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Ipse Dixit, Patrizia Caregnato: “Così ogni giorno racconto l’Italia da Studio Aperto”

Lei è una delle giornaliste più versatili e coinvolgenti del panorama televisivo italiano. Stiamo parlando di Patrizia “Patti” Caregnato, cronista e hancor-girl del tg più giovane e dinamico della tv generalista: quello di Italia 1, “Studio Aperto”. Patti ha cominciato la sua carriera molto presto! Infatti, appena diciannovenne ha subito calcato gli studi dove ha condotto i suoi primi tg a SeiMilano. Da lì ha cominciato a fare cronaca, per poi passare a Telelombardia e, infine, a Mediaset. Adesso, per scoprire qualcosa di più sulla vita di Patrizia e sfruculiare nelle opinioni, curiosità, rumors, chicche e retroscena che la riguardano, potete leggere questa frizzante intervista.

Salve Patrizia, cominciamo questa intervista anomala perché rilassata e con vista mare! Lo sfondo della spiaggia di Castellammare del Golfo ci aiuta a metterti a tuo… Parliamo però di lavoro: con il tg di Studio Aperto, che conduci in diretta nell’edizione pre-serale, sei praticamente sempre di corsa, com’è la giornata “tipo” di una giornalista?

Beh la mia giornata “tipo” inizia alle sette di mattina: sveglia e colazione rapida ma consistente (per affrontare al meglio), il tutto ascoltando subito le prime notizie dal giornale radio di Radio1 Rai. Poi volo in redazione dove inizio la lettura dei giornali e approfondisco le notizie anche con la lettura dei quotidiani on-line. In rapida successione vengono la riunione con il direttore Giorgio Mulè e la conduzione di una delle edizioni di Studio Aperto. Alle 19-20 di sera termino la mia attività di giornalista e comincio il lavoro più duro, ma immensamente soddisfacente: quello di mamma. Torno a casa e accudisco e coccolo la mia piccola Maddalena e ci scambiamo umori e opinioni sulla giornata trascorsa con mio marito Alex.

Il servizio più difficile da realizzare?

Ho riscontrato notevoli difficoltà a Napoli, nei vicoli della camorra di Scampia e dintorni. Lì la situazione e ancora parecchio insostenibile.

Il tuo è un mestiere completo, poliedrico che dà parecchie soddisfazioni. Hai comunque qualche rimpianto?

Devo dire di no! Mi sento fortunatissima: praticamente faccio quello che avrei voluto fare e sono dove volevo essere senza raccomandazioni! Non potrei essere più felice ed appagata di così.

Le tre notizie che ti piacerebbe dare…

Mi piacerebbe avere la possibilità di aprire un’edizione di Studio Aperto dicendo che la piccola Denise Pipitone è tornata finalmente a casa, lo stesso dicasi per Angela Celentano. Troverei simpatico poter annunciare che un’edizione di Sanremo l’ha vinta Tiziano Ferro, che è davvero un ottimo artista. Sarebbe bello anche poter dire che questo governo ha davvero mantenuto quello che aveva promesso in campagna elettorale. La notizia che non trova epilogo, invece, è sempre quella dei tafferugli in medio oriente, vorrei poter dare la notizia sulla risoluzione dei confitti al grido di “E’ scoppiata la pace!”. In ogni caso un mio desiderio sarebbe sapere che i telespettatori non si sono abituati all’attentato, alla notizia scandalo, alla cronaca nera. E’ terribile pensare che notizie di omicidi, sequestri, mafia e quant’altro si appiattiscano nello stile mediatico di “Cogne”.

Terminati i postumi siciliani con quelli di Radio Alcamo Centrale cosa ti aspetta a Milano?

Beh torno naturalmente al TG e alla nuova trasmissione “Tutto In Una Notte”, dove un team di giornalisti affronta un viaggio in auto-treno-autobus e altri mezzi affrontato tutto in una notte e in presa diretta. Il risultato è un viaggio raccontato minuto per minuto e ricco di sorprese, deviazioni, gente e vite che si incrociano anche solo per un attimo… una bella esperienza. Poi mi tocca portare Maddalena in asilo, spero che il distacco dalla vita in famiglia non la spaventi troppo. Sono sicura che piangerà ma essendo una bambina molto aperta e curiosa sono anche certa che si adatterà con estrema facilità.

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