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Il Self Marketing sul Web

Ad un seminario di Self Marketing on Web s'imparano cose che l'esperienza in rete, per chi cerca lavoro, ha già fatto intuire.

 

S'impara che il 40% delle aziende cerca risorse tramite il web e che il 32% ci si sta avvicinando, che ci sono alcuni siti web dove l'aspirante lavoratore non può mancare l'iscrizione (infojobs, jobrapido, monster) e che il curriculum vitae non deve annoiare. Questo infatti non dev'essere un mero elenco delle esperienze lavorative, con buona pace del curriculum europeo. Deve catturare l'attenzione e dare subito una impressione folgorante (esattamente) delle proprie competenze. Non deve contenere tabelle, deve prediligere il font Times New Roman, e circola meglio in formato word che in pdf.

Se si è ironici, e l'ironia si sa è una dichiarazione di dignità, ma anche se si è bravi con la grafica e si aspira per l'appunto ad un ruolo di grafico, ci si deve proporre con un visual cv e presentarsi quasi si fosse il protagonista di un videogioco o di un fumetto. Se si è audaci invece, e l'audacia è ben vista dalla fortuna, meglio un video cv. Mette in evidenza la personalità, l'atteggiamento, la dialettica del soggetto.

La lettera di presentazione è obsoleta, a meno che non si è arrivati ad un faccia a faccia col selezionatore.

Coerenza è la parola magica. E reputazione. No, non si sta parlando di una questione etica, bensì di appropriatezza. Poi, assieme a coerenza e reputazione, prudenza. È difficile infatti migliorare la propria nomea in rete, web reputation, se compromessa. La rete è il biglietto da visita di questa era globale. Le Risorse Umane a nostra insaputa cercano in rete informazioni riguardo ai candidati, leggono i loro blog, guardano le loro foto, intuiscono dai gruppi o dalle pagine piaciute i reali interessi, la vita parallela a quella lavorativa. E se si è a posto con foto, gruppi, blog, social, non basta. Meglio essere amministratori di una pagina o di un blog, anziché semplici seguaci. Denota intraprendenza.

Ma anche l'intraprendenza non basta. Occorre essere attivi, sennò è solo indolenza. Bisogna aggiornare continuamente tutto quanto è stato aperto nella rete. Poi, nella più estesa rete professionale (LinkedIn, più di centocinquanta milioni di iscritti), dove non bisogna mancare, va messa una immagine profilo in primo piano, evitando situazioni goliardiche; va ottimizzato l'URL del profilo; va reso visibile a chiunque, com'è ovvio; vanno inclusi i link ad altri siti che lo riguardano. Se si sceglie Twitter si sta evidenziando la propria capacità di conversare in tempo reale, ma bisogna essere accorti e dire cose intelligenti soprattutto. Se si sceglie Facebook va settata un po' la privacy. Se si sceglie Social4web ci si può vantare di conoscere l'ideatore.

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