Giorgia Meloni e le figuracce estere
Giorgia Meloni, in Italia, si atteggia a kapò. Sbraita contro l'Europa, la Banca Centrale Europa, l'immigrazione, il Mes, il Pnrr, la Via della Seta. L'immagine che vuole veicolare agli occhi dell'opinione pubblica italiana è quella di una sovranista impegnata a far valere l'autonomia del nostro Paese. Questo però a parole, perché i fatti dicono altro.
Il punto è che quando la premier parla, mente sapendo di mentire. Voleva mettere gli altri in fila, ma in fila ci è finita lei. Da quando è salita al governo, ha collezionato solo figuracce, inventandosi un cumulo di bugie per evitare di dire agli italiani quante bastonature stiamo pigliando all'estero, da amici e nemici, da alleati e concorrenti. E lo sta facendo con l'aiuto dei media di regime che mentono per nascondere la realtà, come facevano i fascisti con il Cineluce.
Le missioni europee di Meloni stanno diventando la triste fotografia di una Italia isolata, ignorata, trattata con noncuranza da quei Paesi che otto mesi fa diceva di voler mettere in riga. Bruxelles detta legge e poco manca che blocchi i fondi del Pnrr dopo aver visto l'inettitudine del governo italiano a spenderli adeguatamente. Mentre gli immigrati arrivano a flotte, quando in campagna elettorale aveva parlato di pacchie finite, blocchi navali e cannonate.
Ma è sul fronte del conflitto russo-ucraino che la sovranista Meloni sta dimostrando tutta la sua sudditanza estera. L’Italia lavora per una pace giusta e duratura”, ha detto Giorgia. Finora, però, l'Italia non ha fatto nessuna proposta di pace. L'unica cosa che è riuscita a fare è sottomettersi agli ordini degli Usa, della Nato, dell'Europa e della stessa Ucraina, scodinzolando come un cagnolino a cui basta dare l'osso per tenerlo buono e comandarlo a bacchetta.
Meloni nel mondo non è stimata da nessuno. Bruxelles la tratta con diffidenza, la Francia la definisce una incapace, gli Usa la considerano una cortigiana da usare all'occorrenza. La Meloni è riuscita nella rara impresa di mettere d'accordo tutti nel diffidare di un Paese che si è consegnato nelle mani di un fenomeno da baraccone. Ma tranquilli: vedrete che si sarà sempre un giornale e un talk show prezzolato che la dipingerà come una eroina che all'estero sta trionfando.
Commenti all'articolo
Lasciare un commento
Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina
Se non sei registrato puoi farlo qui
Sostieni la Fondazione AgoraVox