Italia e Francia: governi al 30%. Ma..
In Francia la tv di stato spara la politica in prima serata per uno speciale sul presidente braccato da affaracci e sondaggi. In Italia - non continuo la frase.
Appunto, dicevo: innalziamo un bel niente, sebbene già rispondere a domande rappresenterebbe, qui, un passo da gigante verso una democrazia meno ridicola. E che un senso civico tipicamente francese – di cui il governo, qualsiasi esso sia, è l’emanazione, Sarkozy o meno – neppure ce la sogniamo.
Tuttavia noto questo: Sarkozy va in tv, vuota il sacco e cerca la vecchia miccia del consenso popolare: i sondaggi lo danno al 30%. Ecco: mi stupisce che su France2, in piena estate, mentre su RaiUno passano spezzoni di Carrà e Baudo e sul 5 danzano, esposte al pubblico ludibrio, cinque o sei rincoglionite, spari la politica in prime time.
Poi vabè, sara pure uso privato di mezzo pubblico, alla mercé di monsieur le president. Ma un programma nel quale si fanno domande al presidente del Consiglio, e nel quale il presidente del Consiglio promette di rispondere su tutto, beh, a me farebbe venire la voglia di pagare il canone con mezzo sorriso.
Se poi ci metti che qui Berlusconi ha problemi un filino più gravi (tipo il fatto che il suo coordinatore ha sul gobbone una ventina d’indagini circa), e che il Corriere dà il governo - tho! – sul 30%..
U‘
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