Lazio-Inter, una volgare messa in scena

Di fronte all’ingeneroso e triste spettacolo cui, gaudenti o meno, abbiamo dovuto assistere domenica, 2 maggio, allo stadio Olimpico di Roma credo sia contro lo spirito del gioco continuare ad appoggiare con il silenzio e l’inerzia così tanta ipocrisia e falsità.

Personalmente sono stanco di vedere campionati decisi ad aprile (seppure non sia il caso della stagione corrente) che riducono a scomoda formalità le partite conclusive.

Fare un richiamo alla morale sportiva di chi in passato ha infangato lo sport più seguito in Italia con la compravendita di partite mi sembra inopportuno e vano. Credo, d’altro canto, sia necessario intervenire con delle regole per stroncare questa politica del profitto che sta riducendo il calcio ad una farsa.

L’Nba (National Basket Association) insegna; ma non è necessario un viaggio oltreoceano per migliorare, anche nel nostro paese Basket, Volley e molti altri sport sono da esempio decidendo i loro campionati ai Playoff.

L’introduzione degli spareggi finali garantirebbe partite vere, combattute, mosse dall’agonismo e dall’atletismo dei giocatori e non più da profitti e interessi di terzi.

Il calcio è incomprensibilmente restìo di fronte all’adozione di questa nuova formula che gioverebbe su vari fronti: accrescerebbe l’interesse dei tifosi, aumenterebbero i ricavi legati agli stadi, garantirebbe più equilibrio e soprattutto conferirebbe al calcio un’immagine più limpida e trasparente.

Una riforma a costo zero, anzi proficua. Doveroso provare con la consapevolezza che scrollarci di dosso il malcostume di cui sopra si è parlato non sarà pratica facile e immediata: non sarà di certo sufficiente introdurre nuovi regolamenti, serviranno rigore, lealtà e sportività.