Il M5S fa bene all’Italia?
C’è una lettura di queste elezioni amministrative appena concluse per la quale Beppe Grillo con il suo Movimento 5 Stelle avrebbe riportato i cittadini a partecipare alla vita civica della propria città, dando uno sfogo democratico al malcontento generale che, altrove, prende derive anche di tipo nazista (vedere l’esempio Grecia).
Tra i punti fondamentali del Movimento 5 Stelle c’è l’implementazione degli strumenti di democrazia diretta ma ci avete mai fatto caso se i grillini, fuori dal palazzo municipale, si siano mai adoperati per indire referendum comunali, petizioni, proposte di delibera popolare, ecc.? E chi invece lo ha fatto, è stato eletto?
Mi chiedo se questo successo di un soggetto politico, che ha ancora tutto da dimostrare, faccia bene alla partecipazione civica: nella mia città conosco molte persone che hanno sempre lottato fuori dal palazzo ma che, nonostante questo, sono rimaste fuori e, invece, vedo entrare grillini che, in tutta onestà, non mi sembrano i campioni del movimentismo o della partecipazione.
Queste persone probabilmente continueranno, imperterriti, nelle loro lotte ma sarebbe anche comprensibile se un bel giorno dicessero: “Basta, mi sono stufato!”.
Cari cittadini se poi l’ennesimo partito personale dell’ennesimo demagogo vi deluderà (e spero di no per il bene dell’Italia), il primo posto dove cercare il colpevole sarà, molto probabilmente, il vostro specchio.
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