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Enrico Emilitri

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  • Primo articolo venerdì 12 Dicembre 2011
  • Moderatore da sabato 12 Dicembre 2011
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Ultimi commenti

  • Di Enrico Emilitri (---.---.---.206) 19 aprile 2012 01:37
    Enrico Emilitri

    In ogni caso la conclusione è sempre la stessa: a torto o a ragione Israele non ci fa una bella figura, e in un momento in cui avrebbe, invece, bisogno di recuperare consensi, la migliore politica sarebbe quella di alsciar perdere tutto e mollare palestinesi, pacifisti e quant’altro (come si direbbe sempre in questi casi "Che si ammazizno tra loro se vogliono, ma la smettano di romperci i coglioni!". D’altronde, citando "Michael Collins", non hanno fatto così anche gli irlandesi? Una volta che gli inglesi se ne sono andati si sono sparati tra loro e lo stesos Collins ci ha rimesse le penne.) e pensare a risolvere i propri problemi interni, tra cui quello di un’economia che a conti fatti non riesce a decollare, tenendo conto che, al di fuori dei prodotti ortofrutticoli (hai presente i pompelmi JAFFA?) e, quando vengono commerciate, le armi, personalmente non ho mai trovato sul mercato un televisore, un computer, una vettura, vestiti, scarpe e accessori MADE IN ISRAEL, mentre, a parte il MADE IN ITALY, vedo spesso MADE IN CHINA, MADE IN JAPAN, MADE IN COREA, ecc., tanot che mi sono sempre domandato di che vivono realmente gli israeliani, visto che con tutti i soldi che da oltre un secolo vengono inviati in Israele questi dovrebbe essere perlomeno una delle prime economie dle mondo, e invece non so se è neppurein classifica!

  • Di Enrico Emilitri (---.---.---.20) 18 aprile 2012 17:02
    Enrico Emilitri

    In effeti non riesco a capire perché le mie osservazioni siano storicamente discutibili. Se ciò è dovuto alla formulazione lo accetto, altrimenti è sempre la solita storia: criticare Israele significa attirarsi la collera di Dio, dunque meglio tacere e lasciare che faccia quello che vuole (come, per es., assalire le navi che portano socorsi ai palestinesi e poi lamentarsi se passeggeri ed equipaggi malmenano i militari israeliani prima che tocchino il ponte! Cosa credono? Che, col pretesto dei soccorsi, le organizzazioni pacifiste e umanitarie portino armi e materiali militari a Gaza piuttosto che a Ramallah?), perché tanto Israele ha tutti i diritti e nessun altro può vantarli.
    In quanto al fatto che non esistano legislazioni e ordinamenti che non sono neppure assiro-babilonesi o etruschi, vorrei informare il nostro amico che il più antico corpus giuridico è il cosiddetto "Codice di Hmmurabi", voluto dall’omonimo re babilonese cui (a quanto sembra) si è ispirata la stessa legislazione ebraica (vedasi l’articolo su Storica National Geographic n. 38 - Aprile 2012) e al quale si rifanno - alla lontana - esperienze successive quali le Dodici Tavole, il Codice Giustinianeo (Corpus Juris Civilis) e la Magna Charta (senza contare esempi più recenti).
    E, volendo insistere (senza per questo essere o apparire razzisti e antisemiti), gli ebrei stessi danno agli altri l’impressione (certamente sbagliata, ma comunque diffusa) di essere un popolo disadattati, visto che no si trova a proprio agio neppure in Palestina, che pure dovrebbe essere la loro Patria d’elezione! E con questo, personalmente, dichiaro (per parte mia) chiuso l’argomento!

  • Di Enrico Emilitri (---.---.---.12) 17 aprile 2012 22:55
    Enrico Emilitri

    Vorrei rispondere alle ultime osservazioni:

    1. Gli ebrei stessi in primo luogo (e gli israeliani in particolare) non facilitano affatto le cose ad altri Paesi, popoli e culture perché, a differenza di altri (e tra questi musulmani, buddhisti, cinesi, giapponesi, ecc.), non hanno mai data realmente l’idea di essersi - se non del tutto - perlomeno in parte pressoché totalmente integrati nelle realtà in cui si inserivano o con le quali venivano comunque in contatto, anche perché italiani, francesi, britannici, spagnoli, portoghesi, tedeschi, cinesi, giapponesi e così via hanno create fiorenti comunità che hanno contribuito sovente in modo determinante allo sviluppo dei contesti coi quali venivano in contatto e si inserivano perché si sentivano sempre e comunque a casa propria anche se mantenevano in ogni caso fortissimi legami ancestrali con le realtà di provenienza, mentre gli ebrei si sentivano a casa propria SOLO ED UNICAMENTE in Palestina e nelle immediate vicinanze (e forse neppure lì), sostenendo che Dio gliel’aveva riservata in esclusiva (e capirete che per culture e civiltà come la nostra, di derivazione principalmente greco-romana, ma non solo, concetti simili sono difficilmente - anzi per nulla - comprensibili e addirittura inaccettabili);
    2. Che mentre noi troviamo ovunque realtà ed ordinamenti che hanno come sostrato non solo religioso, ma anche politico-istituzionale, giuridico, economico e sociale [pensiamo a Nagasaki (con Hiroshima vittima del bombardamento atomico), sede della principale diocesi cattolica in Giappone; o a Malaysia e Indonesia, Stati musulmani nel Sudest Asiatico; alle Filippine e alle Samoa, Stati cristiani del Pacifico, e tutti senza che la presenza europea e occidentale sia allo stato attuale così determinante; a Bosnia-Erzegovina, Kosovo e Albania, Paesi europei ma con maggioranze islamiche, ecc.], al di fuori dell’attuale Stato d’Israele è esistito, nel coros della Storia, solo un Paese che ha fatto dell’ebraismo il proprio fondamento non solo religioso, ed è il Regno dei Khazari, nell’Asia Centrale già sovietica, infine dispersa dall’avanzata islamica nella regione nel Tardo Medioevo e da cui pare discendano gli Askhenaziti, e ciò significa che se al di fuori di quest’ultimo precedente l’ebraismo non è riuscito a mettere completamente radici in alcun altro posto del mondo è perché nell’ebraismo stesos vi sono degli enormi problemi di fondo che rendono difficile la comprensione ad altri Paesi, popoli e culture.

    Con questo spero di essermi pressoché definitivamente spiegato, altrimenti perché buona parte degli stessi ordinamenti oggi esistenti un po’ dappertutto sono di ispirazione greco-romana, cristiana, musulmana, ecc., ma nessuno o quasi di derivazione ebraica? (Non mi risulta, in effetti, che la maggior parte delle Costituzioni derivi dal Decalogo più di quanto non discenda dalle Dodici Tavole o dalla Magna Charta, né che i Parlamenti esistenti o esistiti risalgano alle Gerusie greche o dal Senato romano anchorché dal Sinedrio ebraico).

  • Di Enrico Emilitri (---.---.---.37) 17 aprile 2012 20:12
    Enrico Emilitri

    Il problema non è che gli ebrei se ne infischino di essere simpatici o meno al mondo intero, solo che LORO sostengono da sempre di essere il POPOLO ELETTO, il POPOLO DI DIO, e come tale dovrebbero essere un esempio per il mondo intero, per cui dovrebbero essere più equi e tolleranti di tutti gli altri popoli, e quindi mostrare maggiore duttilità sia sul piano religioso che su tutti gli altri, invece finiscono col rendersi odiosi anche perché loro danno ad intendere di avere tutti i diritti perché nel resto del mondo tutti li odiano e nessuno li vuole, però non riescono a capire che, per es., per mettere fine al terrorismo (in primis palestinese) devono fare come hanno fatto spesso le principali potenze coloniali, cioè semplicemente li mollino, senza se e senza ma. Non servono trattative e road-map: serve solo abbandonare tutto e basta! Non ci vogliono? Va bene, si prendano pure la Cisgiordania e Gaza, però poi si arrangino i palestinesi (come hanno fatto libici, algerini, siriani, egiziani, vietnamiti, ecc.), tanto alla fine faranno come tanti, si litigheranno tra loro (un vecchio adagio recita "Su una cosa gli arabi sono tutti d’accordo: nel non andare mai d’accordo tra loro."), e se proprio vogliono fare la guerra a Israele lo faranno cone Stato indipendente, con soldati regolari, non come organizzazione terroristica.
    Per quanto riguarda il massacro degli Armeni, guarda che pure io l’ho sempre condannato, ma siccome la Turchia è - tra le altre cose - membro della NATO, allora gli si perdona tutto! Pertanto, non farmi passare per razzista e antisemita, perché io sono fondamentalmente contro la politica di Israele, non contro gli ebrei in sé, semmai contro certi loro comportamenti (il che non mi impedisce affatto di apprezzarne la cultura, l’arte, le personalità, ecc.; tra l’altro sono ammiratore di Arnoldo Foà, Primo Levi, Karl Marx, Albert Einstein, Sigmund Freud, che guarda caso sono, o sono stati, tutti ebrei).

  • Di Enrico Emilitri (---.---.---.122) 17 aprile 2012 13:13
    Enrico Emilitri

    Comnque sia non guadagna simpatie a Israele, né agli ebrei, visto che continuano a piangere sui 6.000.000 di vittime della Seconda Guerra Mondiale, ma nondimeno si dimostrano più nulla che poco tollerante non solo veros gli arabi in generale e i palestinesi in particolare, ma anche verso i propri simili (uan ragazza picchiata dagli ultraortodossi perché in T-shirt, una donna penalizzata perché ha rifiutato di sedere negli ultimi posti dell’autobus, ecc.).

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