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Il futuro dei nostri bambini indebitati

Gli abitanti di San Lazzaro di Savena in provincia di Bologna sono esasperati: sono costretti a affiggere striscioni con su scritto: SI AL PARCO NO AI PARCHEGGI

Gli abitanti di San Lazzaro di Savena in provincia di Bologna sono esasperati: sono costretti a affiggere striscioni con su scritto: SI AL PARCO NO AI PARCHEGGI contro la speculazione edilizia che si sta consumando da anni nel paese dormitorio confinante con Bologna. Migliaia di metri cubi di cemento saranno riversati a San Lazzaro, Castenaso e Ozzano dell’Emilia nei prossimi anni in nome di un improbabile quanto inventato aumento della popolazione. I bambini di oggi saranno i sindaci di domani e si troveranno i Comuni indebitati fino al collo. Inoltre i nuovi luoghi costruiti oggi per fare cassa subito, attraverso gli oneri di urbanizzazione, sono delle bombe a orologeria per gli amministratori del futuro che saranno costretti a portare lì, le infrastrutture e tutti i servizi necessari (fogne, acqua, elettricità, trasporti). Perchè tutto questo? Chi ci guadagna oggi? Chi ci perderà domani?

Commenti all'articolo

  • Di Ale (---.---.---.234) 23 ottobre 2008 09:22

     Purtroppo stringe il cuore vedere come l’ottusità delle amministrazioni comunali continui ad investire sul mattone quando la crisi economica renderà sempre più difficile alla gente permettersi di acquistare case e contrarre mutui.

    Giusto per curiosità di quale parco e zona di San Lazzaro stiamo parlando?

  • Di pietro a (---.---.---.165) 23 ottobre 2008 10:49

     lo striscione l’ho fotografato tra via giuseppe di vittorio e via paolo poggi, ma caro Ale, il Comune di San Lazzaro nel piano strutturale del comune (psc), prevede una esplosione demografica nei prossimi decenni (?), di conseguenza si prepara a distruggere migliaia di ettari di campi di grano in altrettanto insediamenti urbanistici (in cambio di pochi spiccioli ora), con l’onere per le future generazioni di portare nei nuovi insediamenti: le scuole, i trasporti, le fogne, i negozi e i servizi in genere. Insomma i poveri bambini di oggi sono già indebitati nel futuro per la squallida e incompetente gestione politica di questa amministrazione.

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