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Europei 2016. "Don’t say cat!"

L'ultima disfatta agli europei di calcio ha mostrato un grande insegnamento, vero in assoluto non solo nell'ambito sportivo, ma nella vita in generale. 

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Il segreto del successo è il pessimismo. Non ostentare sicurezza, non essere certi di vincere e preferire un approccio più disfattista e umile per poi gioire senza freni per l'epilogo positivo. Per la serie bevi il bicchiere fino all'ultimo sorso e poi urla che era pieno. L'autostima è un concetto supervalutato, buono solo a riempire le tasche degli psicologi e far vendere libri a Raffaele Morelli, fa volare alti e smorzare la paura, ma a finire con il culo a terra è un attimo. Gli esempi che la storia e la vita di tutti i giorni ci insegnano sono molteplici. 

Chi non conosciuto il personaggio più odiato alle sessioni di esame, quello che arriva con la faccia di chi ha accumulato ventuno minuti complessivi di sonno nella settimana precedente, che giura a tutti su quanto ha di più caro di non sapere nulla e di non aver studiato abbastanza. Di solito è il primo ad andarsene trenta e lode metri sopra terra rigiurando a tutti che ha avuto solo fortuna a beccare proprio i quattro argomenti che conosceva benissimo. Pessimismo. 
Lo dice anche il buon vecchio saggio Trapattoni: "Don't say the cat is in the sac, when you have no cat in the sac". 
La favola di Cenerentola parla chiaro, la più sfigata del villaggio è quella che per tutto il tempo della festa balla con quel fustacchione del principe in un paio di scarpette di cristallo senza che le venga nemmeno una vescica. Mezz'ora prima era nel vialetto di casa a piangere su quanto fosse sfortunata e pensare che la sua vita non sarebbe mai cambiata. Pessimismo.
Quindi, caro Pellè, la prossima volta che pensi di sfidare uno dei portieri più forti al mondo con un gesto di pura presunzione, senza aver vinto mai nemmeno al fantacalcio, avvicinati al dischetto concentrato, anche preoccupato se vuoi, fai un qualsiasi gesto propiziatorio la tua religione o provenienza geografica ti abbiano insegnato, segna prima quel cazzo di rigore e poi gli puoi urlare "suca" in tutte le lingue della comunità europea.
Pessimismo, Pellé, pessimismo.

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