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Italia: i politici, Vanna Marchi e gli italiani...

L’imbonitore di folle è colui o colei che mette in atto tutte le strategie utili per convincere la gente sull’assoluta bontà di un prodotto o servizio, al fine da sbolognare il più alto numero di articoli o servizi a una schiera di babbalei pronti a comprare per buona l’aria fritta.

Non me ne voglia la schiera di babbalei, tanto so che nessuno in questo esatto momento pensa di se stesso di esserlo mai stato. Un babbaleo ci casca. Punto. E non si rende conto di esser preso nelle maglie di coloro che a turno o tutti insieme, riescono a fargli credere che gli asini volino, che si possa camminare sulle acque o che – forse è uno dei “miracoli” più difficili da ottenere – si possa perder peso mangiando il doppio del normale.

È vero: abbiamo tutti un po’ necessità di poter credere nelle favole. Ma un conto è credere a certe favole innocue per noi e gli altri, un conto è generare dissesto sociale a furia di credere ad ogni frottola possibile, immaginabile ed inimmaginabile. In questo caso siamo nel pieno di una follia semi collettiva, che non può che arrecare danni gravissimi a quella parte di società civile che alle frottole proprio non presta orecchio.

Ricorderete tutti Vanna Marchi e le sue spettacolari performance televisive (…) che fecero di lei una ricca imprenditrice nel settore della presa per il sedere. “Centomila! Solo centomila!” urlava assalita da un morbo satanico che eppure ne fece una vera star negli anni ’80. Se l’italiano medio fosse meno coglione di quanto non sia nella realtà, nessuno di noi saprebbe chi è Vanna Marchi. Invece, ne abbiamo fatto un mito. E pur dopo aver compreso l’errore a chiusura della prima inchiesta che la vide protagonista e colpevole di abusi fiscali e di vendite di prodotti del tutto inutili a prezzi da capogiro, l’abbiamo pure perdonata e riaccolta nell’Olimpo di coloro che sanno perfettamente come il genere umano dimentichi e perdoni e corra a cercare febbrilmente un nuovo truffatore che tolga loro denaro e sonno notturno.

Sì, è vero: è stato detto che nella seconda parte della sua esistenza di personaggio fra il televisivo e l’esoterico lei e la sua banda hanno in pratica sfruttato la fragilità “momentanea” di persone afflitte da grossi problemi. Sarà… Peccato che ancor oggi il tema di “santoni”, “Stregoni” e “maghi” vari non sia affatto svanita e che la gente – certa gente – continua strenuamente e contro ogni logica, ad inseguire questi personaggi fino all’ultimo centesimo in tasca. Loro.

È una patologia profonda e quasi misteriosa quella che fa distruggere esistenze e intere famiglie per seguire falsi profeti, assurde fattucchiere e millantatori di ogni tipo. Una patologia che rasenta la follia estrema, se si pensa a come con facilità – anch’essa estrema - una parte di popolazione pur di fronte all’evidenza di comportamenti totalmente contrari all’onestà e alla trasparenza, si faccia sempre compromettere socialmente ed economicamente dai personaggi in questione.

Sono quasi certa che, se Vanna Marchi avesse sfangato per l’ennesima volta l’inchiesta che l’ha vista protagonista nel caso dei “numeri al lotto e degli amuleti” oggi sarebbe ancora in qualche televisione più o meno privata a fottere bellamente migliaia di persone e milioni di euro con una qualche trovata dell’ultimo minuto.

Lo sanno. I truffatori di vario tipo e livello sanno che la gente è molto meno preparata a difendersi dalle truffe di quanto possiamo pensare.

E lo fanno. Ovviamente lo fanno. Continuano a truffare le stesse persone già truffate dieci, cento, mille volte. E perché lo fanno?

Ovviamente perché il parterre di persone a cui si riferiscono glielo consente fin quasi a bramare la prossima truffa che evidentemente, vivono come una sorta di “premio” alla loro totale incapacità a comprendere la differenza fra il bene ed il male.

Se è pur vero che oggi vi è una profonda crisi di sistema e che molta gente ha capito – o crede di aver capito – di voler dire NO a tutto ciò che per anni è stato contrabbandato come giusto ed anche incontrovertibile, è anche vero che milioni di italiani rimangono invariabilmente convinti che tutto sommato tizio o caio, pur essendosi macchiati di colpe che a persone come me fanno venire le bolle verdi e le coliche al solo pensarci, possa avere ancora qualche chance. Si convincono che non è possibile poi che possa esistere tanto cinismo, tanto calcolo, tanta cattiveria nei confronti della popolazione. E fanno il danno. L’ennesimo danno. E la frase che accompagna il danno è sempre la stessa: “Proviamo…Però se stavolta sbaglia…”. Se stavolta – l’ennesima – tizio o caio sbaglieranno – e lo faranno è ovvio – la persona che ha dato loro l’ennesima possibilità, ne darà ancora una e poi un’altra ed un’altra… Perché non vi è nulla di più estremo che il rapporto fra schiavo e padrone. Fra masochista e Master. Fra vittima e aguzzino.

Così, estremamente si continua a sbagliare. Agendo superficialmente su un concetto prezioso come è la vita di ognuno. Che viene invece considerata nulla se con tanta superficiale incapacità di decidere per il bene, si distrugge una intera popolazione.

Lasciando alle sue beghe Vanna Marchi che ho utilizzato per spiegare il concetto ed iniziare la riflessione, l’attualità ci rimanda lo stesso identico problema che, seppur moderato dalla effettiva presa di coscienza di una popolazione – la nostra – ormai stretta nelle maglie di un sistema istituzionale composto da gente che ha scoperto le carte facendo vedere del tutto l’abietta tendenza ad uccidere la società civile al solo scopo di agevolare se stessi, continuerà almeno per una parte a dare un qualche riconoscimento di “merito” o una fiducia che nella logica dei fatti non si comprende come possa essere ancora donata.

In piena campagna elettorale, a poco tempo da scandali effettivamente inconcepibili, come il continuo utilizzare denaro pubblico a scopi privati da parte della maggior parte dei componenti politici, l’ottenere sempre più denaro in un periodo storico in cui alla popolazione viene costantemente tolto continuando a dire che denaro non ce n’è (…) di fronte a partiti e Movimenti che non si sono vergognati a farci sapere come si possa corrompere tutti, ottenere pure finte lauree, fornicare in festini privati con la partecipazione di pseudo consiglieri politici di ogni sesso, e tutto ciò che di peggiore possa venirci in mente… Ecco che gli stessi identici briganti, sfoderano ora il sorriso migliore e – cosa molto peggiore – promettono.

Promettono cose che non potranno mai concretizzare, perché le promesse sono le stesse identiche fatte ad ogni tornata elettorale. Perché se così non fosse, non staremmo bestemmiando più o meno tutti su una classe politica corrotta e corruttibile al punto da fra crollare se stessa. E perché se ci fosse davvero un qualcosina di buono nell’attuale realtà politica nazionale, ne vedremmo già i frutti e non staremmo qui a considerare che stiamo continuando a permettere di essere presi per i fondelli una volta di più, nonostante tutto e nonostante gli stessi personaggi politici ci dicano da anni – inascoltati e non compresi a quanto pare – quanto sia facile prendere per il sedere l’elettore medio italiano.

A questo punto, c’è da considerare con coraggio una sola cosa: renderci conto – finalmente – che se continuiamo ad esser presi per i fondelli, una gran parte di colpa l’abbiamo noi cittadini. Senza se e senza ma.

Vanna Marchi docet. Ma almeno lei, prima o poi, l’hanno bloccata. Fino a quando?
Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.41) 15 gennaio 2013 10:47
    Damiano Mazzotti

    Il problema è che gli esseri umani vengono cresciuti a forza di stronzate...

    In India le persone arrivano a credere agli elefanti che volano e che fanno gli dei...

    Figuriamoci se non finisci per credere alle stronzate dei politici... Il problema vero è continuarci a credere... Monti ad esempio aveva affermato che non avrebbe fatto il politico...

  • Di paolo (---.---.---.67) 17 gennaio 2013 09:32

    Ovviamente concordo su tutto tranne che per la chiosa finale . Non abbiamo una gran parte di colpa "noi cittadini " ma "quei " cittadini che tu stessa ci indichi e altri che invece ti indico io .
    Perché non bisogna confondere il babbaleo strutturale ovvero l’ipodotato intellettuale ,leggi pure il coglione di turno , con il farabutto costituzionale . Mi spiego meglio ,Vanna Marchi catturava solo quelli ,ossia i citrulli ,Silvio opera su una gamma molto più ampia.

    Quella carcassa politica a nome Silvio Berlusconi che si aggira affannosamente in tutte le trasmissioni televisive ,sostanzialmente trasmette un solo messaggio " fasulli d’Italia unitevi e seguitemi " .Quindi subito dopo proclama di essere sicuro di raggiungere la maggioranza assoluta dei voti .
    Ergo ,per pura e semplice deduzione induttiva ,il botulinico Silvio ritiene che la maggioranza degli italiani ,quando non puri e semplici coglioni che statisticamente sono inevitabili ,sia costituita da fasulli di vario livello e tipologia che scientemente , ovvero per scelta calcolata ,decidono di seguirlo .
    Sono "questi italiani " che purtroppo abbondano ,vuoi per "cultura " che per modelli sociali statificatisi nel corso di decenni , soprattutto nelle langhe del Nord ignorante ed evasore fiscale cosi’ come nel Sud delinquente ,i primi e veri ,se non unici ,responsabili dello sfascio del paese .A costoro si rivolgono (il duo fasano) a unisono (per dirla alla Verdone ) Silvio e Maroni ,nelle rispettive aree logistiche ,con messaggi accattivanti che ormai hanno surclassato il classico "chiù pilu pi’ tutti " del grande Cetto .

    Quindi le prossime elezioni saranno anche la controprova se ciò che pensa Silvio del "ppppopolo " italico corrisponde o meno alla verità .
    Ti leggo sempre con piacere -ciao

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