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Il Cavaliere cerca di restare in sella, con alleanze "accozzaglie"

Berlusconi sta facendo di tutto per recuperare Casini.

Bossi non sembra disposto a reggergli il gioco. "Casini è uno stronzo" ha detto.

Poi - dicono tutti - Berlusconi convincerà Bossi.

Quello stesso Bossi che 15 anni fa gli ha voltato le spalle, dandogli del mafioso e chiamandolo Berluskaiser e Berluscaz per alcuni anni.

Ma non è detto che non si tiri avanti anche con Fini.....

Quello stesso personaggio che due anni e mezzo fa, a proposito della sceneggiata del predellino parlava di "comiche finali" e che adesso definisce atteggiamenti da mercato rionale i diktat del premier.

Che dire?

Poche sentite cose.

La prima è che lo stile è tutto. La coerenza pure. E questi personaggi non mancano di stile e di coerenza. Tranne che quando è in vista un obiettivo di potere. Cioè sempre.

La seconda cosa è questa. Durante l’ultimo governo Prodi, il centrosinistra è stata accusato di autolesionismo, di perenne conflittualità, di eccessiva etereogenità.

Insomma di essere un’accozzaglia di persone male assortite.

Non è una gioia notare, a due anni di distanza, che siamo ancora guidati da una accozzaglia.

Con un’aggravante: alla base dei motivi più forti di dissenso, nell’ambito elle forze politiche della maggioranza, sta una diversa concezione della legalità e della cosa pubblica.

Parliamoci chiaro. Non ci fossero i processi di Berlusconi da neutralizzare forse il conflitto ci sarebbe lo stesso, per motivi personali di leadership, per l’impazienza del delfino di succedere al satrapo, ma quel conflitto sarebbe più strisciante, più sotterraneo, meno vicino ad esplodere di quanto lo sia adesso.

Ma quei processi incombono e B. vuole risolvere prima di tutto il suo problema.

Sarà vero, come dice oggi Cacciari, che le accozzaglie sono destinate a perdere? Si, è vero, secondo me, in via generale ed astratta, le accozzaglie fanno perdere.

Quando si è mosso come un’accozzaglia, il centrosinistra ha preso la più solenne bastonata di sempre.

Varrà anche per il centrodestra? In linea di massima dovrebbe valere anche per loro.

Hanno ricevuto dall’elettorato la più ampia maggioranza della storia, il paese attraversa la crisi più grava del dopoguerra e loro che fanno?

Si impantanano sulle vicende private del premier.

Ma nel momento stesso in cui scrivo che quest’accozzaglia, come tutte le accozzaglie, è destinata alla sconfitta non posso nascondere a me stesso che Berlusconi è stato dato per morto troppe volte, risalendo poi la china per propria vitalità o per mancanza di determinazione e di unità da parte dei suoi avversari.

Insomma, se sei un’accozzaglia e il tuo avversario è un’altra accozzaglia, cosa succede?

In tutti i paesei del mondo, in genere, dovendo scegliere tra i due mali si sceglie il minore: l’accozzaglia meno indecorosa.

Sarà così anche in Italia? Non ho alcuna certezza al riguardo....

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.56) 25 agosto 2010 12:35

    Come si permette F.Cristiana di dubitare dell’onorabilità del Cavaliere dell’Amore? Non ricorda che per la sua fede politica ha rischiato il martirio per mano di uno "psicolabile"? Non ricorda che da divorziato e risposato gli è stata impartita la comunione? Eppure la Chiesa conosce la storia e la storia insegna che la Febbre del Tribuno impone sempre le sue regole agli altri fino ad esiti imprevedibili ...

  • Di (---.---.---.175) 26 agosto 2010 06:32

    La fine di B. è iniziata l’anno scorso con lo scandalo Noemi, e i meriti di Fini in questa vicenda sono tutti da comprovare. Per ora si può solo ipotizzare che il comportamento di Fini sia determinato dalla sua volontà di succedere a B., ma non è detto che ciò porti ad un miglioramento della situazione politica italiana. E invece assai probabile che si proseguirà sulla strada del berlusconismo, ma senza i suoi eccessi e le sue bizzarrie. E la Lega dovrà rinunciare alle smargiassate di Bossi, se vorrà che i “politologi” e gli “opinionisti” a tassametro continuino a fingere di prenderla sul serio. È opportuno precisare a questo punto che l’Italia non è una nazione libera, ma è a sovranità limitata. Ciò dipende dalla presenza sul suo territorio di decine di testate nucleari situate nelle numerose basi militari americane, dalla presenza del Vaticano, dal persistere di una criminalità organizzata che da tempo ha allargato il suo raggio d’azione dal Sud del Paese fino al Nord, e dal torbido intreccio di interessi economico-finanziari occulti che fanno capo alla P2. In questo contesto, l’agibilità democratica è giocoforza limitata. In altri termini, in Italia non vige una democrazia piena, ma una sua rappresentazione. Purtroppo la Storia ci dice che nel Bel Paese i complotti e gli intrighi sono stati pane quotidiano nel corso dei secoli. Finché una parte rilevante della popolazione italiana non si renderà consapevole dello stato delle cose, la democrazia in Italia sarà solo una parvenza.

    kthrcds

    N.B: le righe qui sopra le ho inviate al Fatto Quotidiano tra le 18 e le 19 di ieri, e un’ora dopo sono state rimosse.

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