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GeriSteve

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Depistaggio politico

Depistaggio politico

16 Giu. 2016 | GeriSteve  




Ultimi commenti

  • Di GeriSteve (---.---.---.18) 12 gennaio 2014 23:13

    Condivido la tesi dell’articolo, ma leggo: "sperare che prima o poi maturi nella politica un orientamento volto ad affermare, con leggi anticorruzione e anti clientelismo, il valore della legalità..."
    Se si usano termini così generici come "la politica" o "i politici" non c’è proprio speranza.
    Forse talvolta la corruzione era un fenomeno che riguardava il singolo politico o funzionario corrotto, ma ormai riguarda "il " sistema, è lui che è corrotto, e difficilmente si diventa funzionari o politici se non si è dimostratamente corruttibili.
    Bisogna dire chiaro che ci sono interi partitti che nascono e vivono in quanto supporti e centri di corruzzione.
    Bisogna dire chiaro che ormai i corrotti ci sono in tutti i partiti politici e che in tutti i partiti i non-corrotti rischiano di essere minoranza.
    Perchè i cittadini riescano a liberarsi dalla mafiosità del sistema politico bisogna che aprano gli occhi: ormai, per i politici di carriera bisogna presumere la loro colpevolezza e la loro corruzzione. E’ l’unica via per risanare una Italia profondamente malata.
    Quando vi si dice che non contano le persone ma i programmi, stanno fregandoci: i mafiosi e i corrotti sono bravissimi ad usare le tecniche di marketing per sapere cosa promettervi. L’unica via di salvezza è quella di ignorare i media e di guardare le persone: chi li sostiene, che storia hanno, se sono in politica per realizzare i loro ideali o il loro potere.
    I poltici onesti e in buona fede non sono estinti, ma quasi.
    Occorre individuarli e avere sistemi elettorali che ci permettano di sostenerli, anche -e sprattutto- contro i loro partiti. Non è soltanto il porcellum che ci impedisce di sceglierli, lo è anche il sistema maggioritario.
    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.18) 12 gennaio 2014 22:24

    Non ho visto quella fiction, non intendo scrivere di fiction, TV, spettacolo, puttanate: parliamo dei fatti. Ripropongo qui un mio commento già inviato ad agoravox.

    Sono passsati 44 anni e, per ragioni anagrafiche, molti non sanno o hanno sentito dire male: si deve ripetere per chi non sa.

    Giudiziariamente la magistratura milanese ha scritto una delle sue pagine più brutte: nessun colpevole perchè Pinelli si sarebbe ucciso da solo, vittima di un "malore attivo" per cui si sarebbe buttato dalla finestra. Nessun medico e nessun altro magistrato al mondo ha mai rilevato l’esistenza di un tale "malore attivo".

    Le verità possibili sono soltanto tre: incidente durante pestaggio o tortura e omicidio volontario.

    Incidente durante interrogatorio-pestaggio:

    non volevano ucciderlo ma volevano picchiarlo e lo stavano facendo; Pinelli avrebbe fatto un balzo per evitare un colpo e sarebbe caduto dalla finestra.
    Oppure:

    Incidente durante interrogatorio-tortura:

    per estorcergli confessioni "simulavano" di buttarlo dalla finestra, lui si è divincolato e loro hanno perso il controllo. La simulazione di esecuzione è tecnica di terrorizzazione del prigioniero insegnata dalla CIA e praticata ancor oggi a Guantanamo.

    Omicidio volontario:

    hanno deciso di uccidere Pinelli perchè aveva sentito o saputo che c’era la volontà di colpevolizzare Valpreda ben sapendo che le bombe erano state collocate da altri, e cioè che chi lo interrogava era complice di chi aveva organizzato ed eseguito la strage.

    Ai nuovi italiani, di mezza età, giovani, ragazzi e bambini, noi lasciamo una brutta eredità: una Italia cresciuta su stragi e omicidi su cui non si è permesso di scoprire la verità.
    L’unica verità incontrovertibile è che lo stato ha attivamente occultato la verità.

     

    I servizi segreti, il potente Ufficio Affari Riservati (diretto da Federico Umberto D’Amato) nel ministero degli interni, la questura di Milano, erano tutti al servizio dei golpisti e della P2.

    Il compagno Giuseppe Pinelli era un anarchico appassionatamente attivo, fraternamente impegnato ad aiutare i compagni in difficoltà: è stato travolto da trame stragiste e golpiste a cui lui era completamente estraneo. Persona buona e coraggiosa, probabilmente non è morto da eroe, ma certamente è stato un martire, vittima innocente, colpevolizzato e violentemente perseguitato per le sue idee.

    E’ entrato volontariamente in questura confidando nella sua innocenza: dopo quattro giorni di interrogatori è uscito dalla finestra della questura e nessuno ha pagato per quel delitto. Questi sono i fatti.

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.86) 5 gennaio 2014 22:42

    Schiavone ha detto una verità fondamentale:
     "mafia e camorra non avrebbero potuto fare quello che hanno fatto senza l’aiuto dello Stato"
    e mi pare che nell’intervista abbia fatto un’altra affermazione, ancor più radicale:
    "in nessun posto mafia e camorra possono esistere e prosperare se non c’è intesa con lo stato e i suoi servizi segreti".
    Il guaio è che quelli che hanno capito questa verità fondamentale sono pochi, i media dell’informazione rincretiniscono gli italiani, fanno credere che il teatrino della politica o i talk show siano davvero la politica. Quelle madri che giustamente protestano perchè i loro figli sono stati uccisi dall’inquinamento fanno parte di un popolo che quella verità fondamentale non l’ha capita, votano per i partiti della malagestione italiana, i loro figli sognano di diventare calciatori, veline, boss...
    Sono colpevoli?
    Oggettivamente sì, ma soggettivamente no, perchè loro non capiscono di avere sempre sostenuto quel potere che ha ucciso i loro figli. Forse, oggi, quelle madri che sono intervenute in quella trasmissione cominciano a capirlo, ma sono poche ed è piuttosto tardi.
    Invece che accusare Schiavone, che queste cose le ha denunciate vent’anni fa, dovrebbero domandarsi chi è che ha insabbiato, occultato, posto il segreto di stato sulle denunce di Schiavone, capire e denunciare.
    Credo che sia l’unico modo perchè la gente possa poi cambiare le cose.

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.94) 2 gennaio 2014 20:57

    certo: queste buone notizie sono molto meglio che niente
    certo: una Amnesty international più incisiva e coraggiosa non c’è, e quindi questa che abbiamo è molto meglio che niente
    certo: l’ottimismo fa bene alla salute
    ma se si esagera, il troppo ottimismo a male al cervello.
    Geristeve

  • Di GeriSteve (---.---.---.94) 2 gennaio 2014 20:43

    Non ho ascoltato quel discorso, poco mi interessa quel che dice Napolitano.
    Mi interessa quel che ha fatto:
    ha firmato tutte le leggi indegne prodotte da berlusconi, lodo Alfano compreso
    ha protetto Mancino e tentato di far avocare il processo stato mafia
    non ci ha fatto sapere cosa si è detto con Mancino
    non ha sostenuto i magistrati antimafia minacciati dalla mafia
    ha calpestato e continua a calpestare la costituzione
    sta tentando di attuare le modifiche costituzionali perseguite da Gelli
    vuole stravolgere la costituzione (che proprio lui dovrebbe difendere) usando un parlamento eletto con il porcellum e il meno votato nella storia d’Italia.
    E lo dovrei pure ascoltare?

    GeriSteve

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