri proibiti, di libri da bruciare e di persone da incarcerare o bruciare anche loro - sono state una prassi costante per secoli della Chiesa che lei sembra voler difendere... le cose sono naturalmente cambiate grazie al mondo laico che ha costretto la gerarchia vaticana a fermarsi nella sua pratica sanguinaria di diffondere il suo strano... amore universale!

  • Di (---.---.---.156) 7 gennaio 2014 23:13

    L’intervista di Cruciani c’entra poco o nulla con quello che è scritto nell’articolo.
    Nel pieno rispetto del suo stile, il conduttore radiofonico la interrompe in continuazione per ottenere dei titoli da scrivere e da contrabbandare come suo pensiero.
    Molto mediocre e poco professionale, dato che il libro non lo ha letto - e chi li legge più i libri? - pertanto dovrebbe vergognarsi
    Per i grandi saputoni, invece (apostrofi a giro come fossero chiodi di garofano, che tanto se non c’è maschio nè femmina, anche gli apostrofi tutto sommato potremmo mandarli in pensione, vabbè): leggansi cosa scrivono anche alcune campane indipendenti, come i demografi (sì, gli statistici) sinistrorsi toscani, notoriamente aconfessionali e al di sopra di sopetti, ad es. IL SESSO SPUNTATO di Roberto Volpi, per capire davvero perchè siamo davvero in via di estinzione.... a proposito... con la propaganda omosessuale saremmo davvero a posto, quanto a estinzione!

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 7 gennaio 2014 23:31
      Fabio Della Pergola

      Se davvero crede che con la propaganda omosessuale l’umanità corra sul serio il rischio di estinguersi, temo che abbia un’idea un po’ confusa sulla sessualità umana.

      Inoltre, forse non se n’è accorto, il problema casomai è la sovrappopolazione del pianeta, non il rischio di estinzione. In ogni caso mi pare strano che si pretenda di sbirciare nel letto altrui, stabilendo che sia naturale fare figli come conigli e poi ci si lamenti anche delle critiche.

      P.S. Cruciani si sa bene che tipo è. Se una - che oltretutto di mestiere fa la giornalista televisiva - accetta di farsi intervistare da uno come lui, non crede che abbia fatto bene i suoi calcoli ? Suvvia...

  • Di (---.---.---.232) 9 febbraio 2014 00:03

    E’ molto facile accusare chi è contrario all’aborto di essere ottuso, all’antica, contrario alla libertà sacra della donna di gestire il suo corpo come vuole ecc... Mi sembrano slogan che "fanno tanto modernità ed emancipazione". In realtà ha la vista corta chi non si sforza di capire che il problema è molto più profondo di così. Innanzitutto essere anti-aborto non significa per forza essere cristiani integralisti -anche se metterla in questi termini fa comodo- ma essere razionali e aver rispetto per la vita, per ogni vita umana. E provate a dimostrare che un nascituro non è vivo e non è umano. Quando inizierebbe la vita che è degna di essere chiamata umana? Al terzo mese? E perchè, un giorno prima no?? E due? E tre?...Chi è pro aborto continua a spiattellarti in faccia la parola "diritti", si appella a "inviolabili principi liberali", ma evidentemente tali principi in quest’ottica valgono solo per i più forti, non per una vita ancora debole, ma che vita è e che adulta diventerà! Punto questo che è incontrovertibile! Riflettete su questo: nessuno può impedirmi oggi di diventare domani ciò che voglio, tutto ciò che posso essere, di realizzarmi meglio che posso, perchè sarebbe una limitazione della mia libertà, giusto? E perchè questo deve essere possibile per una vita che si sta sviluppando? Che è ancora in potenza? Cosa diventerà se non glielo impedite? Uno scaldabagno? Una patata?? E allora come fate a dire che non è un omicidio? Pensate se qualcuno quand’eravate un embrione vi avesse impedito di essere ciò che siete oggi...Attenzione a parlare di libertà: la mia libertà finisce quando comincia quella dell’altro, nientemeno che quella di vivere in questo caso.

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.12) 9 febbraio 2014 09:21
      Fabio Della Pergola

      Lei mi accusa di dire solo "slogan che fanno tanto modernità ed emancipazione" e per farlo usa slogan che fanno tanto oscurantismo e antiscientificità. Come qualsiasi papista, anche se dice di non esserlo.

      La realtà, banale, sta nella scienza. Un feto presenta un elettroencefalogramma attivo, cioè di significativa attività elettrica. Ma il suo tracciato non cambia - cioè non dà segni di reattività - durante tutto il parto quando, si sa, la pressione e gli stimoli sono fortissimi.

      Non dare segni di reattività di fronte a questi stimoli significa, indiscutibilmente, che la risposta elettrica è puramente fisiologica - come la famosa rana di Volta - ma che il cervello non è attivo; cioè che il feto non è un essere vivente.

      Come è vivente invece il neonato il cui elettroencefalogramma reagisce molto vivacemente a qualsiasi stimolo esterno. Segno che è "nato" cioè che è diventato un essere vivente. E’ chiaro che nel "venire alla luce" qualcosa cambia e questo qualcosa si manifesta nella nuova attività cerebrale, attivata - come dice da cinquant’anni lo psichiatra Fagioli - proprio dalla luce esterna.

      Si passa quindi da uno status di feto-non vivente a uno di neonato vivente. Da una fisiologia del corpo, attiva neurologicamente ma non psichicamente, ad una realtà psicofisica completa e viva. Cioè alla persona.

      Il feto è persona in potenza, non nella sua realtà realizzata. Il bambino è persona realizzata. Quella del feto è vita solo potenziale. Al contrario quella del neonato è vita reale.

      Confondere l’essere in potenza con l’essere realizzato significa non capire la differenza fra un non-vivo e un vivo ma anche tra un vivo e un morto. In potenza infatti io sono morto (basta aspettare cento anni e lo sarò), ma se non faccio la differenza tra l’essere in potenza e l’essere realizzato potrei andare in giro a dire, legittimamente, di essere un morto che parla. Cioè farei discorsi da pazzo. Che è la stessa cosa che fa chi dice che non c’è differenza tra un feto e un neonato.

      Saluti.

    • Di (---.---.---.21) 11 giugno 2014 17:47

      Signor Della Pergola, credo che lei abbia le idee un po’ confuse sul concetto di "essere vivente" prima ancora che sul concetto di "essere umano". Mi limito a questa osservazione di base e non approfondisco. Se dovessi rispondere a tutte le sue affermazioni contenute sia nell’articolo sia nei commenti (alcune molto discutibili e ben poco scientifiche, altre inaccettabili da qualsiasi punto di vista) mi troverei a scrivere e a controbattere per un mese, e non ne ho il tempo né la voglia. Le consiglio soltanto di abbandonare quella sicumera: il suo è un punto di vista totalmente ideologico, per nulla scientifico. 

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.152) 12 giugno 2014 09:43
      Fabio Della Pergola

      Caro commentatore,

      non so chi lei sia né è chiaro quello che mi contesta. Per il semplice fatto che non argomenta in alcun modo le sue affermazioni.

      Io avrei idee confuse su "essere vivente" perché affermo che si diventa viventi alla nascita e non prima. Forse non se n’è accorto, ma la maggior parte degli stati al mondo ha legittimato l’aborto, ma non l’infanticidio. Ergo quello che io affermo è assodato e condiviso dalla comunità nazionale e internazionale, anche se non da quella minoranza assai rumorosa che ritiene, come la signora Miriano, credibile la posizione della Chiesa cattolica in merito.

      Su "essere umano" non so che cosa non le va giù, ma sinceramente mi interessa fino a un certo punto. Da parte mia non posso che girarle la stessa esortazione che mi ha voluto gentilmente inoltrare: "Le consiglio soltanto di abbandonare quella sicumera: il suo è un punto di vista totalmente ideologico, per nulla scientifico".

      Saluti

  • Di (---.---.---.38) 11 febbraio 2014 11:44

    Signor Fabio,mi chiedo cosa le sia successo nella vita per cui è così arrabbiato, per sparare a zero su persone che mi permetta di dirlo mi sembrano più serene, equilibrate e positive di lei, mi riferisco alla Miriano , a molti Papi , e alle donne che decidono di avere figli liberamente senza troppi calcoli. Io ne ho 4, non ne posso avere altri per motivi di salute, ma se dovesse arrivare, sarei felicissima! Mi chiami pure coniglia non mi offendo, io amo gli animali! In quanto all’essere umani già nella pancia, si vede che lei non ha mai avuto gravidanze, lasci perdere gli studi sull’elettroencefalogramma(che mi sembrano anche piuttosto dubbi....si è accertato che siano autentici?) ,le assicuro che il bambino in pancia è vivo e vero come quello fuori,si muove prova emozioni e risente anche di tutte quelle che sono le sollecitazioni dell’ambiente interno(emotivo emozionale della mamma)che di quello esterno! Consulti un pò tutti quelli che sono stati gli studi sulla psicologia legata agli eventi prenatali. E provi anche a chiederlo alle donne incinte ,se quello è già un essere umano o solo un abozzo come pensa lei. Io sono del parere che molte donne sono costrette ad abortire(e ne conosco alcune che se potessero tornare indietro,avendo un supporto psicologico adeguato,non lo rifarebbero) e questo non è giusto , perchè tanti bambini sarebbero nati e avrebbero avuto la possibilità di esprimersi come lei e come me, se avessimo saputo aiutare alcune coppie alle prese con una decisione così difficile quanto sofferta.Non proibire quindi che non serve a nulla, ma aiutare e non restare indifferenti a quello che vivono gli altri. So già che lei non condividerà le mie idee perchè chiuso e arroccato sulle sue posizioni, ma volevo semplicemente esprimerle come ha fatto lei. Con serena cordialità la saluto, Adele Romano(Medico veterinario)

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.12) 11 febbraio 2014 13:10
    Fabio Della Pergola

    Gentile Dott.ssa Adele,

    non mi è successo proprio niente nella vita, per essere arrabbiato. E infatti non lo sono. Ma mi ritengo libero, come essere pensante, di contrastare le argomentazioni culturali che ritengo errate e per certi versi deleterie.

    Naturalmente lei è liberissima di credere quello che vuole, ci mancherebbe, sulla mia o sull’altrui serenità. Mi permetta però di ricordarle che nessuna persona che sostenga la libertà di abortire si è mai permessa di imporre l’aborto a chi voleva procreare (che è naturalmente non solo lecito, ma anche bellissimo - e parlo per esperienza diretta di padre).

    Ma ben diverso è costruire un’ideologia culturale su questi temi, come fa la signora Miriano:

    1) che il vero rapporto "naturale" fra un uomo e una donna è quello finalizzato alla procreazione. Solo il cristianesimo, fra le grandi culture, lo dice e ne fa il concetto base della sua millenaria struttura antropologica. Il rapporto fra esseri umani di genere diverso è altro rispetto al rapporto fra animali di genere diverso, perché l’uomo non è un animale.
    Sembra strano doverlo ricordare, ma se la femmina dell’uomo avesse una struttura biologica animale andrebbe in "calore" a scadenze fisse e non avrebbe il "desiderio" di rapporto, che è altra cosa. Le dice niente?

    2) che la vita inizia dal concepimento. E’ un’affermazione relativamente recente anche nella storia della Chiesa, che non è condivisa né dall’ebraismo né dall’Islam, tanto per rimanere in ambito monoteista; né tantomeno dalla comunità scientifica che ha dato il suo parere a seguito del quale la stragrande maggioranza degli stati ritiene lecito l’aborto, ma non l’omicidio. Se la vita iniziasse al concepimento l’aborto sarebbe equiparato all’omicidio, il che non è.

    3) che le dimostrazioni scientifiche (elettroencefalogramma fetale e neonatale) sono false, solo perché contrastano che l’ideologie che lei sostiene, basata solo sul fatto che il feto si muove nella pancia. La questione dell’elettroencefalogramma invece è indiscutibile e dimostra esattamente quello che ho detto nel commento precedente. Si informi. Quanto alla psicologia, lei può citare chi vuole e io le citerò chi dice esattamente il contrario, si rassegni.

    Da tutto ciò deduco che la signora Miriano, liberissima di pensare quello che vuole come chiunque altro, nel momento in cui pubblica un libro e si fa intervistare, propone la sua ideologia pubblicamente e pubblicamente si espone, perciò, alle critiche che sono altrettanto legittime quanto il suo scrivere.

    Quanto all’aiuto, materiale e psicologico alle donne incinte non ho alcun dubbio che un paese civile dovrebbe fare tutto quello che può in questo senso. Ma devo prendere atto che questo paese, governato per cinquant’anni dalla Democrazia cosidetta Cristiana, poi per una dozzina d’anni dal governo dei sostenitori del Family Day, con, intramezzati, alcuni anni del cattolicissimo Romano Prodi, alle donne incinte non ha mai dato alcun aiuto; in ogni caso molto meno di quanto non faccia, ad esempio, la laicissima Francia. Quindi le donne che sono "costrette" ad abortire sono vittime di un sistema che non dipende certo da chi chiede il "proprio" diritto di abortire se lo ritiene, ma casomai di un sistema politico che a parole è a favore della "difesa della vita fin dal concepimento" che quindi - oltre ad essere un’affermazione ideologica, tutt’altro che fondata scientificamente - è anche sostenuta in maniera ipocrita.

    "Non proibire quindi..." è un assunto che capisco poco. Chi sostiene il divieto di abortire proibisce qualcosa a qualcuno. Il contrario non è affatto una proibizione (nessuno proibisce ad una donna incinta di partorire) ma l’affermazione di un diritto personale. Cerchiamo di non girare la frittata, prego.

    Con serenissima reverenza la saluto anch’io. Fabio Della Pergola (blogger o qualcosa del genere)

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.12) 11 febbraio 2014 14:17
      Fabio Della Pergola

      "...solo perché contrastano che l’ideologie che lei sostiene..." è risultata illegibile.
      Si legga:

      "solo perché contrastano con l’ideologia che lei sostiene"

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.12) 11 febbraio 2014 14:25
      Fabio Della Pergola

      Quanto alle affermazioni mediche la rimando a http://www.associazionelucacoscioni...

      dove la neonatologa Gabriella Gatti, Università di Siena, dice:

      "Il feto per tutta la gravidanza non raggiunge mai lo stato di veglia neanche come reazione alla diminuzione di ossigeno nel sangue, stimolazioni sonore intense o a interventi di microchirurgia. Il feto non può avere la percezione del dolore per la presenza di neurormoni o sostanze che contribuiscono a inibire l’attività cerebrale già limitata dalla bassa concetrazione di ossigeno nel sangue per le caratteristiche dell’emoglobina fetale. L’adenosina, il pregnanolone, la prostaglandina D2 prodotti dal cervello fetale e dalla placenta nell’ultimo trimestre di gravidanza sono dei potenti neuroinibitori. Anche l’ossitocina, un ormone che stimola le contrazioni uterine durante il travaglio, potenzia l’effetto inibitorio dei neurotrasmettitori. Nel canale del parto gli stimoli pressori di notevole intensità non producono modificazioni del tracciato elettroencefalografico. Dopo la nascita, registrazioni elettroencefalografiche indicano un intenso flusso di nuove stimolazioni sensoriali. Viene meno l’effetto degli ormoni placentari che in utero inibiscono l’attività neurale".

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