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No alla legge Porcellum: riprendiamoci la Democrazia!

Sosteniamo la battaglia dell’avvocato Mauro Anetrini che ha fatto ricorso alla Corte europea di Strasburgo, contro la porcata Calderoli, per violazione dei Diritti dell’Uomo.

Il bailamme politico è in piena frenesia: la campagna acquisti si fa sempre più pressante. Non c'è da fidarsi, del Cainano. E l'ultima eresia del Fli? No, non la volevo proprio sentire. Bocchino al Premier: Si dimetta prima del 14 dicembre e entro 72 ore le sarà rinnovato l’incarico. Ma che razza di proposta è? E a che diavolo servirebbe questa ridicola pantomima? Cioè, prima Fini gli nega la fiducia e poi gliela restituisce? E dopo non ho ragione a dire che la schizofrenia ha superato i massimi livelli storici? Comunque vada, nella peggiore delle ipotesi, nel 2013 si andrà a votare. E siccome l’Impunito non mollerà la cadrega, anche se cadesse fra qualche giorno, all'opposizione combatterebbe fino alla morte purchè la legge Porcellum non si tocchi. Nella speranza di tornare a governare. Non crederete che si arrenderà, vero?

La legge nº 270 del 21 dicembre 2005, scritta principalmente dal Ministro Roberto Calderoli fu approvata con i voti della maggioranza parlamentare (principalmente Forza Italia, Alleanza Nazionale, Unione dei Democratici Cristiani, Lega Nord), senza il consenso dell'opposizione (principalmente Italia dei Valori, Democratici di Sinistra, Margherita, Rifondazione comunista), che l'ha duramente criticata e contrastata.


Una legge vergognosamente anticostituzionale che va abbattuta. Come fare a superare l’ostacolo Berlusconi, nel caso non venga sfiduciato? Una strada alternativa ci sarebbe, forse, e credo che vada sostenuta attivamente, divulgando la battaglia dell’avvocato torinese Mauro Anetrini, il quale ha fatto ricorso alla Corte europea contro la porcata Calderoli. In sintesi, il legale sostiene che la legge elettorale violerebbe l’art. 3 del Protocollo addizionale della Convenzione europea dei Diritti dell’uomo. Nel ricorso si legge:

Con questa legge elettorale le elezioni si svolgono mediante procedure che svuotano di ogni contenuto il principio secondo il quale ad ogni cittadino è assicurata libertà di scelta nella designazione dei rappresentanti del popolo, essendo esclusa ogni possibilità di indicazione della preferenza.

Insomma, l’obbligo di mettere solo una croce sul simbolo del partito, pena la nullità del voto, capovolge il principio della sovranità popolare. Ecco perché Anetrini chiede a Strasburgo di sanzionare l’Italia e intimarla a varare una legge elettorale democratica e nel rispetto della Convenzione europea. Diritto violato che - nell'ipotesi di ritorno alle urne secondo il Porcellum - se venisse riconosciuto dalla Corte europea, potrebbe vedere l’annullamento delle elezioni. E allora cosa aspettiamo a dare una svegliata a Strasburgo? Facciamoci sentire: su Facebook gli iscritti alla causa sono settemila e passa. Condividiamo l’iniziativa con gli amici. Alziamo la voce del Popolo Sovrano e chiediamo che l’elettore italiano venga ascoltato al più presto.

Riprendiamoci la Democrazia!

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