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Per la salute del cuore tre bicchieri di latte al giorno?

 

Per la salute del cuore tre bicchieri di latte al giorno

Il latte è un ottimo alleato della salute cardiaca. Lo rivela una ricerca americana che apparirà nel numero di gennaio di The American Journal of Clinical Nutrition, secondo la quale bere tre bicchieri di latte al giorno riduce del 18% il rischio di malattie cardiovascolari. Dunque latte e derivati non sono solo cibi nutrienti e sani, ma anche efficaci nella prevenzione dei rischi cardiaci in quanto “ricchi di sostanze presenti in natura, come il calcio, il potassio e le proteine, per citarne alcuni”, ha affermato Cindy Schweitzer, Direttore Tecnico della Global Dairy Platform. “Si tratta di tornare alle basi, mantenere un sano stile di vita non deve essere un’equazione scientifica”. Secondo Schweitzer, negli ultimi trent’anni la ricerca ha cercato di capire cosa influenzasse le malattie cardiovascolari, ma solo nel 2010 la ricerca è riuscita a far emergere in modo più puntale i benefici del latte per la salute. I ricercatori statunitensi hanno esaminato 21 studi (condotti in Australia, Svezia, Danimarca, Israele) con cui hanno concluso che l’assunzione nella dieta di grassi saturi non causa un aumento di rischio di malattia coronarica o malattie cardiovascolari, e può anche aiutare a perdere peso.
(Fonte)

RIFLESSIONE
La cosa potrebbe anche (volendo) essere corretta se non ci fossero alcune pecche. Partiamo dall’inizio


La composizione del latte

Dal punto di vista alimentare le principali caratteristiche del latte sono la presenza di proteine, di lipidi e l'apporto di significative quantità di calcio e fosforo. Alcuni costituenti provengono direttamente dalla mammella dell'animale, altri direttamente dal sangue, il latte contiene : 87,25% acqua, 3,50% proteine, 4,80% lattosio, 3,70% grassi, 0,75% Sali, 730 kcal/kg Valore energetico, Il colostro (Il primo liquido prodotto dalle mammelle (dopo ciascun parto) è detto colostro e si compone di una specialissima concentrazione di elementi nutritivi destinati ad innescare una sorta di "avviamento" dei processi alimentari e digestivi del neonato. Per taluni il colostro non è "latte", per differenti strutturazione e funzione.).

Come funziona
Nel neonato si sviluppano degli enzimi per un miglior assorbimento del latte (lattosio) questi enzimi scindono le proteine e tutto il necessario per un apporto nutritivo nel bambino. L’attività lattasica è geneticamente programmata per diminuire intorno ai 2 anni di vita in poi. I segni e sintomi in genere non divengono clinicamente apparenti fino all’età di 6-7 anni e possono restare in apparenti fino all’età adulta a seconda della quantità di lattosio ingerito nella dieta e della velocità di diminuzione della attività lattasica intestinale. Nella fase di crescita questi enzimi tendono sempre più a diminuire, fino quasi a scomparire verso i 13-15 anni.
L’essere umano non è tanto differente dall’animale e non credo che voi abbiate mai visto un bovino adulto bere latte.

Il latte serve esclusivamente per i primi anni nella crescita della vita animale. Quindi volendo potrebbe esser vero quello che riporta l’articolo ma se si parla di latte, quel latte che solamente i nonni dei nostri nonni conoscevano (se non il piccolo allevatore che lo utilizza per uso personale).

Il latte attuale non solo non è buono quanto che il 70% del latte non è di nostra produzione per la precisione circa 7milioni e 900 mila quintali, in grandissima parte proveniente dall'estero, tre cartoni di latte Uht su quattro sono di provenienza straniera e circa la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura cagliate estere (qui dobbiamo ringraziare la legge Italiana per la legge della quota), quanto per poter soddisfare il bisogno commerciale stimolano le mucche con farmaci, ormoni, proteine animali, e non solo in questo dobbiamo aggiungere, mangime Ogm, pesticidi.

Quindi il latte che normalmente troviamo sugli scaffali non è latte come dovrebbe essere.

L’unico consiglio valido che mi sento di dare e di acquistare latte fresco possibilmente nelle bottiglie di vetro, consumarlo solo dopo averlo portarlo all’ebollizione per circa 3 minuti .

Commenti all'articolo

  • Di Mr. Hubbert (---.---.---.240) 30 marzo 2011 17:23

    io mi sono trasferito in campagna, con il fotovoltaico ho azzerato la bolletta, con il solare non uso piu’ il gas per l’acqua, abito tra due fattorie e compro latte, uova e ortaggi dal contadino.
    Ah...per il latte niente bollitura, me lo bevo a gargarozzo, siccome io vivo praticamente di solo latte, devo avere sviluppato enzimi superdemolitori.
    da provare in estate: latte intero di fattoria, banane nane, avena e un po’ di zucchero..oppure
    mango, latte e zucchero quindi frullare...se penso all’articolo sul kebab che ho letto....

  • Di pint74 (---.---.---.95) 30 marzo 2011 17:57
    pint74

    Ottime osservazioni. Peccato che il consumatore normale non sappia neppure che quello che beve dai cartoni ha poco a che fare con il latto di prima mungitura... La carenza di informazioni e la mancanza di voglia ad informarsi fanno del consumatore cittadino un’ottima preda per chi lucra sul cibo spacciandolo per sano quando in realtà non si dovrebbe nemmeno chiamare cibo.

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