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GeriSteve

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Depistaggio politico

Depistaggio politico

16 Giu. 2016 | GeriSteve  




Ultimi commenti

  • Di GeriSteve (---.---.---.35) 23 aprile 2017 12:28

    Caro Francesco Grano,

    nessuno (perlomeno: io no) ha mai messo in dubbio la sua libertà di opinione, quindi non c’è motivo che lei si aggrappi alla Costituzione Italiana.

    Abbiamo opinioni diverse, e io sarei disposto a cambiare la mia se mi si dessero dei buoni argomenti.

    Purtroppo, non ne trovo nella sua risposta: nè buoni nè cattivi.
    Trovo invece delle affermazioni che travisano e ignorano completamente quanto io ho scritto. Mi sembra che lei dia per scontato che io conosca il contenuto di quella serie, che invece io ignoro. Lei ne evince che io sminuisca il bullismo e le violenze sessuali, cosa che neanche mi passa per la testa, quindi lei potrebbe smettere di restare così sconcertato e basito.

    Francamente, mi dispiace. Apprezzo sempre il confronto con opinioni diverse, e questa è una occasione mancata.

    Mi permetto di dirle che è un’occasione mancata anche per lei.

    La saluto

    GerSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.35) 22 aprile 2017 23:07

    Il fatto che la "Giustizia" possa essere ingiusta è fatto gravissimo e terribilmente diffuso.

    Quando questi fatti emergono (solo pochi casi su tanti) è bene dare il massimo di pubblicità, perchè il problema è enorme e sottovalutato.

    L’abbinamento con la pena di morte invece non mi convince. Il messaggio è del tipo: se non l’ammazziamo abbiamo la possibilità di arrivare in tempo a scoprire che era del tutto innocente.

    Per evitare queste clamorose ingiustizie serve a poco abolire la pena di morte: servono invece giurie indipendenti, capaci e giuste. Negli USA i giudici sono elettivi ( quindi compiacenti al loro elettorato) e nessuno valuta la competenza delle giurie popolari. Inoltre, per Costituzione, negli Usa non è consentito appellarsi contro sentenze ritenute ingiuste.

    A fronte di questi fatti, la pena di morte - che è un problema vero- diventa un argomento di distrazione dalla affidabilità della giustizia, che è un altro problema vero e ancor più grosso.

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.253) 22 aprile 2017 14:59

    A me sembra che l’ANPI avrebbe fatto meglio a non invitare la brigata ebraica e ancor più a non invitare una rappresentanza palestinese, che non si capisce proprio cosa c’entri.

    La questione è intricatissima, ci sono colpe e torti da tutte le parti e terribili confusioni fra ebrei, israeliani e i loro governi teocratici.

    Incredibilmente, una cosa giusta l’aveva detta Gheddafi, e cioè che la soluzione era un solo stato in cui tutti fossero ugualmente cittadini, ma non è praticabile perchè c’è troppo odio, anche alimentato dall’esterno.

    Un esemplare elemento di confusione sta nell’uso della parola "palestinese": ma chi sarebbero i palestinesi?

    A me sembrerebbe ovvio che siano tutti gli abitanti della palestina, che non è uno stato, ma una regione sì. Invece c’è chi vuole escludere sia gli ebrei che gli israeliani nonchè i cristiano maroniti, i copti e i cattolici, e però includerci persone che invece abitano in Giordania, in Libano, in altre parti del mondo arabo e in Europa...

    L’interpretazione prevalente sarebbe che i palestinesi siano persone di lingua araba e di religione islamica con una qualche attinenza con la palestina. Ma anche in quella accezione rientrano persone acerrimamente nemiche fra loro: ricordiamoci che Gaza è stata sottratta al governo dell’Olp a colpi di kalashnikof da Hamas e che negli islamici c’è odio e guerra fra sunniti, salafiti, alawiti, ismailiti, sciiti, drusi... e che molti islamici "resistono" all’oppressione di governi di religione opposta, come nel caso siriano in cui i sunniti "resistono" agli alawiti appoggiati dagli sciiti.
    E allora quali palestinesi invita l’ANPI? i palestinesi di Hamas o quelli dell’Olp? i sunniti o i salafiti?
    E allora, perchè non invitare anche i curdi che sono perseguitati e resistono in Turchia, in Siria e in Iraq? O i Tamil dello Shri Lanka?

    In Europa la Resistenza è stata un fenomeno grandioso, chiaramente di resistenza contro il nazifascismo, senza distinzioni di lingua o di religione o di ideologie, anche se -purtroppo- ci sono state brigate partigiane anarchiche, comuniste, socialiste, cattoliche e monarchiche. Caduto il nazifascismo in Europa, fenomeni analoghi si sono avuti poi con le varie dittature sudamericane e centroamericane, contro cui hanno combattuto guerriglieri che anch’essi ben meritano il titolo di resistenti antifascisti. Ma l’estensione ai "palestinesi" mi è del tutto incomprensibile.

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.253) 22 aprile 2017 13:44

    In questo mondo accadono molte storie VERE che sono drammatiche e crude: chi ammazza i civili con bombe e con gas, chi gioca con le superbombe e con le atomiche, chi si compra tutti i terreni e tutte le risorse minerarie in Africa sottraendole agli africani, chi va incontro a sofferenze, torture e morte per sfuggire alla guerra, alla sovrapopolazione, ai cambiamenti climatici...

    Ho il forte sospetto che le fiction "drammatiche e crude" abbiano l’effetto di distrarre dalle realtà VERAMENTE "drammatiche e crude".

    E’ sbagliato parlare di DISTRAZIONE DI MASSA?

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.253) 22 aprile 2017 13:28

    Leggo:

    "Complice un servizio di Report che ha furbescamente trattato la questione dei vaccini seguendo una narrazione emozionale più che giornalistica."

    Non ho visto quella puntata di Report ma ho letto la trascrizione dell’introduzione che smentirebbe questa affermazione.

    La stupidità di chi è contro i vaccini in generale è fuori discussione, ma questo non giustifica la stupidità di chi è sempre a favore: basta ricordare il grande affare per cui lo stato italiano, che lesina i finanziamenti al sistema sanitario ha invece speso tanto per acquistare gli inutili vaccini contro l’aviaria. Credo che sia stato il solo caso nel mondo, ed è ovvio che dietro quella folle decisione ci siano state ricche tangenti da big farma ai ns governanti.

    Sul caso particolare di quel vaccino ha parlato chiaro l’ottimo Garattini:
    - la farmaco vigilanza in Italia è decisamente carente e inquinata dagli interessi delle case farmaceutiche.
    - nel caso di quel vaccino è stato sottostimato il numero di reazioni avverse.
    - nel caso particolare di quel vaccino sarebbe provata l’efficacia contro il virus ma non è ancora provata la sua efficacia antitumorale.
    - probabilmente vale la pena di vaccinarsi, ma manca e servirebbe un buon controllo epidemiologico sugli effetti avversi e sull’efficacia antitumorale, svolto però da ricercatori indipendenti dall’industria farmaceutica.

    I dubbi sono alimentati dall’alto costo del vaccino che anche in questo caso potrebbe includere il costo delle tangenti a cui i nostri governanti sono molto sensibili, visto che invece gli altri governi non lo hanno adottato.

    Di mio ci aggiungerei che la disinformazione creata dalla nostra ministra incompetente e da questo articolo scritto in modo poco competente rendono sempre più difficile la corretta informazione e quindi alimentano sia una pericolosa sfiducia nella medicina sia una eccessiva acritica fiducia nei farmaci.
    Il risultato è che ci sono tanti imbecilli che non vaccinano i figli e che pretendono di curarsi e curarli con l’omeopatia, con la cura di Bella o con altre medicine-truffa. Se poi ci muore qualche imbecille non è un gran danno, ma ci vanno di mezzo anche gli innocenti bambini non vaccinati e quelli che li frequentano.

    GeriSteve

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