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Enrico Emilitri

Enrico Emilitri

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  • Primo articolo venerdì 12 Dicembre 2011
  • Moderatore da sabato 12 Dicembre 2011
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Ultimi commenti

  • Di Enrico Emilitri (---.---.---.114) 16 aprile 2012 23:03
    Enrico Emilitri

    Quell’idiota è riuscito a far passare sé stesso e Israele dalla parte della ragione a quella del torto! Ma non s’è accorto che quel coglione (mi si perdoni la franchezza) non aspettava altro? Ma è possibile che Israele continui a professarsi la più grande democrazia del Medio Oriente e poi si comporti peggio delle dittature che hanno portato il popolo ebraico ad un passo dalla totale distruzione????

  • Di Enrico Emilitri (---.---.---.132) 12 aprile 2012 01:07
    Enrico Emilitri

    Veramente, dovendomi nuovamente recare a Vienna, i luoghi di mio maggior interesse sarebbero altri, ma non escluderei di fare una visita in quello stesso sito.

  • Di Enrico Emilitri (---.---.---.230) 11 aprile 2012 12:52
    Enrico Emilitri

    Ho avuto modo di andare in gita a Vienna dal 12 al 15 Agosto 1989 e ho vista la Casa di Hundertwasser, e devo dire che oggi come allora la trovo molto buffa e divertente, comunque inconsueta. (all’epoca dicevo che mio nipote, che allora aveva solo un anno, ma già manifestava un certo estro, avrebbe fatto di meglio … ahahahahahahahah!)

  • Di Enrico Emilitri (---.---.---.181) 27 marzo 2012 13:38
    Enrico Emilitri

    Per principio sono contrario alla pena di morte, ma vi sono casi in cui questa può divenire indispensabile, tenendo conto che altro è l’uso strumentale che se ne può fare a scopo politico-ideologico, altro è - per es. - il suo impiego nei riguardi di categorie che in qualche modo si contrappongono allo Stato o alla volontà individuale e collettiva della comunità, o nei riguardi di persone nocive quando non pericolose per sé e per gli altri.
    Prendiamo, per es., la Mafia o, comunque, la Malavita Organizzata: non sono propriamente lo Stato o, comunque, la collettività, ma si arrogano il diritto di condanare a morte i propri nemici o chiunque dia loro fastidio o si contrapponga loro; e allora, perché bisogna negare l’uso (per quanto strumentale) della pena capitale allo Stato o alle Istituzioni ad esso più o meno direttamente collegate mentre bisogna quasi (dico "quasi") legittimarlo per simili organizzazioni criminali? Chiunque si contrapponga alla volontà generale del popolo o, in ogni caso, della collettività deve (e sottolineo "devono") essere considerati nemici pure di quei valori - tra cui libertà e democrazia - alla base delle nostre coscienze e de nostro vivere civile, perché non rappresentano altro se non sé stessi e non ammettono altra autorità al di sopra della propria se non quella di Dio (e, forse, neppure quella) e allora, pur di difendere la libertà e i diritti deo popolo o - comunque - della comunità simili organizzazioni vanno eliminate, se necessario anche ricorrendo alla pena capitale! [come dire: o lo Stato (rappresentativo della volontà e sovranità popolare), o la Mafia (e non è certo il primo a dover essere eliminato)]
    Anche serial killer e individui socialmente pericolosi devono essere considerati eliminabili (pensiamo, ad es., a Landru o al cannibale di Milwakee): non is sopprimono, forse, anche gli animali gravemente malati e/o pericolosi? E non siamo noi pure animali?
    Quindi, riassumendo: no alla pena di morte in sé o l’uso strumentale o ideologico e discriminatorio, ma a mali estremi estremi rimedi!

  • Di Enrico Emilitri (---.---.---.251) 20 marzo 2012 13:08
    Enrico Emilitri

    In effetti mi sono limitato solo a riportare alcuni aspetti che solitamente non vengono considerati; che poi sia avvenuto pure questo è un altro paio di maniche, anche se ciò non toglie che la Repubblica Sociale Italiana non tutt’ora considerata uno Stato nel vero senso della parola e neppure alle sue Forze Armata è mai stata riconosciuta la legittimità in quanto tali, e con questo intendo, al di là del retroterra culturale e ideologico, sottolineare degli aspetti puramente e principalmente giuridici.

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