PFM, parole forti mutevoli
Che è come dire: lo stato delle parole evaporato nell'immaginazione.
Prof.: Torniamo al laboratorio, Mignolo, e prepariamoci per domani sera!Mignolo: Che cosa faremo domani sera, Prof.?Prof.: Quello che facciamo tutte le sere, Mignolo: TENTARE DI CONQUISTARE IL MONDO!
Conoscerete tutti Prof. e Mignolo. Sono due topi bianchi da laboratorio. Il primo ha la smania di potere e in ogni episodio coinvolge il secondo in improbabili piani per la conquista del mondo, che puntualmente falliscono.
Non ho la stessa smania di potere, ma l'idea della PFM è arrivata una sera che, in chat assieme ad un amico, mi ero attardata a discutere della diffusa e conclamata sopraffazione di parole forti nell'idioma comune. Insomma le parolacce. Già qualche tempo fa avevo avuto modo di sentirmi dire da Andrea Bocconi che il non utilizzo di parole forti è atteggiamento avanguardista. E mi era piaciuto.
Gianrico Carofiglio ne Il silenzio dell'onda fa sapere che il modo in cui parliamo influenza il modo in cui siamo. Bello pure questo. Così con il mio amico siamo arrivati all'idea che bisognava mutare le parole, quelle forti, con l'immaginazione. Ed eccola, la PFM: Parole Forti Mutevoli. Col famoso gruppo musicale (Premiata Forneria Marconi) ha da spartire, oltre all'acronimo, lo stato delle parole evaporate nell'immaginazione, che ho sempre adorato. A tal proposito una canzone per tutte è Impressioni di settembre.
La PFM delle parole è dunque un gruppo nato su Social4Web dove gli utenti possono dare un serio contributo giocoso a mutare le parole forti, a ripulire il web dalle brutte espressioni. Ho già avuto modo di definire Social4Web un social di elitisimo qualitativo, che non è snobismo presuntuoso, tutt'altro. E sono consapevole che le brutte espressioni sono diffuse non solo nella rete, ma ovunque nella lingua parlata, poi pure scritta. Social4Web è pulito in questo senso. Parole forti son difficili da trovare e se vengono alluse allora sono mutevoli.
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