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"Perché pagare le iniquità"

Nei tempi antichi si diceva sempre di prendere esempio dal capotribù, dai re sino all’autorità costituita era l’insegnamento che i pater familias davano ai loro figli per tramandare la giustezza e la rettitudine, ma in questi anni diventa ben difficile additare alle nuove generazioni qualcuno che possa dare “l’esempio”. Difatti, in questo periodo di profonda crisi, nella manovra finanziaria si è dato un peso roboante alla lotta all’evasione, però c’è qualcosa che stride, visto che il Presidente del Consiglio asseriva: 

Tornato a Palazzo Chigi, Berlusconi dichiara a Radio anch’io: “L’evasione di chi paga il 50% dei tributi è un diritto naturale che è nel cuore degli uomini” (18.2.2004). 

E poi, in visita al Comando della Guardia di finanza:

“C’è una norma di diritto naturale che dice che, se lo Stato ti chiede più di un terzo di quello che con tanta fatica hai guadagnato, è una sopraffazione nei tuoi confronti e allora ti ingegni per trovare dei sistemi elusivi o addirittura evasivi, che senti in sintonia con il tuo intimo sentimento di moralità, e che non ti fanno sentire intimamente colpevole” (11.11.2004).

Casomai i contribuenti non avessero ancora capito, fu ancora più esplicito:

“Ma se lo Stato mi chiede il 50% e passa, sento che è una richiesta scorretta e mi sento moralmente autorizzato a evadere per quanto posso” (17.2.2005).” (fonte L’Espresso);

C’è da restarne profondamente perplessi. E se ciò non bastasse vi è la storia dei 175 milioni € di multa che ha tentato di fermare con la solita leggina ad personam, in cui si diceva che poteva pagare solo il 5% della somma ed evitare il processoi.

A questo punto c’è da chiedersi, visto che ci ha messo le mani in tasca ed alla grande, siamo ben autorizzati a difenderci dalla rapacità fiscale, difendendo quei pochi spiccioli perché il grosso lo rapinano prima. Non abbiamo la fortuna di pagare solo il 12,50% su centinaia di milioni € di dividendi, né tantomeno società variegate nei paradisi fiscali, né conti bancari sparsi per il pianeta. Ma il suo esempio non è solitario, ci sono personaggi ai quali comprano casa a loro insaputa, oppure pagano al nero il miserrimo affitto di 4.000 €, quelli che piangono miseria del loro scarno stipendio da politico che quasi quasi ci rimettono, ed il resto della casta attaccato all’osso senza mollarlo per nessuna ragione.

Conclusione, visto che “lo popolo” resta aggrumato come un gregge alla transumanza, chi predica bene e razzola male, può continuare allegramente a tosarlo, tra un belato e l’altro mentre si guarda lo spot dell’evasore.

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