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Grecia: poliziotto sotto inchiesta per aver addestrato membri di Alba Dorata

Un poliziotto di Rodi (piccola città dell'omonima isola) sarebbe indagato per aver addestrato membri di Alba Dorata. Il fatto concretizza i sospetti che esponenti delle forze dell'ordine siano collegati al braccio armato del partito presente nel parlamento greco.

L'inchiesta, inoltre, si è trasformata in un'operazione in grande stile, che ha visto perquisizioni nelle centrali di Peristeri e Egaleo (Atene), senza apparentemente trovare traccia di reato. Si ritiene che le unità stanziate nell'area abbiano volontariamente dato corda ai membri di Alba Dorata nei loro raid contro gli immigrati.

Javed Aslam, presidente della Comunità pakistana, spiega alla testata EtenEnglish come, recatosi nelle stazioni di Nikea, Kolonos, Egaleo e Ayios Panteleimonas dopo essere stato attaccato a Nikea, abbia ricevuto la medesima risposta: "Torna domani". Il rischio che gli attacchi vengano ampiamente tollerati dalle forze di polizia è reale dunque non solo nell'isola di Rodi, ma anche nella capitale.

 

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Ma non è la sola questione aperta. L'operazione disciplinare ha riguardato anche il nucleo anti-terrorismo della polizia greca. Le fonti ufficiali ad oggi spiegano che nulla di sospetto è stato rilevato, ma non si tratta certo di dubbi infondati. La decisione del procuratore della Corte Suprema di procedere alle intercettazioni telefoniche dei deputati di Alba Dorata ha scatenato un putiferio.

Secondo il National Intelligence Service greco la questione in gioco sarebbe la "sicurezza nazionale", e se ne sono viste le ragioni: tra i contatti del partito sono apparsi importanti imprenditori e membri della polizia.

 

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Nessun contatto, per ora con i militari, ma la procura potrebbe optare per un azione anche nei loro confronti. Intanto però - a quanto attesta EtenEnglish - gli attacchi sono uno ogni due giorni. Le parole di John Psaropoulos, autore dell'articolo, non hanno bisogno di commenti:

"La cosa forse più preoccupante di tutte è il fatto che la polizia sia stata spesso coinvolta in 25 di questi attacchi - uno su sei. Sette di questi hanno avuto luogo dentro le strutture di detenzione. In altri 17 incidenti, gli aggressori portavano presumibilmente divise della polizia. Il report spiega che "questi sono incidenti nei quali i poliziotti che svolgono mansioni di routine ricorrono a comportamenti illegali e violenti”".

Foto: Dave Conner/Flickr

 

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