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Grazie a Wikileaks conosciamo GSK, l’azienda italiana che gli USA spiano di nascosto

Si susseguono le notizie relative all'arresto del fondatore di Wikileaks, Julian Assange, ma lui promette che l'attività del sito che ha dato vita alle fughe di notizie più cospicue della nostra storia non si fermerà. Assange stesso, durante una dialogo in chat avvenuto sul Guardian, ha risposto ad una domanda spiegando che il suo rendersi personaggio pubblico, nonostante la linea di anonimato scelta da Wkileaks, costituisce un modo per proteggere l'operato del sito, lui fa da parafulmine, catturando tutti gli attacchi, per permettere ai suoi collaboratori di avere più libertà di azione. Questa linea d'azione sembra funzionare visto che, nonostante la polizia di tutto il mondo abbia braccato l'hacker dai capelli bianchi per molti giorni e lui si sia consegnato alla polizia britannica la mattina del 7 Dicembre, i “Diplomatic Cables” continuano ad uscire sulle principali testate mondiali.

Allora cerchiamo di distaccarci per un po' dalla notizia dell'arresto e, rispettando la volontà di Assange e l'operato di Wikileaks, continuiamo ad agire all'insegna della trasparenza sfruttando i documenti resi pubblici dal sito.

Wikileaks ha pubblicato dei dispacci diplomatici intitolandoli così “La lista della spesa dell'impero USA”. In questi documenti si apprende che Washington ha chiesto alle proprie ambasciate di controllare l'attività di aziende considerate “infrastrutture chiave per le risorse critiche”, premurandosi di specificare che l'attività di intelligence si sarebbe dovuta svolgere senza “consultare i governi ospitanti rispetto alla richiesta”. Nei cables si legge che queste aziende sono considerate dagli USA fondamentali perché la loro perdita “influirebbe in modo significativo sulla sicurezza economica e la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”. Fra l'elenco delle aziende dacontrollare ne appare anche una italiana la Glaxo Smith Kline con Sede a Parma.

Risulta difficile capire le trame che si nascondono dietro agli interessi che gli USA hanno riservato proprio per la sede di Parma del colosso farmaceutico, biologico e sanitario britannico.

Della sede parmense sappiamo che la locazione esatta è a San Paolo di Torrile, sono specializzati nella produzione di vaccini e nello stabilimento sono stati investiti 200 milioni di Euro. All'inaugurazione della nuova sede per potenziare l'impianto erano presenti, fra gli altri, Giovanni Buttarelli, sindaco di San Paolo di Torrile, Enrico Letta, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il Presidente e Amministratore delegato di GlaxoSmithKline Spa, Angelos Papadimitriou e il Direttore dello stabilimento di San Polo, Franco Pieropan.

Andando invece ad osservare i trascorsi della GSK considerata nel suo insieme scopriamo che sembra essersi macchiata di vari "crimini". Si è opposta ad una legge proposta da Mandela per portare in Sud Africa dei farmaci contro l'AIDS non brevettati e quindi meno costosi rispetto a quelli della GSK. In Ghana, nel 2001, ha fatto in modo che venisse bloccata la vendita di un farmaco anti-AIDS che costava dieci volte meno di quello venduto dall'azienda britannica. In Italia l'azienda si è resa protagonista di una vicenda che l'ha vista accusata di “comparaggio” e sempre in Italia ricorre spessissimo alla pratica del prepensionamento e della mobilità del personale assunto a tempo indeterminato. Queste sono solo alcune delle azioni delle quali la GSK, considerata di interessa strategico dagli USA, si è macchiata.

Sperando che Wikileaks possa rivelarci qualcosa di più, seguiamo gli sviluppi dell'arresto di Assange.

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