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 Home page > Attualità > Scienza e Tecnologia > Per colpa di Facebook facciamo troppi errori

Per colpa di Facebook facciamo troppi errori

Facebook e i suoi fratellini, da Twitter a Badoo ma non solo, anche i giochi su computer e il Web in generale… tutto ciò che è online contribuisce a modificare il modo in cui il nostro cervello lavora, finendo per fargli subire una regressione che viene etichettata come vero e proprio processo all’insegna dell’infantilismo.

A lanciare l’allarme è Susan Greenfield del Royal Institution, sulle pagine del Daily Mail: incollati a Facebook, Flickr o altri siti che possono sfociare nella dipendenza, “diventa difficile capire quando si sbaglia. Se un bimbo che cade da un albero comprende l’errore e impara rapidamente a non commetterlo più in futuro, chi sbaglia al pc continua imperterrito, collezionando sviste”.

La neuropsicologa però dimentica un dettaglio importante, e cioè che in linea di massima queste persone non si dovrebbero chiamare “Internet dipendenti”.

Si dovrebbero chiamare “sceme”.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.76) 15 maggio 2009 13:21

    Uff il solito articolo inutile...non questo ma quello dello psicologo che ha scoperto che stando 24/24 ore davanti al monitor ti dimentichi anche di cacare. Che genio, ora mi pento di aver fatto ingegneria, dovevo diventare psicologo perché sta cosa l’ho scoperta a 12 anni senza fare né statistiche né niente.

  • Di Paolo Martinelli (---.---.---.180) 15 maggio 2009 14:44

    Il tema è interessante perchè fa riflettere su un fenomeno sociale diffuso.
    Non ho il desiderio di essere costantemente visibile sul web perchè sono convinto di poter investire meglio il mio tempo, però ne discuto con amici che lo fanno e anche grazie a questo imparo a conoscermi meglio.
    Ovviamente la discussione non può partire dal presupposto che loro siano scemi.

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