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Lunigiana travolta dall’alluvione

Quattro comuni colpiti in una zona sempre più a rischio. Sono straripati torrenti e fiumi, mentre i soccorsi sono difficili e i territori sempre più isolati.

La "piccola Irlanda" travolta dall'alluvione. Una lingua di terra che si insinua tra Emilia, Toscana e Liguria, la Lunigiana, la verde Lunigiana, in queste ore deve fare i conti con il maltempo.

Ieri sono caduti 260 millilitri di pioggia in sole sei ore. Una quantità sufficiente per paralizzare gran parte della viabilità, su strada e rotaia, ma non basta. Nel comune di Pontremoli, ieri pomeriggio, l'ospedale risultava isolato, circondato da decine di frane che stanno ancora richiamando al lavoro tantissimi volontari oltre che le Forze dell'Ordine, i Vigili del fuoco e persino l'esercito invocato dalla Prefettura locale.

Crollato il muro di un ex-cementificio sulla statale n62 della Cisa e chiusi tutti i ponti che portano all'autostrada A-15 Parma-La Spezia, di fatto la Lunigiana rischia di rimanere totalmente isolata sul versante ligure.

Con una situazione simile, la provincia di Massa Carrara ha subito convocato un tavolo tecnico cui partecipa anche il Prefetto Giuseppe Merendino. I dati ufficiali, al momento, sono già abbastanza seri. Si sarebbero verificate ben quattro frane in 27 chilometri di strada, solo nella zona della Lunigiana, ma molte sono ancora quelle da accertare o da conteggiare (su strade di competenze comunali), cadute probabilmente nella notte.

Danni magari di piccola entità, che comunque, data la conformazione impervia del territorio, non saranno risolti in breve tempo. Contemporaneamente alla provincia, Enel, gestore della maggior parte dei rifornimenti elettrici della zona, ha confermato che sarebbero diverse centinaia le case rimaste al buio con 15 linee elettriche di bassa tensione danneggiate.


Il comune di Zeri risulta ancora isolato da una frana, mentre Filattiera, Bagnone e Villafranca sono allagati. Scendendo verso sud, ad Aulla, la situazione non migliora. Il fiume Magra è esondato travolgento la cittadina più centrale della Lunigiana ricoprendo d'acqua anche le sale del comune. Poco distante, in via della Resistenza, che corre proprio all'interno del capoluogo toscano dividendolo in metà, la prima vittima.

Una donna trovata già senza vita nella sua auto, rovesciata dall'impeto delle acque. Gli ultimi dati della giornata contavano ben 300 sfollati, di cui almeno 50 tratti in salvo dai vigili del fuoco con gommoni e mezzi anfibi.

Apparentemente meno critica la situazione nel comune di Fivizzano, più spostato verso la provincia lucchese e le cui frazioni risultano per la maggior parte dislocate su colline poco esposte a rischi. Nonostante tuttto, nel piccolo paese di Cecina, è stato il vento a scoperchiare il tetto di una ex-scuola, attualmente adibita a circolo ricreativo e bar.

All'alba di un nuovo giorno, il maltempo continua ad imperversare. Contare i danni è ancora difficile, l'unica speranza che si possa quanto prima intervenire per ripristinare almeno la normale viabilità, linfa vitale per un territorio, come quello Lunigianese, in cui già in tempi di normalità spostarsi non è per nulla semplice.
 

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