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Legge di stabilità: la manovra a lume di candela

Il governo ha approvato la nuova legge di stabilità, nome più politically correct ma che nella realtà rappresenta una nuova manovra finanziaria. Manovra al lume di candela visto che tra i provvedimenti troviamo anche la riduzione dell'illuminazione pubblica. Il Presidente del Consiglio, dichiara che 'la disciplina di ilancio paga, visto che abbiamo inserito un primo taglio dell'Irpef'. Ora il ragionamento filerebbe a patto che non ci siano altre modifiche, ma l'aumento contemporaneo dell'Iva fa sì che l'effetto è molto meno vistoso, vediamo perché.

Il primo scaglione IRPEF (reddito da 0 a 15.000) coinvolge i contribuenti con un reddito compreso tra 0 euro e 15.000 euro. In questo caso l’aliquota 2012 IRPEF è del 23%, che corrisponde – nel caso di massimo reddito per questa fascia – a una tassazione di 3.450 euro. Con la riduzione al 22% avremo una tassazione di 3.300 euro con un risparmio di 150 euro.

Il secondo scaglione IRPEF (Reddito tra 15.001 e 28.000 euro) è quello che comprende i redditi tra da 15.001 euro a 28.000 euro. L’aliquota riservata a questa fascia è del 27%, con una tassazione – nel caso di reddito più alto – di 6.960 euro (3.450 + 27% su 13.000 euro).

Con la riduzione al 26% avremo una tassazione di 6.680 (3.300 + 26% su 13.000 euro) con un risparmio di 280 euro. Ho tralasciato per semplicità le detrazioni (coniuge, figli, ecc) perché sono rimaste invariate. D’altro canto aumenterà l’iva di un punto percentuale sia sull’aliquota al 10 che quella al 21. Ora per valutare il beneficio ‘netto’ per le famiglie occorre considerare anche questo effetto.

Consideriamo una spesa annua fra i 10 e i 15 mila euro (spesa alimentare, vestiti, benzina, ecc) avremo un aggravio di Iva di 100-150 euro, pertanto il beneficio netto scenderà a 50 (150-100) e 130 (280-150) euro. Con il paradosso di un maggior vantaggio per i redditi medi, era meglio un taglio del 2% sui redditi più bassi.

Senza considerare l’effetto arrotondamento sui prezzi che i commercianti fanno ad ogni aumento dell’iva (non vedrete mai passare il prezzo di una pizza Margherita da 5,5 a 5,60 ma direttamente a 6). Inoltre occorre valutare l'effetto sulle famiglie dei tagli alla sanità, qui il problema è sempre lo stesso, decisioni calate dall'alto di tagli lineari non fanno altro che dare l'alibi alle regioni, che già si sono sollevate, per ridurre le prestazioni.
 
Se non invertiamo la tendenza e cominciamo a lavorare sui costi 'standard', in modo che il governo possa dire alla regione, io ti taglio 200 milioni di trasferimenti ma tu devi continuare a offrire lo stesso servizio devi semplicemente pagare una siringa 1 euro come tutti gli altri invece che 20! non avremo mai risparmi seri e duraturi. Ma quella più bella è la riduzione dell'illuminazione pubblica, così aumenteranno i reati e dovremmo aumentare la sorveglianza della polizia.
 
Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.141) 12 ottobre 2012 11:22

    è carente di informazioni! perchè non vengono precisate anche le riduzioni delle detrazioni fiscali? a cominciare dalle detrazioni mediche !!!!

    • Di Francesco Scolamiero (---.---.---.4) 12 ottobre 2012 11:49
      Francesco Scolamiero

      Ha ragione ma non volevo fare un parere fiscale, il concetto che volevo esprimere in modo sintetico è togliere l’irpef aumentando l’iva non cambia di molto la situazione.


      Non mi era piaciuto lo sbandieramento da parte di Monti del taglio dell’irpef.

      Certo la riduzione delle detrazioni per mutui, spese mediche, ecc, peggiora ulteriormente la situazione, come la peggiora i tagli alla spesa sanitaria se riversati sui cittadini con un aumento dei ticket.

      Solo che questa parte in fase di conversione forse cambierà ma iva e irpef no e l’aumento dell’iva ha effetti molto regressivi.



  • Di (---.---.---.185) 13 ottobre 2012 01:45

    E’ invece molto importante il discorso delle detrazioni, perchè mi
    risulta che sarà RETROATTIVO!!! Unico caso nelle democrazie conosciute.
    Ma ormai siamo diventati cavie per sperimentare il livello di sopportazione
    delle vessazioni rivolte al popolo dalla classe politica, e non solo, visto che
    Monti & C. sono "tecnici".

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