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Italiani: santi, poeti e... chiacchieroni

Mentre il paese va a ramengo economicamente e perde credibilità istituzionale, la “casta” se ne infischia allegramente pensando a matrimoni o cene post matrimoni, invece di stare alla scranno a lavorare tutti i santi giorni per trovare una soluzione. La protesta italica nel mondo cibernetico stava salendo a dismisura, su Facebook la creazione di numerosi gruppi per chiamarsi a raccolta, con migliaia di messaggi con contorni di tweet, per esternare a Roma che esiste un’Italia diversa che non ha portato il cervello all’ammasso.

Ci si aspettava un 13 febbraio moltiplicato per mille, con una partecipazione sentita e dare voce all’indignazione nei confronti di questo governo che sta affossando il Paese, invece è stata una scampagnata senza risvolti mediatici, salvo la sceneggiata del comico genovese con il suo “Cozza day”.

Se volevano fare qualcosa come di “indignatos” iberici, non sono stati capaci nemmeno di fare un campeggio di boy scout, all’italica maniera canti e striscioni e poi tutti allegramente a casa, un qualcosa che non ha fatto nemmeno il solletico a quelli del “palazzo”.

Ovviamente, questo fa il gioco del monarca e alla sua corte dei miracoli sanno perfettamente che hanno di fronte un popolo che fa solo chiacchiere tanto per dare aria ai denti. E pensare che abbiamo fatto il Risorgimento per un'Italia unita ed una Liberazione dal nazi-fascismo: i nostri antenati si stanno rivoltando nelle loro tombe.

Il ritrovarsi sempre più impoveriti, senza una prospettiva di lavoro per i giovani, l’indigenza di tanti pensionati, tutto ciò non ha acceso quella scintilla d’orgoglio, non c’è stato un sussulto di dignità per dire basta.

Le utopie predicate di una legge popolare per un ''Parlamento pulito'' che prevedeva l'ineleggibilità per Camera e Senato dei condannati in via definitiva e quelli in primo e secondo grado con processo in corso, il limite dei due mandati, il ripristino dell'elezione diretta dei parlamentari con la preferenza unica.

In tutto lo stivale s’odono solo chiacchiere, e ci si chiede cosa sarà delle future generazioni e del nostro paese, mentre le istituzioni si stanno imbarbarendo in mano ad un uomo malato di sesso e al suo degno compare, quello de "La Lega ce l'ha duro".

L’opposizione come al solito è evanescente, nessuno dei partiti ha il coraggio di salire sull’Aventino e chiamare il popolo intorno a se, non ci sono più figure carismatiche ma solo dei figuranti che fanno i politici di comodo.

Il vecchio Churchill aveva ragione a dire che l' "italian donckey" (asino italiano) era da governare con "carrot and stick" (bastone e carota). Da quel lontano 1943 non è poi cambiato granché, e la dice tutta un commento di una gentil pulzella su Facebook : "oggi sono molto delusa signori! Sono appena tornata dalle manifestazioni anticasta. I viola e gli indignatos a piazza san Giovanni e Beppe Grillo a piazza Montecitorio. Leggendo la bacheca del nostro gruppo colma di inneggiamenti ai Viola, a Grillo, a Ferrieri, pensavo di trovare "Milioni d'Italiani"! Dove eravate tutti? A sentirvi su questa bacheca ... ect ect...

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