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Il successo del potere

Il congresso del Pdl è il consolidamento della malapolitica, del malaffare che si nasconde dietro la parola "Libertà", oltraggiata nel suo vero significato e valore, che di certo non è quello affibbiato da Berlusconi. Chi è contro è un comunista antiberlusconiano.

Prendete quella fotografia con Berlusconi e con tutti i suoi ministri, presidenti e lacchè. Identificateli uno per uno e guardateli bene negli occhi. Oltre le parole, oltre quella ridicola messinscena, oltre l’immagine di un partito che non è mai nato, ma che è solo una lobby. Quella simpatia, quei lineamenti che si sforzano nel sorridere. Prendeteli, identificateli ed esaminate la loro fedina penale. Quanti di loro sono indagati, condannati, indultati? Bocchino, Matteoli, lo stesso Berlusconi, Formigoni, Gasparri ecc. Quanti ne sono? Ridono sì, ma ridono di noi, ci prendono in giro.

Non v’è sinistra, non v’è destra, v’è dunque solo una lobby. Berlusconi è un industriale, perchè dovrebbe perseguire gli interessi del Paese? Favorisce i grandi gruppi economici, Confindustria, le banche. S’è candidato per sfuggire alle manette; la gente lo ha votato con un sistema elettorale da regime, senza preferenze e ridotti a semplici ludi cartacei; ha il sostegno del 44% degli Italiani, sebbene fino a qualche mese fa dicesse di averne il 70% addirittura.

Informazione. A Emilio Fede brillavano gli occhi e tremava la voce nel raccontare la diretta esclusiva del congresso del Pdl. Studio Aperto si esaltava e il Tg5 aveva colorato lo studio in sintonia col simbolo del partito, oltre ovviamente a servizi indecenti e chiaramente parziali. La Rai non fa eccezione.



Ode al populista per eccellenza! Non Grillo, non Di Pietro, non Santoro. Chi merita l’accezione di populista è Silvio Berlusconi.

Ma se ha il sostegno dei cittadini non si discute, sono le leggi della democrazia che abbiamo accettato. Non approvi le sue idee? Fai parte della minoranza e, poichè ha il pieno appoggio dell’Italia perbene (aggettivo usato per designare coloro che acclamano Berlusconi e la sua coalizione, in antitesi agli eversivi che non si riconoscono in lui) può fare quello che vuole. Ergo, dittatura della maggioranza. Scuola, rifiuti, piano case, infrastrutture, giustizia. Leggi adattate per favorire i privati e presentate dai giornalisti come opere per il benessere del Paese. Chiunque avesse la possibilità di accedere ai testi integrali delle leggi, dei decreti, e non solo ai superficiali riassunti fatti dai giornali e dalle televisioni, ed inoltre conoscesse i retroscena di ogni singola decisione governativa, capirebbe che nulla è dovuto per il Paese.

A queste persone così gioconde ed allegre, che mentre cantavano ad Acerra ’O Sole mio (Apicella docet), a Roma intonavano a squarciagola inni alla gioia, non fategli vedere i dati allarmanti della disoccupazione, dell’economia fittizia che tuttavia ci impoverisce, dell’inquinamento. Prendete invece i dati che quantificano gli incassi delle organizzazioni criminali mafiose, che si aggirano intorno ai 150 miliardi di euro l’anno, ovvero il 6-7% del PIL italiano. Guardateli di nuovo i loro volti sorridenti e fatevi una semplice e logica domanda: come fanno a non essere complici di tutto questo (oltre a quella spontanea: cosa c’è da ridere)

Commenti all'articolo

  • Di Paria (---.---.---.74) 30 marzo 2009 18:56

    E’ vero, quello che tu dici è vero, ma non basta, non è sufficiente ed in ogni caso non spiega quali siano le ragioni del successo elettorale di Berlusconi e dei suoi lacchè (come li definisci tu).
    Sono un consigliere comunale di centrosinistra di una cittadina del profondo sud (Sciacca in provincia di Agrigento). Ho come stella polare della mia azione politica (e della mia vita) la legalità, il rispetto della legge, e l’attenzione verso le fasce sociali più deboli. Giudico la Costituzione italiana, nella sua parte prima, quella dei principi fondamentali, una delle più attente ai diritti primari dell’uomo. Quando posso e più che posso cerco di stare tra la gente ( anche se l’espressione gente, nella sua indeterminatezza, non mi piace tanto), a parlare, ascoltare, affrontare i problemi e discuterne.
    Questa è la sinteticissima premessa, il problema è un altro.
    La provincia di Agrigento è l’ultima in Italia in tutte le statistiche (P.I.L., Vivibilità, etc.). Ha sempre vinto il centrodestra, che alle ultime elezioni provinciali ha addirittura raggiunto il 70%.
    Le stesse cose possono dirsi per la regione Sicilia. Alle ultime regionali il centrodestra ha vinto con percentuali bulgare.
    Nella mia città, tradizionalmente di centrosinistra, alle ultime amministrativa ha vinto il candidato sindaco di Forza Italia (con l’appoggio della lista di un deputato di Italia Dei Valori, ma su questo stendiamo un velo pietoso). 
    Tutto questo mi fa impazzire. Indipendentemente dall’appartenenza politica, mi chiedo come sia possibile che si continui a dare fiducia a chi non la merita? a chi usa gli strumenti per la gestione degli interessi collettivi a fini strettamente personali (talvolta anche malavitosi), a chi pensa che la tutela del territorio, la lotta per la legalità, la crescita civile e culturale, il rispetto delle regole, siano cose da "comunisti"? 
    In un’azienda la proprietà terrebbe un manager che la affossi, che pensi solo ai propri benefits?
    Epperò vincono.
    Le analisi più superficiali dei miei colleghi di schieramento dicono che il centrodestra vincerebbe perchè ha i voti della mafia, perchè sono affaristi, maestri della malapolitica e del malaffare.
    Può essere vero in parte, ma non spiega il tutto. Quando si vince con il 70% non c’è mafia, malaffare, malapolitica, uso oltraggioso della parola Libertà che tenga. Si vince con il 50,01% dei voti in più e la mafia non gestisce il 20% dei voti in Sicilia. Una percentuale simile non è spiegabile neanche se alla mafia ci aggiungessimo tutto lo schifo corruttivo del mondo.
    Allora mi dico che qualche responsabilità, qualche colpa dovremo per forza avercela anche noi che non siamo lacchè e abbiamo un’idea diversa della politica che non sia quella irrorata dal divino Silvio. Qualche problema comunicativo e di immagine dobbiamo pur avercelo, qualche errore di elaborazione politica dobbiamo pur commetterlo.
    E qui sta la tragedia, l’elemento che mi spinge verso l’impazzimento dato dalla consapevolezza della quasi inutilità del mio fare politica e dello sforzo di volerla fare bene. Se la risposta ad alcune delle domande che mi pongo ce l’ho, per molte altre non conosco la soluzione.
    A meno che non vogliamo risolvere il tutto (tanto per costruirci un alibi e deresponsabilizzarci) dicendo che, ad es., il 70% degli agrigentini è gente di malaffare, mafiosa, stupida, corrotta, corruttiva. Io so che non è così, quantomeno non nelle percentuali che le urne di volta in volta ci rappresentano.
    E allora dove sta l’errore, dov’e il vulnus, nel fatto che siamo solidaristici? che aspiriamo ad una società in cui tutti abbiano uguali opportunità di partenza? che pensiamo che non si debba distruggere l’ambiente perchè altri dopo di noi dovranno viverci?
    O forse, non è che se qualcuno tra noi predica bene e razzola male questo ci danneggia due volte perchè ci rende non credibili?
    O fors’altro, non è che i pidiellini, senza infingimento alcuno, sono più bravi, pur con i loro vizi ed i loro difetti? 
    Ho come l’impressione che alla gente non gliene fotta più niente dei grandi principi, delle idealità. Ciò che conta è lo stare bene del singolo, l’individualità, ed è con questo che dobbiamo confrontarci.

  • Di Paria (---.---.---.74) 30 marzo 2009 18:58

    E’ vero, quello che tu dici è vero, ma non basta, non è sufficiente ed in ogni caso non spiega quali siano le ragioni del successo elettorale di Berlusconi e dei suoi lacchè (come li definisci tu).
    Sono un consigliere comunale di centrosinistra di una cittadina del profondo sud (Sciacca in provincia di Agrigento). Ho come stella polare della mia azione politica (e della mia vita) la legalità, il rispetto della legge, e l’attenzione verso le fasce sociali più deboli. Giudico la Costituzione italiana, nella sua parte prima, quella dei principi fondamentali, una delle più attente ai diritti primari dell’uomo. Quando posso e più che posso cerco di stare tra la gente ( anche se l’espressione gente, nella sua indeterminatezza, non mi piace tanto), a parlare, ascoltare, affrontare i problemi e discuterne.
    Questa è la sinteticissima premessa, il problema è un altro.
    La provincia di Agrigento è l’ultima in Italia in tutte le statistiche (P.I.L., Vivibilità, etc.). Ha sempre vinto il centrodestra, che alle ultime elezioni provinciali ha addirittura raggiunto il 70%.
    Le stesse cose possono dirsi per la regione Sicilia. Alle ultime regionali il centrodestra ha vinto con percentuali bulgare.
    Nella mia città, tradizionalmente di centrosinistra, alle ultime amministrativa ha vinto il candidato sindaco di Forza Italia (con l’appoggio della lista di un deputato di Italia Dei Valori, ma su questo stendiamo un velo pietoso). 
    Tutto questo mi fa impazzire. Indipendentemente dall’appartenenza politica, mi chiedo come sia possibile che si continui a dare fiducia a chi non la merita? a chi usa gli strumenti per la gestione degli interessi collettivi a fini strettamente personali (talvolta anche malavitosi), a chi pensa che la tutela del territorio, la lotta per la legalità, la crescita civile e culturale, il rispetto delle regole, siano cose da "comunisti"? 
    In un’azienda la proprietà terrebbe un manager che la affossi, che pensi solo ai propri benefits?
    Epperò vincono.
    Le analisi più superficiali dei miei colleghi di schieramento dicono che il centrodestra vincerebbe perchè ha i voti della mafia, perchè sono affaristi, maestri della malapolitica e del malaffare.
    Può essere vero in parte, ma non spiega il tutto. Quando si vince con il 70% non c’è mafia, malaffare, malapolitica, uso oltraggioso della parola Libertà che tenga. Si vince con il 50,01% dei voti in più e la mafia non gestisce il 20% dei voti in Sicilia. Una percentuale simile non è spiegabile neanche se alla mafia ci aggiungessimo tutto lo schifo corruttivo del mondo.
    Allora mi dico che qualche responsabilità, qualche colpa dovremo per forza avercela anche noi che non siamo lacchè e abbiamo un’idea diversa della politica che non sia quella irrorata dal divino Silvio. Qualche problema comunicativo e di immagine dobbiamo pur avercelo, qualche errore di elaborazione politica dobbiamo pur commetterlo.
    E qui sta la tragedia, l’elemento che mi spinge verso l’impazzimento dato dalla consapevolezza della quasi inutilità del mio fare politica e dello sforzo di volerla fare bene. Se la risposta ad alcune delle domande che mi pongo ce l’ho, per molte altre non conosco la soluzione.
    A meno che non vogliamo risolvere il tutto (tanto per costruirci un alibi e deresponsabilizzarci) dicendo che, ad es., il 70% degli agrigentini è gente di malaffare, mafiosa, stupida, corrotta, corruttiva. Io so che non è così, quantomeno non nelle percentuali che le urne di volta in volta ci rappresentano.
    E allora dove sta l’errore, dov’e il vulnus, nel fatto che siamo solidaristici? che aspiriamo ad una società in cui tutti abbiano uguali opportunità di partenza? che pensiamo che non si debba distruggere l’ambiente perchè altri dopo di noi dovranno viverci?
    O forse, non è che se qualcuno tra noi predica bene e razzola male questo ci danneggia due volte perchè ci rende non credibili?
    O fors’altro, non è che i pidiellini, senza infingimento alcuno, sono più bravi, pur con i loro vizi ed i loro difetti? 
    Ho come l’impressione che alla gente non gliene fotta più niente dei grandi principi, delle idealità. Ciò che conta è lo stare bene del singolo, l’individualità, ed è con questo che dobbiamo confrontarci.

    • Di eptor10 (---.---.---.198) 31 marzo 2009 22:41

      Ma infatti sono convinto che la colpa è della sinistra. Se vi fosse stata una seria opposizione, dura, contro tutte le leggi e leggine di Berlusconi, oggi non saremmo qui a raccontare della sua assurda scalata al potere. Il problema non sono gli elettori che votano Berlusconi, ma quelli che non vanno proprio a votare, che sono un bel gruppo, e purtroppo non li posso assolutamente biasimare, anzi mi ritrovo perfettamente con il loro pensiero. E la legge elettorale ci ha privato di fatto della libertà di voto.
      E’ un periodo buio per l’Italia. L’arrivo di tempi migliori dipende da noi.

  • Di (---.---.---.5) 11 maggio 2009 04:34
    nessun giornale o tv di regime riporta la notizia: da fonti svizzere risulta arrestata in frontiera la segretaria del gruppo parlamentare della Lega Nord a Roma con 8 KG di cocaina.
    E`una dipendente del Parlamento italiano una delle due persone arrestate, lo scorso due aprile a Lugano, con otto chili di cocaina in valigia.—
    Fermata con 8 chili di cocaina la segretaria della Lega
    09 aprile 2009 - Erano di ritorno dal Brasile ma al posto dei souvenir sono rientrati con 8 chili di cocaina nascosti in vaschette di carne per il “churrasco”. Una coppia di italiani è stata fermata e poi arrestata all’aeroporto di Lugano in Svizzera per traffico internazionale di stupefacenti. Ma di stupefacente c’è anche che la donna fermata non è un’illustre sconosciuta. Anzi. Si tratta infatti, della segretaria del gruppo parlamentare della Lega Nord a Roma. La cocaina, come ha affermato il commissario capo dell’antidroga Armando Scano a LaRegioneTicino, sul mercato si sarebbe trasformata in 200mila dosi
     
    La notizia è stata resa nota lo scorso 7 aprile dalla Radio Televisione Svizzera, ma nessun media - stranamente - pare averla ripresa..."
    Perchè nessun tg o giornale di rilevanza nazionale ha commentato la notizia?
    SIAMO SUDDITI DI UN NUOVO IMPERO

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