Il salvataggio di Romano: "Predicare bene e razzolare male"

Il modus operandi di qualche ministro è quello di fare proclami e liste delle mirabilia per poi sconfessarle con la ragione di partito o di greppia, l’etica di mantenere saldi i propri principi è sottoposta al principio del voto di scambio per tenere a galla la baracca e continuare a stare incollato alla poltrona. Hai voglia che il cardinal Bagnasco raccomandi: “L’unità del Paese si realizza solo attorno al retto vivere”, non fa parte del loro Dna, sono come banderuole al vento, ove soffia il vento dell’interesse vanno; il retto vivere è solo una serie di giravolte dettate dall’opportunismo.
Questo governo è sotto l'assedio della Magistratura ed invece di avere quel sussulto di dignità si nasconde dietro il “fumus persecutionis”; solo davanti all’evidenza si dimisero Scajola e Brancher, ma di fronte a certi salvataggi scandalosi, sono stati gli unici a farlo; come pure il pollice verso Papa che è di per sé inspiegabile chissà quale recondito mistero c’è dietro alla storia. Sottolineando che passano più tempo nelle Tv nazionali e locali che in parlamento o nel ministero, con le loro logorroiche spiegazioni ci distruggono, perché poi non succede mai una beata cippa lippa, uno fra tanti progetti disattesi, il famoso taglio della spesa pubblica, alias della “casta”, finito ai verbi difettivi in un futuro molto remoto. Ma quello che lascia attoniti i cittadini/elettori, è vedere con quale accanimento si difendono l’un coll’altro; è un continuo mostrare al mondo che sono “degli intoccabili”, che la magistratura bolscevica e reazionaria vuole sovvertire l’ordine dello stato, non far rispettare le sue leggi, per loro non si applicano e ne tanto meno si possono usare.
Ieri ho seguito su Twitter, tramite i messaggi dei partecipanti, lo svolgimento della sceneggiata politica del “salva poltrona”, tra i tanti: - Adornato rivolto ai leghisti: prima avete salvato Milanese, oggi salvate Romano, è il vostro modo di celebrare l'unità d'Italia. - Andrea Sarubbi: è rientrato Gianfranco Fini, in tempo per sentire la confessione della Lega: sì, lo salviamo per le quote latte - Andrea Sarubbi: la triste realtà: la Lega difende un ministro indagato per mafia parlando di quote latte, igp e tracciabilità dei rifiuti. - Nota politica: Fli tira fuori cartelli: "Alla faccia della Lega... lità". - Di Pietro: Su Romano è in corso un voto di scambio. - Soro: siamo turbati dalle parole pesanti di Romano e di Moffa nei confronti della magistratura di Palermo. - Soro: batte sul tasto delle scelte di Maroni, dalla lotta alla mafia al salvataggio di Romano - Contento: "I mafiosi danno a Romano del cornutazzo!", Furio Colombo: "Si usa in famiglia..." - Andrea Sarubbi: è scandaloso e inaccettabile che i radicali, eletti nel Pd e membri del nostro gruppo parlamentare, non votino una nostra mozione. - Grande intervento di Scilipoti: se sto qui a difendere Romano, è per liberare il Paese dai cialtroni come Di Pietro - Dario Ballini: in un modo o nell’altro sto schifo di governo è salvato dalle vacche! Che siano da monta o che siano da latte la conclusione era ovvia, mai visto che tra “cani” si mozzichino, e poi per qualche litrata di latte val bene fare contenti i mungitori cispadani; di certo il resto non so come la prenderanno ma ormai la Lega e tanto ne quanto la vecchia DC.
Ma avrei voluto vedere la faccia del “ministro”, se fossero ancora vivi, quali giustificazioni avrebbe dato a Falcone e Borsellino; loro hanno dato la vita per un ideale di legalità, la stessa che è stata svenduta per ragioni di partito. Più che Montecitorio si dovrebbe chiamare “la collina del disonore”, l’ottusità di pochi nei confronti di un intera nazione, un'autorità stupida e crudele che sta conducendo il paese al disastro economico, tronfia del suo potere.
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