• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Società > Libertà d’informazione per l’Italia

Libertà d’informazione per l’Italia

A Roma, in diretta su RETE4, viene trasmessa la manifestazione nazionale a favore della libertà di stampa.

Il messaggio agli italiani che non riflettono è: vedete che la libertà d’informazione in Italia c’è? Vedete che stiamo trasmettendo la manifestazione in diretta? Cosa volete di più? Anche gli intervistati in differita (cioè già selezionati) sono tutti sulla stessa falsariga: in Italia c’è anche troppa libertà di stampa, tutti possono scrivere quello che vogliono, anche sulle massime autorità dello stato.

Cari elettori del Popolo Della Libertà, riflettete. Finché c’è da scrivere di cronaca nera (Garlasco), finché c’è da scrivere di calcio, finché c’è da parlare di attori e cantanti, tutto va bene. Finché si commenta il teatrino della politica (Casini ha detto, D’Alema ha risposto, ecc...) tutto va bene. Il problema italiano nasce quando ci sono da cercare o da scrivere le notizie scomode al potere, perché qualunque potere reagisce! In Russia, ad esempio, dove non c’è libertà, i giornalisti scompaiono!

L’ Italia nondeve diventare come la Russia! Purtroppo per fare delle indagini approfondite sono necessarie le intercettazioni, che spesso sono sottratte alla pubblica opinione (vedesi la famosa telefonata tra due escort riportata dal giornale argentino), oppure bisogna ricorrere a testimonianze molto difficili da ottenere. Per una D’Addario che testimonia, vi sono decine di escort che tacciono, in attesa di vedere saldato il loro credito. Anche perché fare il testimone di certi eventi produce solo fastidi, se non di peggio. Ne sa qualcosa la famosa testimone "Omega". probabilmente anche la D’Addario si pentirà delle sue dichiarazioni.



I giornalisti scomodi, come Ilaria Alpi o De Mauro sono stati uccisi. Lo scrittore Saviano è sempre sotto scorta. I giornali che approfondiscono le vicende e le riportano sono costantemente oggetto di querele. La signora Gabanelli, una delle più preparate giornaliste italiane, che su Report ha messo in luce molti scandali italiani, ha pendenti circa 30 cause. Se la Rai decidesse, come sembra, di non assisterla più in Tribunale (cioè non le pagasse più gli avvocati difensori) praticamente sarebbe resa innocua definitivamente, in quanto la Gabanelli non potrebbe rischiare di perdere milioni di euro, solo perchè non riesce a provare le cose, a volte, più evidenti. (vedesi inchiesta sulle ferrovie).

In questa stessa situazione sono tutti i giornalisti che vogliono fare inchieste vere, sul campo. Una volta impedito a questi di scrivere le cose che possono dare fastidio (vedesi, ad esempio, la odierna situazione idrogeologica della zona di Messina), gli altri non possono scrivere montagne di articoli, tanto creano solo del polverone inutile. I giornali sono pieni di giornalisti che pettinano le bambole. 

Commenti all'articolo

  • Di illupodeicieli.leonardo.it (---.---.---.81) 7 ottobre 2009 19:59

    Assistenza per assistenza da parte della Rai in tribunale, anche Paolo Barnard, per un servizio sul mondo farmaceutico è stato abbandonato a se stesso. In genere se vedono la mala parata tutti ti mollano,parenti amici e conoscenti ma,sopratutto il datore di lavoro:essendo Barnard e altri, giornalisti free lance, gli venivano comprati i servizi e mandati in onda.Che poi facessero o meno del buon giornalismo, efficace nella denuncia e efficiente nell’informazione, è da vedere:alcuni servizi di Report non mi sono assai piaciuti,avrei preferito più grinta e più chiarimenti, più profondità.Il punto è che vogliono eliminare questo tipo di informazione, che c’è desiderio di appiattire il livello di conoscenza, di notizie. Il punto è che ci stanno riuscendo.Rimane per alcuni solo internet dove la fatica è ricercare e incrociare e verificare le informazioni: ma appunto occorre trovarle.Se ci fidiamo solo dell’ansa o di adn o reuters siamo fritti.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares