Il documento programmatico di Fabrizio Barca: un partito nuovo per un buon governo
Finché la 'Barca' va. No, finché 'Barca' va. Come la nota canzone di Orietta Berti il Pd, in questi giorni, sembra aggiungere un altro tassello alla situazione politica del paese. Fabrizio Barca, ministro uscente per la 'Coesione territoriale' si è iscritto proprio ieri al partito di Bersani ed aspira ad entrarvi ai piani dirigenziali.
"Un partito nuovo per un buon governo": così si chiama il 'manifesto' redatto da Fabrizio Barca, inviato anche a Bersani e Vendola, che intende presentare nei prossimi giorni.
Nel frattempo, ieri a Otto e mezzo, format di Lilli Gruber su La7, ha descritto i punti più importanti del documento e ha dichiarato di essersi iscritto al Partito Democratico. Mentre, domenica, con Lucia Annunziata, a In mezz'ora, ha manifestato l'intenzione di ambire al gruppo dirigente del partito di centro-sinistra.
Dalla stampa viene indicato come il futuro candidato anti-Renzi; o come aspirante alla segreteria del partito che farà un congresso quest'anno. Inoltre, ha sempre negato di volersi candidare a premier nonostante l'ottica di pensiero renziana, la quale evince che il leader del partito sia anche candidato premier.
"Mi piacerebbe che attorno a questo documento si formasse una squadra e mi piacerebbe farne parte", ha dichiarato Barca, 59, torinese, figlio di Luciano Barca, ex partigiano e dirigente del Pci.
"Non vi sono dubbi che l'Italia da tempo non ha un buon governo", è quanto si legge nel documento di più di cinquanta pagine del ministro del governo Monti nominato il 16 novembre 2011.
Al suo interno, tra le tante considerazioni e idee, il ministro enumera i 'sei passi verso il buon governo' auspicando nel programma a un partito che sia nettamente separato dallo Stato, sia dal punto di vista finanziaro che tra i quadri. Poi Barca dice no al "partito delle tessere", altro punto della sua "memoria". Secondo il ministro serve un Pd che "sia capace di promuovere la ricerca di soluzioni per l'uso efficace e giusto del denaro pubblico".
Altri punti focali del suo programma sono la questione dei finanziamenti pubblici ai partiti che, liberandoli dal condizionamento di privati e fondi neri, li hanno legati fortemente allo Stato; il tema delle primarie, che Barca definisce come una risorsa per il partito ma dichiara anche che non bastano per risolvere i problemi.
Ancora, il tema della sfiducia crescente verso la classe politica e la sua capacità di trovare soluzioni utili per il paese. A tal proposito Barca insiste affermando che "per avere avere un buon governo bisogna rompere la fratellanza siamese tra Stato arcaico e partiti stato centrici".
Ecco il documento completo:
Fabrizio Barca - Un partito nuovo per un buon governo by Fabrizio Barca
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