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Juve, che fine hai fatto?

Continua il periodo buio per la Juventus, che nel girone di ritorno del campionato di Serie A ha confezionato solamente 3 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte.

Un striscia negativa alla quale si aggiungono i 33 miseri punti conquistati nel girone d’andata.

Insomma, una Juventus ben diversa da quella a cui tutti erano abituati a vedere, quella che lottava per vincere lo scudetto e che si faceva valere anche in Europa. Europa che ha abbondonato proprio pochi giorni fa dopo aver perso 4 a 1 contro il Fulham.
 
Oramai gli obbiettivi dei bianconeri sono decisamente cambiati; infatti la squadra di Torino si ritrova al settimo posto con soli 45 punti e per giocare la Champions League il prossimo anno deve assolutamente raggiungere il quarto posto, attualmente occupato dal Palermo che con i suoi 48 punti sta vivendo una delle migliori stagioni degli ultimi anni.
 
Non è quindi per niente semplice superare i rosanero e distaccare le altre pretendenti alla "zona Champions" come NapoliSampdoria, considerando anche le sole 8 partite rimanenti del campionato.
 
Per far questo la Juventus dovrà quindi ritrovare quella concentrazione e quella voglia di vincere che è evidentemente assente. In parole povere, ciò che è mancato in questa stagione è stato il famoso carattere che ha portato la Vecchia Signora ai numerosi trionfi della sua storia.
 
Ma la crisi della Juventus non pone certo le radici in questa stagione, bensì durante l’annata in serie B, dove la dirigenza bianconera non fu capace di creare un progetto serio e duraturo per la squadra. Ed è un dato di fatto; in quattro anni non è stato conquistato nessun trofeo e si sono succeduti ben quattro allenatori: Deshamps in serie B, Ranieri nei tre anni successivi in serie A e quest’anno Ferrara seguito dall’attuale Zaccheroni, al quale scadrebbe il mandato di ’’traghettatore’’ a giugno.
 
Un evidente segno di confusione da parte della nuova proprietà e dei dirigenti, che non sono riusciti a preservare il futuro; si può dire che ci sia stato un vero e proprio fallimento, in quanto in questi anni si sarebbe dovuta creare una base solida per tornare a vincere. Invece tra flop di mercato e un budget utilizzato malamente, si rinizia tutto da capo, rincorrendo un quarto posto incerto e cercando un allenatore capace di trasportare in alto una grande squadra.
 
Tutto ciò si sarebbe dovuto realizzare molto prima.
 
Tra i pochi aspetti positivi di queste annate vi sono il buon settore giovanile, il bilancio chiuso in positivo e la costruzione del nuovo stadio, che dovrebbe essere inaugurato tra circa un anno.
 
Ma per tornare ad ammirare la vecchia Juventus occorrerà attendere ancora.
 

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