Il Porcellum nasce da un’idea del PD, ma nessuno lo dice
Il "Porcellum" e la "Scrofetta"
In politica la coerenza è un optional, e così la riforma della legge elettorale fa la fine della ragazza dalle belle ciglia, tutti la vogliono ma nessuno la piglia.
Cerchiamo di dire le cose fino in fondo, se non vogliamo essere ipocriti, il cosiddetto "porcellum" ha una mamma, la "scrofetta" della legge elettorale toscana ed un babbo, il partito che allora (ed ora) governa la Toscana.
Sarebbe opportuno ricordare, infatti, che Calderoli prese ispirazione proprio da quella legge regionale, e non dimentichiamo che, poi, quella legge non fu contestata quando legittimò la nascita del governo Prodi, né è stata contestata la legge elettorale della Toscana che sostanzialmente è paragonabile al "porcellum". Comunque sia anche oggi il parlamento può modificarla, senza cambiare il governo, basta che in parlamento si accordino tutti i partiti che "dicono" che la legge deve essere cambiata cioè Pd, UDC, FLI e gli altri partiti che non si riconoscono nel governo, fatto sta che tutti lo dicono ma nessuno presenta una proposta di legge, verrebbe da dire che la riforma della legge elettorale è come la ragazza dalle belle ciglia, tutti la vogliono ma nessuno la piglia.
Io sarei favorevole al cambiamento, anche perché vivo in Toscana e ritengo che il principio dell'uguaglianza del voto (art. 48 della Costituzione) sia stato ampiamente disatteso, nella mia regione infatti vige dal 2004 una legge simile a quella che si definisce una porcata.
Verificare per credere, i seguenti riferimenti provengono diretgtamente dal sito ufficiale della regione Toscana, più autentici di così si muore. Verificate i successivi links.
L’UNITA’
sabato 01 maggio 2004
Elezione diretta del presidente, abolite le preferenze, più donne candidate e premio di maggioranza. La Toscana ha la sua nuova legge elettorale.
Questa è la novità più rilevante, insieme all’aumento a 65 dei consiglieri. O forse quella che ha suscitato più l’attenzione dell’opinione pubblica. Nel 2005 ci sarà una scheda con scritto il nome del candidato a presidente e il suo simbolo. Viene cioè confermata l’elezione diretta del presidente. Al suo fianco, a destra, avrà i simboli dei partiti che lo appoggiano. Non ci sarà più da scrivere alcun cognome. Chi vota quel partito voterà anche per i candidati scelti da quel partito. I candidati così verranno eletti secondo l’ordine in cui sono stati collocati nella lista provinciale.
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Il sistema elettorale è proporzionale con premio di maggioranza. Il candidato che prende un voto in più degli avversari avrà cioè la maggioranza dei consiglieri. Ma rispetto all’elezioni del 2000 il prossimo anno questo premio sarà a grandezza variabile. Dipenderà da quanto voti prenderà la coalizione vincente: sotto il 45% avrà il 55% dei consiglieri (36), se va sopra il 45% dei voti avrà il 60% degli eletti (39). E una misura che spingerà i partiti a costruire alleanze più ampie possibili (l’Ulivo così ha un motivo in più per provare un’intesa con Rifondazione).
Potete verificare anche QUI:
Ma non basta! Recentemente, il 5 agosto 2009, tale sistema elettorale è stato confermato con la riduzione a 55 del numero dei consiglieri, sacrificando di fatto i partiti più piccoli e rafforzando quindi il premio di maggioranza con l’introduzione del fatto che i due partiti maggiori eleggono un consigliere in più.
E così anche i partiti che supereranno la soglia di sbarramento non possono più essere sicuri di eleggere un consigliere regionale.
Dipenderà dal numero dei consensi e dal divario di voti rispetto alle altre liste.
Peraltro anche la soglia di sbarramento è cambiata, rispetto a cinque anni fa. Nel 2005 era l'1,5% per partiti che correvano con una coalizione che superava il 5% e il 4% per chi era parte di una coalizione che al 5% non arrivava. Chi superava quella soglia, aveva un seggio sicuro.
Oggi la soglia di sbarramento è per tutti il 4%.
Ma come saranno attribuiti i 55 posti del futuro Consiglio regionale, dieci in meno rispetto a quelli di cinque anni fa? Il primo seggio spetta al presidente della giunta e il secondo al candidato presidente della coalizione che arriverà subito dietro.
Risultato? Per eleggere un consigliere del PD ci vogliono 15.000 voti, per un consigliere di un partito piccolo ce ne vogliono quasi 30.000, e poi si dice che il PD sarebbe un "PARTITO DEMOCRATICO"...
Potete verificare QUI:
Credo sia superfluo ricordare quale sia il partito che governa la Toscana, partito che a livello statale vorrebbe modificare la legge elettorale che ha inventato, si tratta di ipocrisia sublimata allo stato puro.
Mettetevi il cuore in pace le cose stanno così: ognuno coltiva il suo orticello e tira l'acqua al suo mulino!
Dunque io in Toscana dovrei fare ricorso alla Corte di Strasburgo?
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