Habemus o non Habemus Papam?
Come sta affrontando la Chiesa le sfide del nuovo millenio?
Sembra sempre più chiudersi in se stessa, affronta il mondo in rapido cambiamento sempre con lo stesso approccio.
Gli errori a livello di comunicazione si susseguono uno dietro l'altro.
Chiedere ai credenti di avere fede quando si scoprono certi comportamenti sembra sempre più difficile, peggio ancora se poi si attaccano i giornalisti come un qualsiasi politico.
La domanda mi sembra più che attuale, nel senso che ultimamente molti parlano del Pontefice quasi fosse l'amministratore delegato di una qualsiasi società, e visti gli ultimi scandali si fa anche fatica a dargli torto.
Non sono un ingenuo e quindi capisco che anche il Vaticano abbia bisogno di una banca o di altri strumenti moderni per perseguire la sua missione evangelica, ma questi dovrebbero essere di complemento e non preponderanti.
Leggiamo ogni giorno della sua chiusura totale riguardo anche a una semplice discussione come le cellule staminali, la contraccezione fino ad arrivare al celibato dei preti.
Gianluigi Nuzzi |
Ora non si accorgono che, pur avendo ragione in teoria, loro non sono come una società per azioni,
Si tratta di esseri umani, che quindi possano sbagliare, la gente non vuole l’infallibilità, quella la chiede solo a Dio, al clero chiede aiuto.
Madre Teresa di Calcutta |
Come in tutte le cose bisogna dare il buon esempio, se cristianamente si concede il perdono, legalmente si dovrà chiedere la pena più severa ed esemplare.
Invece di trasformare i conventi in bed&breakfast, potrebbe creare asili nido gratuiti dove le suore si possono occupare dei piccoli mentre i genitori sono a lavoro. Le parole di questo post forse a qualcuno sembreranno scritte da un ateo, invece posso dire tranquillamente che sono scritte da un credente e praticante, che però sente qualcosa che gli manca, ovvero una Chiesa che gli stia vicino nei momenti più difficili della vita e che non ricorre alla via più breve e semplice del divieto.
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