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 Home page > Attualità > Politica > La storia della nipote di Mubarak - alcune ovvie considerazioni.

La storia della nipote di Mubarak - alcune ovvie considerazioni.

Delle due l’una.

O abbiamo un premier che, incontrata una diciassettenne, si lascia raccontare una storia inverosimile ( quella della nipote di Mubarak) senza andarla a controllare, pur avendo gli uomini e il potere per farlo, e se la beve.

Oppure quella della "nipote" e’ una balla da lui prima raccontata alla Questura e poi propinata a noi .


(Vignetta di Emiliano Carli)

Nel primo caso avremmo per premier uno sprovveduto e un imprudente.

Nel secondo caso un clamoroso bugiardo.

L'altro giorno 315 parlamentari hanno mostrato di credere alla prima versione.

Anche per loro penso ad un'alternativa.

O sono al servizio di un padrone piuttosto che di un popolo.

Oppure credono in buona fede che un Paese come il nostro, gia' disastrato e in ritardo sugli altri, possa essere governato da uno sprovveduto.

Commenti all'articolo

  • Di alberto (---.---.---.32) 12 febbraio 2011 14:16

    Le considerazioni di Cusumano sono ovvie si, ma per persone intelligenti con quoziente d’intelligenza maggiore od uguale a 100, cosa che fra i leghisti ed i berluscones è poco probabile visto i discorsi che fanno,non hanno logica,non hanno memoria,si bevono qualsiasi cosa.Secondo me non sanno nemmeno cos’è il "quoziente d’intelligenza"

  • Di (---.---.---.80) 12 febbraio 2011 18:31

    Non dimentichiamo che per il nostro (si fa per dire) premier l’italiano elettore equivale come intelligenza e raziocinio ad un ragazzo 11/12enne (parole sue).

    Di certo non tutti ma una buona parte di quelli che lo votano, certamente sì. Gino T.
  • Di pv21 (---.---.---.201) 12 febbraio 2011 18:36

    Trilemma Ruby > Rito immediato, Tribunale dei Ministri o Corte Europea?

    Il 29 ottobre Berlusconi dichiara di aver telefonato perché: “Avendo un quadro di vita tragico, l’ho aiutata”.
    Passano 48 ore. Bossi osserva che: “La telefonata poteva farla fare ad un altro. Chiamava me, chiamava Maroni”.

    Passano 3 mesi. La Camera decide che il Premier voleva salvaguardare, tramite Ruby, le relazioni diplomatiche con l’Egitto.
    Di concerto il PdL prospetta in funzione anti-pm il ricorso all’art.289 CP (attentato contro organi costituzionali).
    Berlusconi però non esclude di far causa allo Stato e Frattini ci informa che: “La violazione della privacy è un fatto da Corte dei diritti dell’uomo”.

    Privato o pubblico non fa differenza. La storia insegna che la Febbre del Tribuno non conosce limiti o rinunce, fino agli esiti più imprevedibili …

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