Alcune ora prima dell'inizio della diretta di Che Tempo Che Fa, sapendo del collegamento con la Governatrice della Calabria Jole Santelli, ho ritenuto opportuno precisare - tramite mail - diverse falsità e semplificazioni che la Governatrice ha espresso in questi giorni sulla realtà calabrese in tempi di coronavirus. A giudicare dal comizio libero e dalle domande che il presentatore Fabio Fazio non ha fatto alla Governatrice, la mail non è stata presa in considerazione.
Conscio che non è una mail breve, che i tempi televisivi sono strettissimi e che l'intervento in contemporanea con Vincenzo De Luca ha sicuramente influito sulla decisione di non prendere in considerazione la mia testimonianza, senza intento polemico nei confronti della trasmissione televisiva, ho comunque deciso di condividere qui sia il contraddittorio nei confronti della Governatrice, sia varie riflessioni sulla realtà calabrese in tempi di Covid-19. La Governatrice, in diretta televisiva, ha detto chiaramente che non ha istituito l'obbligo delle mascherine "perché altrimenti poi devo essere in grado di darle gratuitamente". Dimenticandosi peraltro la sua ordinanza del 23 Aprile sull'obbligo delle mascherine "o, in alternativa, qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca", che di fatto è ancora in vigore. Quindi, o la Santelli non ricorda le sue ordinanze o ha mentito in diretta nazionale. Ma, evidentemente, era più urgente riaprire ristoranti e bar per favorire i contagi. Nonostante le sia stato spiegato in maniera elementare perché l'asporto è meno rischioso.
Buongiorno,
Sono un medico ospedaliero che lavora in Calabria da quasi 4 anni. E sono una delle tante persone arrabbiate per la discutibile (per non dire scellerata) decisione della Presidente Santelli di riaprire bar e ristoranti, seppur con apparenti limiti.
A tal proposito, avrei delle osservazioni da fare sulla realtà dei fatti, per informarvi ed anticipare - nonché "contraddire" pacatamente - ciò che dirà la Santelli stasera per mera propaganda:
1. Non è vero che molti commercianti, baristi e ristoratori non vedono l'ora di riaprire. Al contrario, molti sono impauriti sia per i contagi potenziali, sia perché in caso di contagi rischiano anche legalmente (possibile chiusura per altri due mesi). Inoltre, poiché molti cittadini impauriti non andranno per negozi, bar e ristoranti per molto tempo (la prima, manco a dirlo, è la Santelli: lo ha ammesso lei stessa intervistata a Piazza Pulita su La7), c'è il serio rischio che riaprendo tutto e subito senza poi ammortizzare economicamente, si configuri per tali lavoratori una perdita economica ancora maggiore, rispetto alla perdita che stanno subendo adesso a stare chiusi. Questo la Santelli non lo dice.
2. Non è vero che a dir no all'ordinanza regionale sono stati sindaci di centrosinistra. Alcuni esempi su tutti: il sindaco Abramo di Catanzaro (Forza Italia), il sindaco di Crotone (coalizione centro-destra) e la sindaca di Vibo Valentia (Forza Italia). In particolare quest'ultima ha dato un esempio emblematico sullo stato delle cose: inizialmente aveva detto sì alla riapertura, per poi sospendere l'ordinanza regionale in quanto "i locali non possedevano requisiti minimi per il rispetto delle norme di sicurezza". Praticamente a Vibo ci saremmo contagiati tutti se avessimo ascoltato la Santelli.
3. Perché Molise e Basilicata (governate da giunte di destra) hanno mantenuto il lockdown con restrizioni molto simili a quelle del Governo centrale, pur avendo queste regioni davvero zero contagi? Saranno più scemi e la Santelli intelligente? O forse sono semplicemente più prudenti?
4. In un'intervista al Fatto Quotidiano, l'esperto infettivologo (Raffaele Bruno, direttore del reparto di Malattie Infettive del San Matteo di Pavia) nominato dalla Santelli, ha ammesso di non essere stato consultato e ha detto chiaramente che avrebbe sconsigliato tale riapertura. Perché non è stato consultato?
5. Il Lazio, la Sicilia, la Campania, l'Emilia Romagna (solo per fare alcuni esempi) hanno integrato al bonus nazionale altri bonus di sostegno per le famiglie e le imprese. Perché non sono stati pensati provvedimenti similari, invece che questa riapertura poco sensata e - lo dico da medico - pericolosa?
6. Mentre la Santelli pensa a bar e ristoranti, ho effettuato il tampone 10 giorni fa e ancora non so l'esito perché verrà analizzato addirittura a Napoli!
Preciso che ho effettato il tampone solo come screening in quanto medico ospedaliero.
7. Perché parrucchieri e barbieri chiusi, a questo punto? Ammette quindi che la linea del Governo centrale è stata giusta?
8. Nota di colore: la Santelli ha giustamente obbligato alla registrazione e alla quarantena chi torna in Calabria da altre regioni. Vale pure per la stessa Presidente, che sta governando la Calabria dalla sua residenza a Roma?
Chiedo scusa per la lunghezza della mail, ma il tema è caldo ed importante e sto sentendo troppe inesattezze sul tema. Mai come in questo momento ho vissuto una discrepanza tra il volere dei cittadini e quello della politica. Motivo per cui molti si stanno pentendo di aver votato Santelli. E anche i medici sono contrari alla sua ordinanza.