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Kony 2012: il video più virale della storia del web

Kony 2012 è il video-documentario di ben 30 minuti diffuso dalla ONG statunitense Invisible Children, allo scopo di processare il guerrigliero ugandese Joseph Kony chenell'arco di vent'anni, ha rappresentato una minaccia per i bambini dello stato africano. Le incursioni dei suoi guerriglieri nei villaggi della regione settentrionale dell'Uganda hanno infatti portato al rapimento e all'uccisione di decine di migliaia di bambini, che sarebbero divenuti soldati del suo movimento o schiavi sessuali di Kony.

Secondo Visible Measures, Kony 2012 è il video più virale al mondo di tutti i tempi del web.

Invisible Children ha infatti diffuso il 5 marzo 2012, tramite Youtube e Vimeo, il video che, in soli sei giorni, è riuscito a raggiungere la soglia dei 100 milioni di visualizzazioni. Ma non si tratta di semplici visualizzazioni, il video è stato anche commentato dagli utenti del web oltrepassando i 500 mila commenti, fino ad ora.

Il sito Visible Measures ha portato anche l'esempio di altri video da record. Al secondo posto della classifica troviamo quello della cantante Susan Boyle nell'edizione di Britain's Got Talent del 2009 (che ha raggiunto 100 milioni di visualizzazioni in 9 giorni).

Mentre al terzo, il video di Bad romance di Lady Gaga, che impiegò invece ben 18 giorni.

Nonostante la rapidissima ascesa di Kony 2012, il video ha provocato anche una valanga di polemiche e critiche nei confronti dell'organizzazione non governativa che ci sta dietro. Un blog chiamato Tumblr ha infatti sottolineato la poca trasparenza dell'associazione, riferendosi in particolare al fatto che solo il 32% del denaro di Invisible Children è andato a favore dei servizi, mentre il resto è stato destinato agli stipendi del personale e ad altre spese di gestione.

Invisible Children ha, a sua volta, replicato con un post sul blog, nel quale illustra tutte le sue spese. Il post in questione non ha contestato la cifra del 32%, ma ha piuttosto illustrato come il 26% sia andato a “programmi di sensibilizzazione”.

LEGGI ANCHE: Kony 2012, il video che fa discutere. Power to the people?

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