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Juve-Inter tra polemiche infinite

Oramai chiunque segua il calcio ha imparato a conoscere la grande rivalità instauratasi tra Inter e Juventus nel corso degli anni. Calciopoli, scudetti contestati e torti arbitrali a favore o contro non hanno fatto altro che accentuare tale astio. Ma recentemente è nata un'ulteriore polemica. 

Questa volta a infiammare gli animi sono state le dichiarazioni di Antonio Cassano, il quale ha affermato di non essere approdato a Torino perché alla Juve si richiedono veri e propri soldatini.

Immediata la replica di Leonardo Bonucci su Twitter: "Più che soldatini... professionisti!".

Tesi sposata a pieno dal tecnico bianconero Antonio Conte in occasione della videointervista con i suoi tifosi, accusando inoltre Fantantonio di parlare a vanvera e di non essere adeguato per farsi allenare da lui alla Juve.

Cassano non ha certo perso tempo per la contro-replica; infatti, intervistato dal giornalista Pierluigi Pardo, ha dichiarato: "Quaquaraquà sarà Conte. Se proprio lui, che è stato squalificato per omessa denuncia, viene a parlare a me di moralità è finito il mondo. Ho fatto tanti errori anch’io e sono stato squalificato, ma mai per certe cose…" (Riferendosi evidentemente al recente scandalo del calcioscommesse). 

In seguito specifica di non avere nulla contro la Juventus e tantomeno contro Bonucci: "Conosco bene Leo, è un bravo ragazzo. È attaccatissimo alla Nazionale. Ha detto la verità, io ho sempre fatto fatica a correre e ad essere professionista. Non mi sono offeso. Accetto la battuta perché rimane in ambito calcistico". Il suo intento era quello di rispondere esclusivamente alla provocazione di Conte.

Ma la polemica non si placa certo qui. 

Conte prolunga il dibattito rispondendo ancora una volta al fantasista: "Mi sembra che il signor Cassano nella propria carriera abbia più volte dimostrato sul campo e fuori dal campo, vedi imitazioni di Capello al Real Madrid, o le corna mostrate all'arbitro Rosetti ed altri episodi, di non avere i requisiti richiesti dal sottoscritto. Inoltre altri aneddoti in tal senso ce li ha raccontati lui stesso nella sua biografia, ad esempio a pag.109 (dove l'interista mette in luce i suoi vizi, ndr). Ritengo pertanto di non dover aggiungere altro, fermo restando che quando uso determinati termini, ne valuto appieno il significato letterale" - e continua - "Alla domanda su come vengano effettuate le scelte dei giocatori della Juventus, ho fatto riferimento all'uomo, inteso come interprete del ruolo di calciatore in maniera professionalmente ineccepibile. Vale a dire che ritengo importanti l'impegno, il rispetto delle regole, il rispetto dei ruoli e l'attaccamento al bene comune della squadra".

Adesso vedremo ovviamente se ci sarà un'ulteriore replica da parte di Cassano.

Insomma, un batti e risposta, una polemica che probabilmente non giova a nessuno e che non è necessario prolungare.

Forse è vero, Juventus-Inter non terminerà mai.

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