• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Salute > OGM liberi anche in Europa

OGM liberi anche in Europa

OGM liberi anche in Europa

La Commissione Ue si è espressa a favore delle coltivazioni OGM approvando la coltivazione sul suolo europeo della patata transgenica Amflora, per uso industriale. Fine, quindi, della moratoria, che durava da quasi 12 anni, sulla coltivazione di OGM in Europa.

La decisione sulla patata Amflora riguarda la sua coltura ai fini industriali e l’utilizzo dei prodotti derivati dall’ amido Amflora negli alimenti per animali.
In pratica ci finirà nel piatto ugualmente, visto che ci ciberemo poi di suddetti animali oppure useremo prodotti derivati (latte ed altro).

Oltre alla patata Amflora, saranno messi sul mercato tre mais geneticamente modificati destinati ad essere utilizzati nell’alimentazione umana e animale.
La Commissione Ue ha sottolineato che i prodotti OGM approvati "sono stati esaminati con la più grande attenzione, in modo che le preoccupazioni espresse al riguardo della presenza di un gene resistente agli antibiotici siano pienamente tenute in considerazione’’.

Cosa vuole dire la frase "le preoccupazioni espresse al riguardo della presenza di un gene resistente agli antibiotici siano pienamente tenute in considerazione’’? Che non vi è pericolo oppure che il pericolo esiste?
Mistero per ora, ma speriamo in un aggiornamento che ci dia notizie più precise.

Le reazioni, in Italia, a queste "belle" notizie (per le aziende produttrici di OGM di sicuro lo sono) non si sono fatte attendere:

’’La decisione presa oggi dalla Commissione europea di concedere l’autorizzazione alla coltivazione di una patata geneticamente modificata ci vede contrari. Il fatto di rompere una consuetudine prudenziale che veniva rispettata dal 1998 è un atto che rischia di modificare profondamente il settore primario europeo’’.

Questo è il commento del il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia, che si è dimostrato contrario alle culture OGM sul suolo nazionale, come è stato scritto in un precedente articolo.

Anche i Verdi commentano negativamente questa decisione:

’’La coltura autorizzata presenta dei profili di rischio molto alti perché avrebbe un gene marker che provoca resistenza ad un antibiotico importante per la salute umana. In questo modo non solo è stato violato il principio di precauzione nei confronti delle colture geneticamente modificate ma anche la direttiva Ue 2001/18 che proibisce espressamente l’autorizzazione per gli OGM che contengono geni di resistenza ad antibiotici importanti per la salute umana. Si tratta di un vero e proprio assalto alla sicurezza alimentare, alla nostra agricoltura tipica, di qualità e biologica: insoma a rischio c’è tutto il made in Italy agrolimentare".

Più "diretto" è il commento di Legambiente: "E’ una follia, una decisione assurda.
Così si condanna l’agricoltura made in Italy e si mette a rischio la salute dei cittadini’’. (fonte)

Che dire a riguardo? Un’articolo apparso sul sito di PeaceReporter inviterebbe alla prudenza.

Usa, Bayer CropScience condannata a pagare un milione e mezzo per semi Ogm pericolosi

"Una corte Usa ha condannato venerdì la Bayer CropScience a pagare un milione e mezzo di dollari agli agricoltori dell’Arkansas e del Mississippi per aver venduto sementi di riso con OGM non autorizzati. Un caso analogo, con risarcimento
di 2 milioni di dollari, si era verificato nel Missouri a dicembre mentre altri tre casi saranno sotto esame nella Louisiana e nel Texas. Ad aver fatto causa alla Bayer per il riso Ogm non autorizzato sarebbero seimila risicoltori statunitensi, eppure le medesime sementi sono state esportate in varie parti del mondo. La sua presenza
sarebbe stata individuata in mezza Europa, Italia compresa, costringendo l’UE ad adottare rigorosi e costosi sistemi di controllo".

Affidare il nostro futuro alimentare ad aziende che devono realizzare profitti per soddisfare i propri azionisti è saggio?

Forse è il caso di andarci con i "piedi di piombo" e chiedere maggiori tutele?

Tutte domande che troveranno presto una risposta e che determineranno il nostro futuro per i prossimi decenni.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares