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 Home page > Tribuna Libera > Nessun intervento militare in Libia

Nessun intervento militare in Libia

Circola il testo di una petizione, proposta da Pallante (Movimento Decrescita), da Giuletto Chiesa e da altre persone che finora ho molto stimato. Si sostiene che “L' Iraq e l' Afghanistan mostrano ogni giorno, in modo inequivocabile, come i cosiddetti interventi umanitari siano in realtà tappe di un progetto strategico finalizzato al controllo delle risorse (soprattutto energetiche)”.

 E’ una opinione rispettabilissima, certamente non infondata e forse anche condivisibile. E’, però, stupefacente che si arrivi alla conclusione: “Non facciamoci coinvolgere in un altro intervento militare. Non partecipiamo all'ennesima guerra illegale, e dalle conseguenze irreparabili”.

(Basta guerre "umanitarie". Nessun intervento militare in Libia)

Intanto, non mi è per niente chiaro chi saremmo i “noi” a cui ci si riferisce: né io né i potenziali firmatari siamo stati chiamati ad arruolarci in una legione straniera per andare a combattere in Libia: la risoluzione dell’ONU escluderebbe una invasione della Libia; pare che all’interno della Lega Araba qualcuno abbia fatto tale proposta ma che non sia stata non accolta, e comunque la petizione non si rivolge a quegli ipotetici volontari.

La petizione richiede anche genericamente, e quindi rivolta a tutti, che non si faccia alcun intervento militare.

A me risulta che i ribelli libici abbiano ripetutamente e disperatamente chiesto aiuto militare contro l’aviazione libica fedele a Gheddafi, contro l’esercito libico fedele a Gheddafi e contro i mercenari stranieri. Mi risulta anche che non si tratti di barzellette, che l’aviazione di Gheddafi abbia mitragliato i dimostranti inermi in piazza a Tripoli, uccidendone – pare - oltre 10 000 e ferendone decine di migliaia. Alcuni piloti di aerei ed elicotteri hanno disertato per non partecipare alla mattanza, soldati che si sono rifiutati di sparare sulla folla sono stati trucidati, città ribelli sono state espugnate e la popolazione massacrata.

Nella petizione questa tragedia non viene esplicitamente negata, ma viene riassunta affermando che costoro: “appaiono divisi lungo linee geografiche e tribali in battaglia fra loro”, come se quella fosse una statica battaglia di trincea fra forze “pari”!

A me, e a tutti gli osservatori e giornalisti presenti in Libia, risulta che senza un intervento militare la mattanza prosegue, e per maggior chiarezza lo stesso Gheddafi, prima della risoluzione ONU, aveva affermato di voler invadere Bengasi e trucidare ogni residuo oppositore entro oggi stesso.

A questo punto, il volere “nessun intervento militare in Libia”, risulta del tutto equivalente a volere che Gheddafi prosegua tranquillamente e fino in fondo la sua repressione, fino al massacro dell’ultimo oppositore.

Mi piacerebbe sbagliarmi, mi piacerebbe aver capito male, ma purtroppo i fatti e gli scritti mi sembrano chiarissimi.

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