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Habemus o non Habemus Papam?

Come sta affrontando la Chiesa le sfide del nuovo millenio?

Sembra sempre più chiudersi in se stessa, affronta il mondo in rapido cambiamento sempre con lo stesso approccio.

Gli errori a livello di comunicazione si susseguono uno dietro l'altro.

Chiedere ai credenti di avere fede quando si scoprono certi comportamenti sembra sempre più difficile, peggio ancora se poi si attaccano i giornalisti come un qualsiasi politico.

La domanda mi sembra più che attuale, nel senso che ultimamente molti parlano del Pontefice quasi fosse l'amministratore delegato di una qualsiasi società, e visti gli ultimi scandali si fa anche fatica a dargli torto.

Non sono un ingenuo e quindi capisco che anche il Vaticano abbia bisogno di una banca o di altri strumenti moderni per perseguire la sua missione evangelica, ma questi dovrebbero essere di complemento e non preponderanti.

Attualmente la Chiesa continua ancora con la sua vecchia strategia cercando di condizionare il nostro Paese, ma purtroppo non si accorge che l'Italia è cambiata profondamente.

Leggiamo ogni giorno della sua chiusura totale riguardo anche a una semplice discussione come le cellule staminali, la contraccezione fino ad arrivare al celibato dei preti.
 
 
Noto che si sta creando un muro sempre più alto fra la Chiesa e i fedeli, nessuno in Vaticano si pone il problema di come si fa a chiedere ai fedeli un certo comportamento dopo che ogni giorno si ha notizia di uno scandalo dietro l’altro.
 
Sulla pedofilia non si è riusciti a prendere dei provvedimenti seri, si cerca solo di minimizzare se non occultare i fatti, tra l'altro se il portavoce politico diventa la Binetti, i danni sono ancora peggiori.
 
Sugli scandali finanziari, ogni giorno c’è una novità, ora se la prendono con lo scrittore Nuzzi per i suoi libri accusandolo di aver usato documenti rubati.

Gianluigi Nuzzi

Ora non si accorgono che, pur avendo ragione in teoria, loro non sono come una società per azioni, la Chiesa chiede soprattutto un atto di fede e quindi ogni suo comportamento dovrebbe essere al di sopra di ogni sospetto.

La gente comune si allontana dalla fede non perché non può accettare che un prete sbagli, si allontana perché non capisce la difesa ad oltranza. Questo è il pericolo maggiore, la Chiesa molte volte per difendersi tende a coprire persone che sono indifendibili e questo gli nuoce più di qualunque altra cosa.
Con milioni di preti e di suore, che in tutto il mondo aiutano la gente, anche con molti sacrifici, se qualche migliaio di loro non si comporta bene o peggio, si macchia di colpe gravissime, questo non deve coinvolgere tutti.

Si tratta di esseri umani, che quindi possano sbagliare, la gente non vuole l’infallibilità, quella la chiede solo a Dio, al clero chiede aiuto.
 
E quando ci sono preti che si macchiano di reati gravissimi, la prima cosa che la Chiesa deve fare è perdonare dal punto di vista cristiano chi ha sbagliato, ma aiutare le autorità a punirli severamente.


Madre Teresa di Calcutta

Come in tutte le cose bisogna dare il buon esempio, se cristianamente si concede il perdono, legalmente si dovrà chiedere la pena più severa ed esemplare.

La gente allora capirà, avrà la sicurezza che siamo tutti uguali, che tutti possiamo sbagliare ma che tutti saremmo trattati allo stesso modo.
 
La gente vuole che la Chiesa gli sia vicino, non si deve limitare a chiedere di fare più figli e non pagare l'ICI, ma deve compiere atti concreti per agevolare le giovani coppie a mantenere i propri figli ad esempio.

Invece di trasformare i conventi in bed&breakfast, potrebbe creare asili nido gratuiti dove le suore si possono occupare dei piccoli mentre i genitori sono a lavoro. Le parole di questo post forse a qualcuno sembreranno scritte da un ateo, invece posso dire tranquillamente che sono scritte da un credente e praticante, che però sente qualcosa che gli manca, ovvero una Chiesa che gli stia vicino nei momenti più difficili della vita e che non ricorre alla via più breve e semplice del divieto.
 
Altrimenti commette lo stesso errore dei nostri politici che per risolvere i problemi non cercano le cause, bensì fanno una legge, se va bene, altrimenti decreti legge a go-go, ecco io non vorrei una Chiesa che vada avanti a decreti legge.
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