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 Home page > Tribuna Libera > Le violazioni della par condicio

Le violazioni della par condicio

La presenza di Monti e Berlusconi in tv è diventata ossessiva, fanno interviste, provocano per suscitare reazioni. Entrambi utilizzano i media per fare politica, il primo con meticolosa attenzione ai contenuti, il secondo prescindendo da essi, ripete in continuazione spot pubblicitari, sempre gli stessi, ma sempre efficaci. Poco importa se ricevono critiche, derisioni o battute satiriche. Vale il principio “parlatene male purché se ne parli”. Insomma, l’importante è occupare sempre le prime pagine, e i primi titoli di giornali e televisioni, perché la visibilità si traduce in consenso. E ciò è vero, se ha determinato il recupero di Berlusconi nonostante il suo disastroso governo, e preservato il capitale di credibilità di Monti nonostante il massacro sociale ed il fallimento degli obiettivi economici previsti.

E mentre si susseguono a raffica le violazioni della par condicio, la sinistra non muove un dito, qualche intervista, qualche timida lamentela e niente più, convinta che è impossibile fare qualcosa per frenare l’offensiva mediatica della destra. E non riesce a capire che l’importante è trasformare la questione in un caso politico, riproporre agli occhi dell’opinione pubblica l'ingiustizia della disparità di trattamento mediatico tra due parti politiche, e l’esigenza di porvi rimedio.

L’errore più grave è far passare sotto silenzio una simile questione. Non ha senso limitare la par condicio alla campagna elettorale se il padrone può stare direttamente ed indirettamente sulle sue reti per tutto l’anno. Il presidente della commissione di vigilanza Zavoli fa una generica denuncia di violazione della par condicio ma si guarda bene dal convocare i responsabili, e dal prospettare la questione politica della durata annuale della campagna elettorale tv della destra.

Comunque violazioni vi sono state, e con esse le responsabilità. E allora perché non sono state sanzionate? Certo, le giustificazioni, i distinguo, i cavilli giuridici si sprecano: Monti va tv come presidente del consiglio nell’esercizio delle sue funzioni istituzionali, a Berlusconi la par condicio non è ancora applicabile, perché la campagna elettorale non è formalmente avviata.

Risposte formali che nascondono squilibri ed ingiustizie a danno della sinistra, che si traducono in voti per la destra. E tutto ciò non può restare impunito. Chi, in prossimità della campagna elettorale, aveva invitato Monti e Berlusconi aveva il dovere di estendere l’invito a tutti gli altri leader. Non lo ha fatto,e cosi ha leso il rapporto di fiducia che lo lega all’azienda. 

E se ciò è vero, perché i consiglieri di amministrazione Rai vicini alla sinistra non hanno denunciato la violazione della par condicio, non hanno chiesto la punizione dei responsabili? Le ragioni della concessione delle frequenze consistono nell’assicurare l’esercizio di un’impresa, ma anche un servizio al pubblico. Se tale servizio si trasforma in un servizio al padrone vengono meno tali ragioni. E allora, perché non è stata mai chiesta la revoca delle concessioni delle frequenze?

E ancora prima dell’intervento di Zavoli, dove stavano Bersani e Vendola, perché non hanno richiesto a Mediaset e Rai gli stessi spazi riservati a Berlusconi?

Il gruppo del Biscione poteva accettare o rigettare la richiesta. In ogni caso sarebbe stato un successo politico per la sinistra. Nella prima ipotesi perché si sarebbe posto riparo ad un’ingiustizia, nella seconda perché si sarebbe sollevato un caso politico, con cui tutti i partiti e i media sarebbero stati costretti a misurarsi.

Il silenzio, una reazione morbida, non è mai vincente, induce la gente ad accettare come normale questa come altre ingiustizie. E ciò non deve essere consentito. La reazione deve essere decisa, deve far rumore. E se Mediaset difende il padrone e danneggia la sinistra, non c’è nessuna ragione per cui gli uomini della sinistra debbano ancora frequentare gli studi di Mediaset. 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.178) 10 gennaio 2013 15:15

    Certo che siete dei bei tomi voi del PD (ex DS, ex PDS), avete avuto per ben due volte l’opportunità di mettere mano al conflitto d’interesse berlusconiano, nel 1996 primo governo Prodi e nel 2006 secondo governo Prodi, e mai l’avete affrontato. Oggi di che ti lamenti??

    Per quanto riguarda la presenza di Bersani in TV vi consiglierei di soprassedere e mandare qualcun altro, Letta ad esempio. Bersani è incapace di comunicare alcun che al prossimo. Quando parla ho sempre l’impressione che più che a me cittadino si stia rivolgendo - in politichese piacentino - ai suoi compari di casta.

    Avete voluto un brocchetto a capo del partito e adesso tenetevelo.

  • Di Toscana (---.---.---.57) 10 gennaio 2013 20:35

    non ne possiamo veramente più
     by toscana

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