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Pitbull: Globalization è ancora Fireball

Le musiche accattivanti ed i ritmi azzeccati di "Time of our Lives", in duo con Ne-Yo, avrebbero dovuto monopolizzare il capodanno ed essere un trascinamento del bellissimo "Globalization", ultimo album di Armando Chrìstian Pérez - classe 1981, in arte Pitbull - di cui sono il quarto brano.

 
Così non è stato, probabilmente perché il video pur mantenendo a tratti le tipologie "Pitbull" cui Armando Chrìstian Pérez ci ha abituato dagli inizi, ma soprattutto da "Rebelution" del 2009, se ne distacca imboccando una direzione più tradizionalista e "casareccia". Tiene - ed assai bene - una delle caratteristiche originarie del grande artista di origini cubane, ovvero la compartecipazione con altri grandi nomi in una sinergia musicale impeccabile anche nel mixing (assai riuscito) di stili musicali diversi in uno stesso album. Vale anche, proprio sul piano musicale, per il bellissimo lavoro con Ne-Yo connotato da un affiatamento tra i due che spesso raggiunge la perfezione.
 
Vale anche, di nuovo, per altri grandissimi artisti con il cui connubio sono stati realizzati gl'altri brani: da Sean Paul a Jason Derulo ed a tutti gl'altri. Vale segnatamente per quello con Claudia Leitte e soprattutto con Jennifer Lopez, tra i grandi nomi quello la cui partecipazione ha più contribuito al successo ed all'affermazione dello stesso Pitbull. Tuttavia anche il musicalmente assai valido "We Are One (Ola Ola)" seppure di successo, non ha raggiunto i livelli pronosticati.
 
E' successo così il contrario di quanto programmato: non è stato "Globalization" a trascinare ancora il grande successo dell'estate 2014 firmato Pitbull, bensì il contrario. Il bellissimo "Fireball", ad una musicalità di primissimo livello unisce infatti un video dalla tipologia prettamente pitbulliana mixata - come già sperimentato con successo - con elementi di ispirazione cartoon, questa volta anni '40 e '50.
 
Il riferimento palese è quello del celeberrimo "Roger Rabbit", con addirittura gli stessi elementi, occhi che escono dalle orbite, cuori dalle casse toraciche etc, ma qui elemento di inversione: la super sexy in abito rosso e super scollatura alla coscia non è la cartoon Jessica Rabbit, ma Jenna Marbles, vera e bellissima (anche senza le sottolineature degl'avventori del locale del videoclip...). Un album validissimo e bellissimo dove la trasposizione a videoclip impone con forza la propria legge: anche l'occhio vuole la sua parte ed il trascinante "Fireball" lo conferma. Da non perdere.
 
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